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"A ciascuno il suo!" - MasterCase 5 di CoolerMaster permette di sbizzarrirsi nella creazione di un computer cucito sulla base delle proprie esigenze, garantendo un livello di personalizzazione praticamente sconosciuto ad ogni produzione concorrente passata e presente. L'idea ha una logica giusta: se è possibile costruire una macchina scegliendone ogni più piccola parte (inclusi i cablaggi) perchè non compiere lo step successivo e dare la possibilità di curarne anche il vestito?

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FreeForm Modular System! E' una nuova tecnologia? Macchè! E' un'idea, un concetto che, seppur così semplice da spiegare, nessuno aveva mai messo in pratica...sino ad oggi. In soldoni lo traduciamo con:

  • Sceglilo, come piace a te,
  • Personalizzalo, sia dentro che fuori,
  • Assemblalo, secondo la tua esperienza,
  • Aggiornalo, invece di ricomprarne uno nuovo.

Ebbene si, amici di BitsAndChips: il case, l'involucro che racchiude il nostro oggetto di lavoro e svago (nb: dovrebbe essere il computer, magari non s'era capito) riceve la sua giusta dose di attenzioni diventando la novità che porta il nome di MasterCase 5, che varca oggi la soglia della nostra redazione.

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Esempio pratico. Supponiamo di dover assemblare un personal computer da gioco e che, tra le varie scelte di configurazione, ci sia quella di utilizzare un paio di SSD come unici dischi. Ci abbiam messo di tutto: dal processore Core i7 con sei o più core ai 32 Gigabytes di memoria, per finire con un paio di schede video di fascia alta a supportare degnamente quello splendido monitor QuadHD che abbiamo comperato qualche giorno fa. Prendiamo anche un case ad hoc, magari di quelli piccolini che sono tanto carucci, e non ci preoccupiamo più di tanto di varie ed eventuali future. Siamo a posto, no? 

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...A distanza di qualche mese la macchina gemella che abbiamo in ufficio si rompe! Urla ed imprecazioni! Ma, aspetta, abbiamo appena messo su un computer niente male che potrebbe prenderne il posto senza problemi! Ahia, gran situazione del cavolo: in ufficio c'era un case a torre con 8 Hard Disk da 3,5 pollici, ed in quello che abbiamo a casa ce ne entrano a malapena due! Dobbiamo ricomprare il case, poichè il computer rotto va rispedito per intero al produttore per esercitare il diritto di garanzia: non possiamo rimandarglielo senza case...

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...oppure siamo stati intelligenti ed abbiamo acquistato un MasterCase 5, ove andremo ad aggiungere altri tre cestelli da 3,5 pollici per installare il set di dischi da ufficio. A fronte di una spesa minima riusciamo a risolvere il problema senza doverci sobbarcare nuovamente il costo per l'acquisto di un buon case (120 e passa euro). Conveniente.

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Un simpatico scenario che la dice lunga sulle potenzialità di questo prodotto! Vogliamo ad esempio parlare del sistema di raffreddamento che, senza modifiche od accorgimenti particolari, può ospitare sino ad un massimo di ben tre radiatori? Per la precisione, uno da 280 millimetri sul frontale, uno da 240mm sul pannello in alto ed uno da 120 millimetri allo scarico. 

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Qualcuno si è già sbizzarrito, ed ha tirato su degli oggettini davvero invidiabili! E voi? Avete già in mente qualche idea "malsana"? Continuate con la recensione e, se avete già assemblato qualcosa di "strano" con MasterCase 5, fatecelo sapere che vi pubblicheremo :-)


Le specifiche tecniche del Case CoolerMaster MasterCase 5 sono riportate nella tabella seguente, a confronto con modelli analoghi.

