Svelato durante i primi di giugno, come di consueto in occasione dell'E3 di Las Vegas, il nuovo capitolo della serie calcistica campione di incassi è pronto a regalare nuove emozioni a tutti gli appassionati del genere.
In breve, FIFA 18 promette quest'anno un gameplay decisamente migliorato, il quale beneficierà di migliori animazioni, grazie anche alla collaborazione di Cristiano Ronaldo, un migliore rendimento grafico dell'apprezzato Frostbite Engine, maturato rispetto allo scorso anno, e diverse novità per quanto riguarda "Il Viaggio", con la modalità denominata "The Journey: Hunter Returns" (Dove il protagonista dello scorso anno si troverà ad affrontare il secondo anno nella Premier League), insieme a tante altre "piccole cose" che mirano a migliorare l'esperienza di gioco.
Spunti di lettura, le precedenti recensioni:
FIFA 15 Demo, IGNITE ENGINE alla prova dei fatti su PC
FIFA 16, cosa cambia rispetto a FIFA 15? Recensione PC Windows
Recensione FIFA 17, il debutto del Frostbite Engine anche su PC Windows
Ricordiamo che FIFA 18 è disponibile dal 29 Settembre (2016) su PC Windows e console next-gen (PS4 & XBox One), oltre che in versione "legacy" su PS3 ed XBox 360 (Questa non includerà la modalità storia, bensì offrirà un solo aggiornamento delle rose rispetto al precedente capitolo).
Al momento è possibile acquistare la versione PC tramite lo store Origin, dall'edizione standard a quella Super Deluxe, con prezzi che vanno da 59.90€ a 89.90€.
Andiamo a scoprire nel dettaglio cosa ci riserva questo nuovo capitolo!
Gli sviluppatori hanno dichiarato che per far girare questo titolo su PC bisogna essere in possesso di una configurazione hardware di livello oramai mainstream tra i videgiocatori, accompagnata dotata di almeno 8GB di memoria RAM.
In possesso di una configurazione hardware di medio livello, l'esperienza di gioco risulterà uguale a quella ottenuta sulle attuali console next-gen, le quali eseguono entrambe il titolo alla risoluzione di 1080p con un framerate bloccato a 60FPS utilizzando la telecamera standard, e 30FPS utilizzando la camera "giocatore" in "terza persona" (La stessa cosa vale su PC, ahimè).
Il vantaggio di avere una configurazione di alto livello sarà quello di poter giocare con impostazioni grafiche abbastanza alte ed a risoluzioni superiori al classico 1080p; questo titolo supporta le risoluzioni 2K/4K e, come già apprezzato lo scorso anno, i monitor con ratio 21:9.
REQUISITI MINIMI DX12:
- OS - Windows 7/8/8.1/10 - 64-Bit
- CPU - Intel Core i3-4350 oppure AMD FX-4350
- RAM - 8 GB
- GPU - NVIDIA GTX 660 o AMD Radeon RX 460
- HDD - 50GB
REQUISITI CONSIGLIATI DX12:
- CPU - Intel Core i3-6100 oppure AMD Athlon 870K
- GPU - NVIDIA GTX 670 o AMD Radeon R9 270X
Lo scorso anno abbiamo potuto apprezzare il passaggio dall'Ignite Engine utilizzato su FIFA 15/16, ormai superato, al più potente Frostbite Engine, il quale ha permesso di ottenere un miglioramento notevole, sia per quanto riguarda il rendimento grafico sia per quello fisico.
Su FIFA 18 ritroviamo naturalmente il medesimo engine, lo stesso già utilizzato per diversi titoli degli ultimi anni (Della serie Battlefield, oppure per i recenti Star Wars: Battlefront e Mirror's Edge: Catalyst), ma naturalmente aggiornato a dovere.
Il risultato finale dimostra come il sistema d'illuminazione dinamica sia stato rifinito, al punto che in certi frangenti sembra di assistere ad una partita reale trasmessa in TV (Ad esempio, quando si assiste all'animazione che precede il rinvio dal fondo di un portiere, oppure quando si notano i distacchi dalle zone d'ombra a quelle illuminate dal sole).
Allo stesso modo risultano più realistici i detriti sul terreno di gioco. Viene ulteriormente migliorate la presenza del pubblico, e le animazioni dello stesso sugli spalti, con tanto di striscioni specifici dedicati ai vari club e relativi stadi.
