Un dirigente di TSMC, rimasto però nell'anonimato, ha comunicato alla testata taiwanese CENS che non è stata  Samsung ad essersi aggiudicata l'80% delle forniture del futuro SoC A9 di Apple, come qualche giorno fa, per vie traverse, è venuto alla luce, ma TSMC con i suoi 16nm FinFET.

 

 

Apple avrebbe deciso di rivolgersi a TSMC poiché Samsung non sarebbe stata in grado di offrire abbastanza garanzie, soprattutto sulle tempistiche: “Industry executives say Samsung had lost the contracts due to failing to make its 14nm process reliable, prompting Apple to outsource with TSMC”.  A riguardo, è sempre notizia recente, seppure non ufficiale, il possibile posticipo dell'entrata in servizio per la produzione in massa dei 14nm FinFET di Samsung, proprio a causa di una resa produttiva ancora non ottimale.

Per coprire le notevoli richieste di Apple, già ora ottima cliente con i 20nm, la dirigenza di TSMC ha confermato l'acquisto di macchinari per un controvalore di 5,57 mld di dollari: “The company's board of directors has approved NT$167.2 billion (US$5.57 billion) for the new equipment. Beginning January next year, TSMC will begin to tool up its Fab14 factory's Phase 7 and Phase 8 production modules for the 16nm chips”.

Questa informazione, dovesse risultare veritiera, potrebbe spiegare la volontà di AMD di rivolgersi a GlobalFoundries per la produzione a 28nm e 14nm di APU, SoC ed anche GPU. Oggi i 20nm di TSMC sono quasi del tutto dedicati ad Apple, e questo sta costringendo diverse aziende Fabless, anche piuttosto importanti, come ad esempio Qualcomm, a posticipare la presentazione di alcuni SoC. Con i 16nm FinFET potrebbe ripresentarsi la medesima situazione, almeno nei primi mesi di produzione, con tutto quello che ne conseguirebbe.