Caratteristiche tecniche dei case
  CoolerMaster Cosmos II Fractal Design Define R3 Silverstone Raven II CoolerMaster Cosmos SE CoolerMaster MasterCase 5
ATX, E-ATX, XL-ATX ATX, mATX ATX, mATX, E-ATX ATX, mATX ATX, mATX
Dimensioni mm (AxLxP) 704x344x604 440x207x521 503x212x643 569x264x524 548x235x512
Materiale Alluminio, acciaio ed ABS Acciaio ed ABS Acciaio ed ABS Acciaio ed ABS Acciaio ed ABS
Colori - Midnight Black - Arctic White
- Black Pearl 
- Silver Arrow
- Titanium Gray
Nero Midnight Black Nero Satinato
Slot - 3x 5.25"
- 13x 3.5"
- 11x 2.5" (Convertibili dagli slot 3.5")
- 2x 3.5"esterni con chiave e cassetto
- 2x 5.25"
- 8x 3.5" interni
- 5x 5.25"
- 3x 3.5" interni
- 1x 2.5" SSD
- 3x 5.25"
- 8x 3.5"/2.5"
- 2x 2.5"
- 2x 5.25"
- 2x 3.5"
- 2+2 2.5"
Slot di espansione 10+1 7 7 7+2 7
Slot per ventole - 1x 200mm frontale, con led 
- 1x 140mm posteriore
- 1x 140mm superiore
- 2x 120mm laterali opzionali
- 1x 120mm opzionale HDD
- 1x 120mm inferiore
- 1x 120mm frontale 
- 1x 120mm posteriore
- 4x 120 / 140mm opzionali
- 1x 120mm opzionale
- 1x 120mm (950 RPM, 18 dBA)
- 3x 180mm (700~1000 RPM, 18/27 dBA)
- 2x 120mm frontali
- 1x 120mm posteriore
- 2x 140mm superiori
- 1x 120mm inferiori
- 3x 140mm frontali
- 1x 140mm posteriore
- 2x 140mm superiori
Alimentatore Assente Assente Assente Assente Assente
Pannello laterale Alluminio ed ABS  Acciaio Acciaio e Plexiglass Acciaio e Plexiglass Acciaio
Peso 22kg 12,5 kg 12,5 kg 10,8 kg N/D
Sicurezza  N/A Fori per il blocco dei pannelli laterali tramite lucchetti N/A N/A N/A
Connessioni - 2x USB 3.0
- 4x USB 2.0
- 1x eSATA
- 1x Speaker Out
- 1x Line In
- 1x FW
- 2x USB 2.0
- 1x eSATA
- 1x Speaker Out
- 1x Line In
- 2x USB2.0
- 1x Mic
- 1x Speaker out
- 2x USB 3.0
- 2x USB 2.0
- 1x Speaker Out
- 1x Line-In
- 4x USB 3.0
- 1x Speaker Out
- 1x Line-In
Altro Supporto dissipatori con altezza massima 190mm

Supporto schede video lunghezza massima 385mm

Controller ventole a quattro canali

X-Dock Bay

Tre controller per la velocità di rotazione delle ventole

Fractal ModuVent Design (controllo del flusso d'aria a seconda delle condizioni di lavoro)

Rivestimento interno in materiale fonoassorbente

Tre ventole d'aspirazione con controllo separato della velocità

Scheda madre ruotata di 90° rispetto a tutti gli altri case per PC

Cestello dischi modulare o smontabile

Numerosi slot per ventole di raffreddamento aggiuntive

Frontale in ABS

Controllo Illuminazione

Protezione contro la pressione accidentale del tasto di reset

Freeform Modular system: il case è completamente configurabile con accessori appositi acquistabili separatamente.

Può essere trasformato in versione Pro.

Radiatori sino a 280 millimetri sul frontale, e profondità di 40 millimetri.

Ventole da 140 millimetri.

Cestelli removibili.

Doppio vano per Motherboard e PSU.

Supporto dissipatori 190mm.

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La confezione è imponente. Le misure sono leggermente più contenute di quelle del Cosmos SE (altro ottimo prodotto da noi recensito) ma il pacco resta egualmente voluminoso, cosa che ci piace interpretare come "la sostanza e tanta". Scherzi a parte, tale ingombro è necessario per alloggiare delle voluminose spalle in polistirolo che evitano ammaccature in fase di trasporto causa peso, non proprio piuma, o mani maldestre.

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Per tirarlo fuori sono servite quattro braccia. Potrebbe anche essere segno che sto invecchiando: gli anni passano per tutti, no? Un consiglio spassionato, infilate le mani nella scatola e fatele scorrere lungo le pareti nel senso della larghezza per fare uscire le maniglie di cartone: se orientate verso l'interno impediscono al case di uscire!

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La "mercanzia" necessaria per assemblare il PC è alloggiata all'interno del MasterCase, posizionata in uno dei comparti da 3,5 pollici; la scatola è dotata di fori a mò di Hard Disk, quindi la si può riporre nel cestello a lavoro finito, rimanendo più che sicuri che non si perda nei meandri di una postazione sgangherata...