Migliorano anche le animazioni dei giocatori, realizzate in collaborazione con Cristiano Ronaldo ed altri big del settore. Vengono aggiunti ulteriori movimenti dedicati ai tiri ed ai colpi di testa (Comprese le animazioni delle maglie ed i capelli), così da rendere il tutto più fluido e realistico (clicca qui per maggiori informazioni).
La nostra prova è stata effettuata sulla ultima revisione della build ITX realizzata in collaborazione con Fractal Design, GigaByte Italia e Reeven, che può contare ora sulla CPU Ryzen 7 1700 di AMD oltre che sulla fidata GPU Nvidia GTX 1070 in variante G1 Gaming prodotta da GigaByte, senza dimenticare la precedente configurazione ITX di fascia entry-level realizzata in collaborazione con SilverStone, accreditata di CPU Intel Core i3-6100 e GPU AMD GigaByte HD7950 WindForce 3X.
Di seguito alcuni scatti che ritraggono i sopracitati sistemi di prova:
Sistemi di prova | ||
ITX Entry Level |
ITX Enthusiast |
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Processore Frequenza |
Intel Core i3 6100 stock |
AMD Ryzen 7 1700 stock |
Dissipatore |
Reeven Brontes (red fan) |
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Memoria RAM | ||
Scheda Madre |
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dGPU vendor frequencies heatspreader |
AMD HD7950 3GBD5 Gigabyte 900-5000MHz (core-memory) Windforce 3X |
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Driver |
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SSD |
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HDD |
Seagate Momentus 1TB 2.5" - 5400rpm/8MB |
WD Blue 1TB via USB3.0 3.5" - 7200rpm/64MB |
Alimentatore | ||
Case | ||
OS |
Windows 10 PRO x64 | |
Periferiche | ||
Monitor |
LG 29UM57 29" - 21:9 - 2560*1080p |
Come per ogni titolo della serie, non esiste alcun benchmark per verificare le effettive prestazioni di ogni configurazione hardware. Perciò, come già fatto in passato, abbiamo analizzato il framerate ed i parametri di sistema durante l'esecuzione di più partite, con differenti condizioni meteo ed orari.
Gli aggiornamenti apportati al Frostbite Engine, al fine di migliorare la qualità grafica del titolo, si lasciano notare, ma solo agli occhi degli utenti più smaliziati che tengono continuamente sotto controllo i valori indicati dal tool GPU-Z (Rispetto al precedente capitolo si nota un minore utilizzo della CPU, ma allo stesso tempo una maggiore quantità di VRAM occupata).
Entrambe le configurazioni sono state capaci di mantenere, alla risoluzione 2560*1080p con tutti i dettagli settati al massimo in DX12, i 60FPS utilizzando la telecamera classica ed i 30FPS sfruttando quella "professionista", che ricordiamo offre una visuale in terza persona.
Riguardo quest'ultimo punto, segnaliamo che si tratta di un limite del gioco. Purtroppo non sappiamo se prima o poi verrà rilasciata una patch che sbloccherà il framerate fino ai 60FPS, sicuramente più consoni dati i continui movimenti della visuale.
Tornando ai parametri di sistema, possiamo notare come la CPU lavori ad uno scarso 20/30%, la memoria RAM di sistema utilizzata è pari a circa 8GB e la VRAM utilizzata dalla GPU, la quale lavora mediamente al 30/40%, ammonta a circa 3GB.
Una delle prime cose che ho notato in questo nuovo FIFA 18, rispetto al precedente capitolo, è stato il rinnovamento del gameplay. Sin dalla prima partita si può apprezzare la nuova velocità di gioco. Mi spiego meglio: non intendo che il gioco è veloce, bensì mi riferisco alle velocità di azione.
Come in una partita reale, il ritmo è imposto dal giocatore. Nel momento in cui rallenteremo, ragionando sui passaggi da effettuare, ci troveremo dinanzi ad azioni prettamente tecniche, davvero piacevoli da affrontare, mentre nel momento "di caos" ci troveremo realmente "esposti" e succubi delle nostre azioni, in positivo ed in negativo, che determineranno l'esito della partita in base alle nostre capacità.
Il meritò di tutto ciò è in parte da attribuire alla fisicità dei giocatori, decisamente più reale e credibile, senza dimenticare la tecnologia Real Player la quale, realizzata in collaborazione con i più grandi campioni del momento, ha permesso di incrementare sensibilmente le animazioni dei giocatori virtuali, i quali risultano decisamente più naturali nei movimenti.
