I processori Ryzen 1Gen prima, e 2Gen poi, si sono dimostrati dei prodotti estremamente concorrenziali grazie ad un ottimo rapporto qualità/prezzo, sconosciuto ai consumatori almeno dal 2006, quando Intel presentò le CPU Core 2 Duo per contrastare gli Athlon X2 di AMD. Anche in quel caso l'azienda di Santa Clara, nonostante il proprio nome altisonante, offrì un catalogo di CPU caratterizzate da un prezzo estremamente concorrenziale. Per fare un esempio, il Intel Core 2 Duo E6700 aveva un prezzo di listino di 530$, contro i 696$ dell'AMD Athlon 64 X2 5000+. Si tratta di un modus operandi comune a tutte le aziende che vogliono recuperare velocemente delle quote di mercato, dopo un lungo periodo di difficoltà.
AMD, a giudicare dai dati di vendita, ci sta riuscendo benissimo, e per rendere ancora più appetibili le proprie CPU rispetto a quelle della concorrente, offre su tutta la linea dei buoni dissipatori in bundle (Al contrario, alcune CPU Intel ne sono sprovviste: Core 7-8700K, Core i5-8600K, Core i3-8350K). Nella nostra preview del Ryzen 2700X abbiamo constatato come il Wraith Prism sia più che adeguato, ma cosa possiamo dire dei dissipatori delle CPU di fascia inferiore? Più in particolare, come si comporta il Wraith Spire LED in bundle con la CPU Ryzen 7 2700?
Prima di partire con i test, ecco una breve descrizione della tecnologia XFR2. Oltre ad essere gestita da una serie di sensori che affollano tutto il Die, l’XFR2 è governata da una serie di algoritmi, in combinazione con la tecnologia Precision Boost 2 (Il classico Turbo "alla Intel").
Dalle slide si nota come AMD sia consapevole che per sfruttare al massimo la tecnologia XFR2 serva necessariamente un dissipatore di qualità superiore.
Se si rimane entro determinate condizioni termiche e di consumo, le CPU Ryzen 2 di 2a generazione possono – in maniera aggressiva – aumentare la frequenza operativa di uno o più Core, fino al raggiungimento di un limite massimo, determinato da una serie di fattori: l’XFR2 aumenta la frequenza della CPU, fino al raggiungimento o del TDP massimo (A seconda della CPU utilizzata), o della corrente erogabile dal Socket AM4 (95 Amp) o della temperatura di sicurezza (60 tCase°C).
Per garantire sempre il massimo delle prestazioni, per le CPU Ryzen 2 di 2a generazione AMD ha inoltre di deciso non scendere a compromessi per quanto concerne la qualità costruttiva, confermando l’utilizzo della saldatura tra Die ed IHS (Per la gioia degli utenti Enthusiast), e l’utilizzo di un materiale di saldatura di qualità ancora più elevata. Questa scelta permette di migliorare notevolmente lo scambio di calore tra Die ed IHS, e quindi tra IHS e dissipatore, offrendo un più elevato margine di manovra per i boost di frequenza dell’XFR2.
Questo significa che, se si vuole utilizzare una CPU Ryzen2 a Default, un buon sistema di dissipazione è molto importante, anche con una CPU da 65W come il 2700.
Per effettuare questo test ho sfruttato il banchetto CoolerMaster Lab, così da garantire il massimo ricircolo d'aria. La temperatura della stanza è di 25°C, un valore relativamente elevato.
CPU | AMD Ryzen 7 2700 |
Prezzo di Listino (MSRP) | 299$ |
Dissipatore | Wraith Spire LED CoolerMaster MasterLiquid Lite 240 |
Pasta Termica | Noctua NT-H1 |
Scheda Madre | Gigabyte X470 Gaming 7 WiFi |
BIOS | F4g |
RAM | 2x8GB DDR4-3400 Patriot @ 2400 MHz |
Timing (XMP 2.0) | 16-18-18-36-1T |
SSD Principale | 128GB Intel 600P M.2 NVMe |
SSD Steam | GOODRAM IRDM ULTIMATE 480GB M.2 NVMe |
Scheda Video | XFX Fury X 4GB + Raijintek Morpheus II |
Sistema Operativo | Windows 10 Professional (17134.112) |
Driver Chipset | AMD 18.10.0601 |
Driver GPU | Adrenalin Edition 18.6.1 |
Software | AIDA64 Engineer v5.97 Blender b2.79 Cinebench R15 3DMark Time Spy Assetto Corsa Warhammer: Total War |
Modalità di Test
- Sulla scheda sono stati installati solo i componenti necessari: CPU, memoria, scheda video e hard disk.
