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Le suite 3D Mark sono la base da anni per qualsiasi comparativa, sebbene molti vedano in questo il male assoluto in quanto si pensa, spesso a ragione, che le case possano barare con driver particolari e/o ottimizzazioni nascoste. Questo vale soprattutto per le GPU, ma per le CPU il discorso è diverso, in quanto queste ultime non necessitano di driver particolari. Al massimo potrebbe essere Futuremark ad inserire alcuni trick che possono avvantaggiare una casa o l'altra, ma di questo dubitiamo: Futuremark è diventata quella che è, cioè il leader in questo particolare mercato, per l'estrema serietà che dimostra. Sarebbe una mossa suicida rischiare di distruggere quanto creato fino ad ora, giusto per far contento qualcuno che potrebbe fallire senza problemi anche domani. Il mercato dei benchmark rimarrebbe florido comunque, con o senza AMD ed Intel (il successo dei benchmark nel mercato Mobile, d'altra parte, lo conferma).

Dopo questo preambolo, veniamo ad analizzare i risultati. I 3DMark03 e 3DMark05 sono benchmark prevalentemente dual thread, e questo lo si può notare distintamente, in quanto viene premiata la maggiore efficienza, soprattutto nei calcoli in virgola mobile, delle CPU Intel. Il Celeron G1820 se la gioca senza problemi con l'Athlon X4 860K, anche pesantemente overclockato, mentre l'X2 340X arranca faticosamente nelle retrovie.

Discorso diverso per il 3D Mark 11, in cui è stata implementata la componente Multi-Threading. Grazie a questa l'Athlon X4 860K può gareggiare ad armi pari con il Pentium G3258 il quale, sebbene dotato di metà dei core, si rivela un osso particolarmente duro. Appare evidente, alla fine, come in questo caso l'unità FPU condivisa si riveli eccessivamente penalizzante in Kaveri, anche se nei calcoli relativi alla fisica il maggior numero di core dell'Athlon X2 860K gioca un ruolo fondamentale. La cache ridicola, ancora una volta, mortifica il povero Athlon X2 340X.