Per quanto riguarda invece il posizionamento/comportamento sul campo, abbiamo notato qualcosa che andrebbe in un certo senso sistemato.
I portieri, ad esempio, commettono spesso degli errori. Non sappiamo se tra le intenzioni degli sviluppatori vi fosse quella di renderli più umani, oppure si tratti di una programmazione mal riuscita. Questi a volte restano imbambolati, oppure incapaci di reagire per tempo a tiri prevedibili, anche se a sprazzi eseguono delle parate a dir poco incredibili. Una cosa è certa, è importante saperli gestire e, laddove sia necessario, farli uscire dall'area piccola al momento giusto.
Per quanto riguarda la difesa, invece, abbiamo notato che spesso si apre come un portafoglio ai saldi di Steam! (Lasciatemi passare questa similitudine, suggeritami da una amica ed incallita giocatrice ... Ciao Anna!). Praticamente si può assistere alla creazione di un ingorgo al centro, con i terzini che tendono troppo spesso ad accentrarsi, lasciando le fasce scoperte.
A questo punto bisogna sottolineare che è molto importante saper utilizzare i contrasti, tentando di prevedere le azioni degli avversari oppure intercettando i passaggi, piuttosto che rincorrere chi ha la palla. Il giocatore deve anche saper sfruttare al meglio le capacità di tiro dal limite dell'area degli attaccanti.
Anche se tutto ciò non è molto semplice, dato che il sistema di cambio automatico del giocatore sembra sbagliare un po' troppo.
Le novità di quest'anno non si limitano dunque al solo gameplay, oppure alla rinfrescata data al Frostbite Engine, bensì anche alla più conservativa modalità Carriera offline ed alla modalità storia, denominata "The Journey", introdotta lo scorso anno.
Per quanto riguarda la modalità Carriera possiamo osservare l'introduzione di fasi animate dedicate all'acquisto dei giocatori, le quali rendono più credibile la simulazione di campionato che andremo ad affrontare.
Queste ci permetteranno di incontrare, all'interno del "nostro studio", l'allenatore della squadra alla quale appartiene il giocatore che vogliamo acquistare. Qui, un po' come visto su The Journey lo scorso anno, ci ritroveremo a fare delle scelte. Innanzitutto dovremo scegliere se proporre uno scambio oppure fare un'offerta per il cartellino. In quest'ultimo caso aggiungendo anche eventuali clausole.
Una volta terminata la trattativa, laddove sia andata a buon fine, potremo assistere ad un incontro con il giocatore ed il suo procuratore. In questo caso bisognerà negoziare l'aspettativa di gioco del nuovo arrivo, l'ammontare del suo contratto settimanale, clausole e bonus vari.
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Per quanto riguarda la modalità The Journey, meglio conosciuta come "Il Viaggio", possiamo citare diverse novità.
Innanzitutto, al primo avvio, ci verrà data la possibilità di partire con un Alex Hunter "di base" oppure con lo stesso giocatore che abbiamo tirato su lo scorso anno (Ovviamente vale solo per chi possiede ed ha giocato a FIFA 17).
Una volta fatto ciò, verremo catapultati all'interno della nuova storia. Questa, dopo un breve riepilogo di quanto accaduto "nel precedente episodio", ci porta in Brasile. Il protagonista si trova qui a trascorrere l'ultimo giorno di ferie insieme al suo compagno Danny Williams. Durante una passeggiata, nei luoghi ove hanno iniziato a giocare sin da bambini i più grandi campioni di sempre, viene invitato a giocare una partitella che ricorda molto Fifa Street.
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Al termine di questa, abbastanza divertente, partita, ci viene data la possibilità di interagire con il nostro compagno. Questo è il primo impatto con "le risposte da dare" durante il corso della storia. Questa è caratterizzata da una migliore sceneggiatura rispetto a quella dello scorso anno, e le risposte che daremo avranno conseguenze sulla "personalità" del protagonista.
Naturalmente tali scelte non potranno modificare in maniera sostanziale la storia, la quale prosegue quasi su un binario, ma ci permettono di osservarne le possibili sfaccettature.
La modalità sroia viene inoltre arricchita dalla possibilità di personalizzare l'aspetto del giocatore, dentro e fuori dal campo, in base al numero di follower raggiunto ed ovviamente ai nostri gusti.
