Dopo circa un anno dall'inizio della produzione, finalmente cominciano ad essere distribuiti i primi processori Hygon Dhyana, basati sull'IP Zen e destinati al mercato cinese. Facendo un breve riassunto, si tratta di CPU custom sviluppate da AMD per il mercato cinese, su base Zen, ma integranti sistemi di protezione e ulteriori specifiche su commissione del cliente. Poiché si tratta di processori di classe Server e Workstation, l'iter di certificazione è durato circa un anno (I controlli sono molto severi).
Cina ed AMD si sono trovate in maniera perfetta con questo progetto, in quanto la prima può sfruttare un'uArch di alto livello per i propri prodotti interni (HPC e Workstation), mentre la seconda potrà sia avere grossi proventi derivati dalla vendita di Royalities, sia limitare la vendita di CPU Intel su terra cinese. A tutto questo si aggiunge la strategia protezionistica di Donald Trump, inizialmente non prevista, che sta facendo accelerare enormemente l'adozione di queste CPU.
Queste CPU possono essere trovate, per ora, all'interno di Workstation Lenovo. Le CPU al momento disponibili sono quad core (modello 3138) ed octa core (modelli 3185 e 3188), ed offrono frequenze di funzionamento tra i 3.0 GHz ed i 3.6 GHz. Le specifiche tecniche (Cache L1, L2 ed L3) sono identiche a quelle delle CPU Ryzen di prima generazione, lasciando presagire semplicemente la modifica dei sistemi di sicurezza, decisi dal governo cinese, come è possibile leggere in questo post: "Hygon SEV follows AMD SEV work flow, but uses China national standard cryptographic algorithms SM2/SM3/SM4 instead of (RSA, ECDSA, ECDH)/SHA/AES. Reuse most AMD SEV code path o support Hygon SEV, also adds 3 new commands(GM_PUBKEY_GEN, GM_GET_DIGEST, GM_VERIFY_DIGEST) to support SM2 key exchange protocol".
La Cina si prepara ad essere sempre più indipendente dal punto di vista informatico, soprattutto per quanto concerne la sicurezza informatica: addio alle backdoor Made in USA. Quelle ce le dovremo sorbire ancora noi Europei per un bel po' di tempo ...