Quando si tratta di titoli tripla A, il dettaglio grafico è la prima cosa che viene mostrata nelle anticipazioni, nei trailer e in ogni manifestazione videoludica che ricorra prima dell’uscita del gioco, che sia l’E3 di Los Angeles o il nostro Milan Games Week.
Quello che colpisce però in SoW, molto più delle mappe e delle ambientazioni ricreate (Foresta, città, catena vulcanica, montagna innevata), è la cura dei dettagli nei modelli dei capitani, cura che normalmente nei giochi single player viene riservata al personaggio creato (Ed usato) dal giocatore.
Con la giusta macchina, l’esperienza visiva è a dir poco mozzafiato
In attesa di macchina degna di questo nome (In arrivo Ryzen e VEGA56 per le prossime recensioni!), SoW è stato provato per oltre 35 ore su un portatile Asus dotato di APU AMD A10-9600P, 16GB di RAM DDR3 e di scheda grafica Radeon R7 M340 con 2GB di RAM DDR3 dedicata. Nonostante non sia un portatile da gaming, SoW gira a requisiti grafici minimi offrendo comunque un esperienza di gioco molto godibile. Anche con tutti i dettagli al minimo, la grafica risulta decisamente gradevole, e le uniche occasioni in cui gli FPS sono crollati coindidevano con gli assedi, a causa dei troppi modelli coinvolti.
Steam, in ultimo, si dimostra completamente non curante della macchina che userete per far girare SoW, o forse fin troppo ottimista delle sue capacità, dato che installerà automaticamente anche 30GB di texture in alta definizione e (Soprattutto) filmati in 4K.