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In ultimo, prima di tirare le considerazioni finali, andiamo a vedere cosa è cambiato nella tanto coinvolgente modalità FUT, che resta ancora gestibile tramite le app per Android ed iOS.
Le novità più sostanziali riguardano l'introduzione delle "Icone", ossia la carte che rappresentano i campioni più forti della storia (Presenti in tre varianti, le quali rappresentano le statistiche del giocatore in base alle varie fasi della sua carriera), e la modalità "Squad Battles".
Questa funziona similmente alla FUT Champions Weekend League, ma in modalità "offline". Praticamente potremo affrontare le squadre create dagli altri giocatori ma gestite dall'AI del gioco, in base al livello di difficoltà impostato, e vincere di conseguenza determinati premi e ricompense.
Qui però possiamo assistere ad uno dei più grandi difetti, a parte le sostituzioni rapide che non possono essere regolate come nelle altre modalità, sopratutto nella versione PC Windows, dove il numero dei giocatori totali è ristretto rispetto a quelle console: trovare nel mercato dei giocatori piuttosto forti è difficile, ed acquistarli è praticamente uno strazio.
I prezzi sono troppo alti, ci sarebbe il bisogno di un "tetto massimo" impostato dagli sviluppatori, oppure una sorta di mercato gestito da questi. Inoltre già troppi giocatori - i quali hanno acquistato decine di migliaia di crediti a pagamento - possiedono squadre quasi imbattibili.
Possiamo affermare che FIFA 18, al pari di FIFA 17, debutta con una buona dose di novità che vanno ad arricchire le diverse modalità di gioco, ma anche con dei difetti che speriamo di vedere risolti il prima possibile.
Grazie al vitaminizzato Frostbite Engine, ed alla tecnologia Real Player, potremo immergerci in partite che continuano ad avvicinarsi sempre più alla realtà. L'introduzione di gameplay "più ragionato" lo troviamo apprezzabile anche se, dati i difetti citati durante la recensione, servirà più di qualche partita per acquisire la capacità di fronteggiare gli avversari e, di conseguenza, divertirsi.
Tra i difetti che non abbiamo ancora segnalato, possiamo citare l'ormai superata telecronaca di Pierluigi Pardo e Stefano Nava, ed una non perfetta riproduzione dei volti dei giocatori meno famosi.
Per quanto riguarda la versione PC Windows da noi testata, speriamo che gli sviluppatori abiliteranno la possibilità di far girare il titolo a 60FPS anche utilizzando la telecamera "professionista".
Per carità, capiamo che si tratta di un limite imposto dalle console, ma è un peccato non poter sfruttare la potenza dei propri computer per godere di un framerate più elevato.
Aggiungiamo, inoltre, che ci piacerebbe vedere nei prossimi capitoli, laddove EA Games e Nvidia riuscissero a trovare un accordo, l'inserimento della tecnologia Ansel,che abbiamo visto integrata in PES 2018. A nostro parere, grazie alla bontà del Frostbite Engine, questo tool farebbe faville in FIFA 18.
Spunti di lettura:
Il tool NVIDIA ANSEL alla prova dei fatti su PES 2018
In ultimo, sebbene si tratta di una questione trita e ritrita, ci tengo a fare una considerazione sul prezzo di vendita annuale di FIFA su PC Windows (59.90€) e su Console (69.90€).
Si, sono d'accordo con chi dice che tali cifre sono eccessive per comprare ogni anno un gioco che è solo un tantino migliorato rispetto allo scorso anno, ma invito gli stessi a fare una ulteriore considerazione.
La maggior parte degli acquirenti di FIFA non sono i classici "spendaccioni" che durante l'anno acquistano diversi titoli AAA. Sono invece giocatori che si limitano ad un numero limitato di titoli in ambito videoludico (Ergo, diciamo che se si prende come riferimento FIFA non sono poi tanti quei 5/6€ da mettere da parte al mese per acquistarlo ad ogni D1). Oltretutto, i "veri" giocatori di FIFA arrivano a coprire un monte-ore di gioco incredibile durante l'anno senza particolari problemi (Caratteristica che ormai sempre meno titoli riescono ad offrire).
Dunque, meno parole e più tiri in porta! Si ringrazia EA Games Italia per la key digitale fornita.
Il voto di Bits and Chips