E’ il settembre del 2008 quando Intel presenta ufficialmente all’IDF di Shangai Atom, il nuovo brand che sarebbe andato a sostituire Centrino nei portatili di fascia bassa.
Logo dei Notebook con Atom, presto spariti dal mercato perché prestazionalmete scadenti
Il brand Atom sarebbe stato composto da due distinti processori, da utilizzarsi in diversi mercati. Il già citato Silverthorne (Single Core) avrebbe equipaggiato terminali MID , mentre Diamondvile (nelle declinazioni Single e Dual Core) avrebbe equipaggiato NetBook e Notebook.
Acer SpireOne, modello 2008, dotato di Atom N270 1,6GHz, 512MB Ram e schermo da 8,9". Prezzo all'epoca: 349 euro
Per ovviare alle ovvie carenze in MultiThreading, in un mercato ormai invaso da soluzione Dual Core, quasi tutti i modelli di Atom furono commercializzati con la tecnologia Hyper Threading, così da cercare di minimizzare l’impatto prestazionale dell’architettura In-Order. Inoltre, alcuni modelli furono commercializzati con le istruzioni 64-bit abilitate, così da migliorarne la visibilità dal punto di vista del marketing (dal punto di vista pratico la loro presenza era del tutto inutile).
Tra il 2008 e il 2009 i NetBook sono cresciuti del 103%
Grazie all’ottimo lavoro di marketing i NetBook si rivelarono una gallina delle uova d’oro, almeno per il biennio 2009-2010. Il market share di questi portatili aumentò di mese in mese e la maggior parte degli utenti si lasciò convincere dalla pubblicità di molte compagnie: perché spendere 600 o 700 euro per un Notebook, quando con 250-300 euro si possono avere le stesse prestazioni? Facendo leva sull’ignoranza del grande pubblico, sulla volontà di risparmio della clientela che derivava dalle prime avvisaglia di una profonda crisi economica, e sulle ridotte dimensioni, i Netbook spopolarono.