L'Athlon X4 860K è una versione castrata delle recentemente presentate APU “Kaveri”, basate su core x86 “Steamroller”. Steamroller è un'evoluzione di Piledriver (utilizzato nei processori FX su Socket AM3+), ed AMD ha cercato di migliorare, per quanto possibile, alcuni aspetti del design CMT (Clustered Multi-thread) utilizzato nell'architettura “Bulldozer”: ha migliorato lo scheduler, così da favorire l'esecuzione di codice multi-thread, ha migliorato l'unità di branch prediction, così da mitigare la presenza di una sola FPU per modulo, ed infine ha velocizzato la cache a tutti i livelli, vero tallone d'Aachille di Bulldozer fin dalla presentazione. In ultimo, per migliorare l'efficienza energetica, AMD è passata dal nodo produttivo 32nm SOI a quello 28nm BULK, sacrificando però così il raggiungimento di frequenze più elevate. Questi sono gli aggiornamenti principali.
Come abbiamo avuto già modo di scrivere sul sito, AMD ha deciso di fermare lo sviluppo di soluzioni AM3+ basate sui core successivi a Piledriver, lasciando Steamroller e Carrizo alle sole APU. Carrizo, addirittura, secondo nostri fonti, non dovrebbe neppure vedere la luce su Socket FM2+. Per questo motivo Kaveri dovrà traghettare le soluzioni FM2+ fino al 2016, anno della presentazione/commercializzazione della prossima architettura x86, “Zen”.
Un obiettivo ambizioso, soprattutto se consideriamo la base di partenza, cioè “Bulldozer”, e l'avversario attuale, “Haswell”. Per questa ragione AMD ha deciso di controbattere alle soluzioni Intel di pari fascia commercializzando CPU/APU se non con il doppio, almeno col 50% in più di Core. L'Athlon X4 860K, dotato di due moduli (quattro core), si va infatti a scontrare con il Pentium G3258 di Intel, un dual core puro (2C/2T), in quanto privo della tecnologia “Hyper-Threading” presente nei processori i3 e superiori.
Punto di forza dell'Athlon X4 860K, oltre ai core x86 rinnovati, è il moltiplicatore sbloccato, caratteristica utile soprattutto per i videogiocatori, i quali possono sfruttare le buone propensioni all'overclock della CPU. Noi siamo riusciti a portare la CPU di AMD a 4,6 GHz con un vCore di 1.425v. Un risultato tutto sommato accettabile, considerando la minore propensione all'overvolt del processo produttivo BULK rispetto a quello SOI utilizzato fino alle APU “Richland”. Abbiamo tentato di raggiungere i 4,8 GHz, come si è fatto con l'Athlon X4 750K, ma sfortunatamente avremmo dovuto superare gli 1,5 volt di tensione. Decisamente troppo, soprattutto dal punto di vista del consumo energetico.