Una delle prime cose che ho notato in questo nuovo FIFA 18, rispetto al precedente capitolo, è stato il rinnovamento del gameplay. Sin dalla prima partita si può apprezzare la nuova velocità di gioco. Mi spiego meglio: non intendo che il gioco è veloce, bensì mi riferisco alle velocità di azione.
Come in una partita reale, il ritmo è imposto dal giocatore. Nel momento in cui rallenteremo, ragionando sui passaggi da effettuare, ci troveremo dinanzi ad azioni prettamente tecniche, davvero piacevoli da affrontare, mentre nel momento "di caos" ci troveremo realmente "esposti" e succubi delle nostre azioni, in positivo ed in negativo, che determineranno l'esito della partita in base alle nostre capacità.
Il meritò di tutto ciò è in parte da attribuire alla fisicità dei giocatori, decisamente più reale e credibile, senza dimenticare la tecnologia Real Player la quale, realizzata in collaborazione con i più grandi campioni del momento, ha permesso di incrementare sensibilmente le animazioni dei giocatori virtuali, i quali risultano decisamente più naturali nei movimenti.
Per quanto riguarda invece il posizionamento/comportamento sul campo, abbiamo notato qualcosa che andrebbe in un certo senso sistemato.
I portieri, ad esempio, commettono spesso degli errori. Non sappiamo se tra le intenzioni degli sviluppatori vi fosse quella di renderli più umani, oppure si tratti di una programmazione mal riuscita. Questi a volte restano imbambolati, oppure incapaci di reagire per tempo a tiri prevedibili, anche se a sprazzi eseguono delle parate a dir poco incredibili. Una cosa è certa, è importante saperli gestire e, laddove sia necessario, farli uscire dall'area piccola al momento giusto.
Per quanto riguarda la difesa, invece, abbiamo notato che spesso si apre come un portafoglio ai saldi di Steam! (Lasciatemi passare questa similitudine, suggeritami da una amica ed incallita giocatrice ... Ciao Anna!). Praticamente si può assistere alla creazione di un ingorgo al centro, con i terzini che tendono troppo spesso ad accentrarsi, lasciando le fasce scoperte.
A questo punto bisogna sottolineare che è molto importante saper utilizzare i contrasti, tentando di prevedere le azioni degli avversari oppure intercettando i passaggi, piuttosto che rincorrere chi ha la palla. Il giocatore deve anche saper sfruttare al meglio le capacità di tiro dal limite dell'area degli attaccanti.
Anche se tutto ciò non è molto semplice, dato che il sistema di cambio automatico del giocatore sembra sbagliare un po' troppo.