- Ogni test è stato ripetuto per almeno tre volte (Salvo diversamente specificato) e, se i risultati di qualche test si mostrano troppo lontani dalla media (Elevata varianza), il test stesso è stato di nuovo ripetuto, scartando il risultato non corretto.
- Alla fine di ogni sessione di prova l'hard disk è stato formattato.
- Per effettuare i Benchmark in Windows è stata selezionata la modalità Ryzen Balanced per la CPU di AMD.
- I processori, a frequenza Default, hanno attive tutte le opzioni di risparmio energetico disponibili nel BIOS.
Qui di seguito le modalità di test precise per ogni singolo benchmark:
- Cinebench R15 è stato avviato consecutivamente per 10 volte, ed i risultati sono stati riportati integralmente;
- Blender è stato avviato consecutivamente per 6 volte, ed i risultati sono stati riportati integralmente;
- Warhammer: Total War, 3DMark Time Spy e Assetto Corsa sono stati avviati almeno 8 volte, in quanto ogni tanto si presentava un risultato non nella norma. Alla fine si è provveduto ad fare la media dei risultati corretti.
In questa prima tornata di test, basati su Cinebench 15, abbiamo constatato come il dissipatore Stock soffra leggermente nel mantenere entro temperature accettabili la CPU Ryzen 7 2700 per l’entrata in funzione dell’XFR (Non si tratta però di Throttling, in quanto il Turbo lavora sempre a pieno regime: semplicemente l'XFR entra in funziona a singhiozzo). Parlando in termini percentuali, il dissipatore Stock offre prestazioni inferiori di circa il 2% rispetto all’AiO CoolerMaster MasterLiquid Lite 240. Si tratta proprio di quei 50/100 Mhz dell’XFR che non si riescono a sfruttare con continuità.
Con Blender assistiamo ad una situazione simile. Anche questa è un’applicazione che sfrutta in maniera intensiva tutti i 16 thread della CPU Ryzen 7 2700, ed effettivamente la differenza di prestazioni utilizzando il dissipatore Stock e l’AiO CoolerMaster MasterLiquid Lite 240 è attorno all’1,5%.
In questa piccola tornata di videogame e benchmark sintetici, possiamo notare come nei videogiochi la differenza prestazionale utilizzando il dissipatore Stock e l’AiO sia davvero minima. Questo accade perché, al contrario di Cinebench e Blender, dove la CPU viene sfruttata al 100%, nei videogiochi l’occupazione della CPU si mantiene attorno al 40% al massimo (Spesso su un numero limitato di core). Il benchmark sintetico 3DMark Time Spy, e più in particolare il valore CPU Score, dimostra come nel caso venga sfruttata principalmente la CPU, la differenza continua a notarsi nitidamente (Non ad occhio nudo, ma solo nei benchmark!).
In questi ultimi test abbiamo messo nero su bianco il perché l’XFR non abbia potuto esprimere il massimo del proprio potenziale con il dissipatore Stock. In Full Load, la differenza di temperature tra le due soluzioni raggiunge addirittura i 15°C. Soprattutto, l’AiO riesce a mantenere la CPU sempre sotto i 60°, temperatura limite per l’entrata in funzione della tecnologia XFR2.
Con questo articolo abbiamo voluto constatare la qualità del dissipatore Wraith Spire LED offerto un bundle con la CPU Ryzen 7 2700. Dal nostro punto di vista si tratta di un ottimo dissipatore in quanto, nonostante la temperatura della stanza fosse pari a 25°, non abbiamo mai assistito a casi di Throttling. Il Turbo è sempre entrato in funzione perfettamente.
L’unica nota leggermente negativa riguarda la difficoltà nello sfruttare la tecnologia XFR2 con software altamente parallelizzanti e Multi Threaded, ma per i videogiocatori è un non-problema.
Va poi menzionato come la CPU Ryzen 7 2700 (8C/16T) sia decisamente meno calorosa della CPU Intel Core i7-7700K, ex top di gamma per i videogiocatori, che abbiamo fatto fatica a raffreddare con il dissipatore CoolerMaster TX3 EVO (TDP supportato fino a 130W).
In conclusione, non possiamo che fare un plauso ad AMD per aver fornito in bundle alla CPU Ryzen 7 2700 un dissipatore più che adeguato per un utilizzo a 360°.