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E’ il febbraio del 2008 quando Justin Rattner, Chief Technology Officer presso Intel, presenta per la prima volta al grande pubblico, in modo dettagliato, l’architettura di Silverthorne, che prenderà poi il nome commerciale di Atom, ed una sua frase anticipa quale sarà una delle caratteristiche peculiari della nuova CPU: “The 486 was a bit smaller”.

 

Atom core Silverthorne, in basso, con una CPU Core 2 Duo non identificata, nel 2008

 

Già nel 2007, all’IDF di settembre, Intel mostrò qualcosa relativamente a Silverthorne, e fu pubblicato un post nel blog della stessa casa di Santa Clara, intitolato “Intel’s Silverthorne Chip Inside Smaller, Amazing MIDs” (Mobile Internet Device). Molti si bevvero la storiella del fratellino minore di Penryn, credendo che il futuro nato potesse assurgere a soluzione dell’eterno dilemma “Meglio la botte piena o la moglie ubriaca?”. Come la storia ci ha dimostrato, però, Atom si è rivelato tutt’altro che una CPU dalle prestazioni eccelse, ma ha mantenuto la promessa riguardo un altro punto, e cioè la creazione di un nuovo prodotto, destinato a cambiare il mercato PC: il NetBook.

Attraverso le prossime pagine andremo a raccontare nel dettaglio la nascita, la genesi e la trasformazione di questa CPU nell’arco degli ultimi anni e, perché no, proveremo a tracciarne la vita futura.