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...come questa! Capite perchè, stavolta, stiamo scrivendo all'aperto? Nello specifico vediamo:

  • un Razer Nostromo col cavo rosicchiato dal pappagallo, che funziona una volta si e due volte no;
  • un HDD esterno un pò ammaccato con cui si fanno dei backup e che è finito per terra tante volte - molto affidabile - ci piace sottolineare il molto affidabile - anche due volte;
  • una Geforce 9800GX2 che ha visto tempi migliori;
  • una MSI P55GD80 con tanto di dissipatore a torre che viene usata come fermacarte;
  • una Radeon HD 7950 che non si sa come mai stia li invece di servire in un altro computer del laboratorio;
  • un pò di scartoffie tra cui raccomandate, bollette non pagate, avvisi di garanzia, lettere minatorie eccetera eccetera eccetera;
  • il MasterCase 5, che sembra uscito da un film di fantascienza e malpaiato con l'ambiente circostante.

#sadpandaface .... :( 

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Calma! Torniamo all'aperto, che c'è il MasterCase 5 che si sta dando sfoggio della sua bellezza! Ha quel certo nonsochè di StarWarsiano, specie nella parte superiore ove è alloggiato il pannello principale. Ci starebbe benissimo un grande logo imperiale, alla faccia di quei poveri pezzenti dei ribelli.

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Infine il manuale di istruzioni, che è un manuale di istruzioni e non un foglietto spiegazzato con quattro diavolerie scritte in croce. Vi consiglio di leggerlo prima dell'assemblaggio perchè potreste scoprire cose davvero particolari.

Spoiler: ad esempio, potevate immaginare che ci sono due posti per montare gli hard disk proprio sul retro del pannello per la scheda madre?

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Bello ed elegante: sono state abbandonate le linee curve dei modelli Cosmos a favore di tratti che ricordano forme geometriche complesse. Il gran volume è accompagnato da un motivo ad esagono che dal pannello frontale scende verso il basso, e che garantisce quell'impressione di mai visto prima che solo i primi della classe possono offrire. E' una specie di alchimia tra complessità e pulizia, più unica che rara. 

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Il frontale è imponente. Perfettamente raccordato col pannello di controllo, offre un'enorme superficie forata removibile protetta da griglia in metallo con filtri e ventole. I posti per le unità da 5,25 pollici sono solo due: del resto, non che ce ne sia così tanto bisogno, specie se si considera che un masterizzatore blue-ray costa poco ed assolve tutti i compiti, e che una pen drive da 64 gigabytes costa meno di 25 euro.

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Il posteriore si sviluppa secondo canoni classici:

  • la scheda madre è alloggiata in alto e non è ruotata come accade in prodotti concorrenti;
  • il sistema di scarico prevede una ventolona da 140x140x25 millimetri ed è posizionato nei pressi del compartimento della scheda madre;
  • gli slot d'espansione sono sette;
  • c'è una feritoia di scarico per il calore generato dalle schede video;
  • il vano alimentatore è in basso, corredato di filtro e cornice esterna.

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Questa foto fa gola a chi deve costruire un sistema di fascia super alta. Il vano ventole visto nel posteriore si duplica, raddoppia nelle dimensioni e viene replicato in alto, opportunamente corredato di filtro antipolvere e fori per il fissaggio di ventole e radiatori. Ci pensate che è possibile montare un radiatore con lunghezza di 240mm sia su questa superficie che nel frontale (ove la misura passa a 280mm con profondità di 40mm)?

Un radiatore risolve i problemi del microprocessore, un secondo radiatore va a raffreddare i bollenti spiriti della scheda video e...c'è spazio pure per un terzo radiatore da 120mm che può essere alloggiato
nel vano della ventola di scarico! :-O Tre piccioni con una fava!

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Questo ci piace assai, proprio come la sedia in ferro battuto ed il muro a mattoni che si vedono nello sfondo (eh già, stiamo dando sfoggio di classe ed eleganza ;-)...ahem). Il pannello di controllo ospita i classici tasti di accensione - spegnimento e reset, i led di stato, due jack audio in ed out e due porte USB 3.0; poi, dato che in questa foto lo si nota bene, vorremmo portare alla vostra attenzione il fatto che MasterCase 5 è stato verniciato con una tinta in nero satinato. Si, satinato. Non opaco, non lucido, non liscio, non ruvido o grezzo e non soft touch: è proprio un nobile nero satinato, molto resistente ai graffi e restio a sporcarsi.

"Bello. Ne voglio due. Anzi, tre, non c'è due senza tre. Ma il tre richiama la perfezione che è nell'unità, quindi uno".
"Bravo Sherlock, ti sei dato la zappa sui piedi da solo!"

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Cominciamo a "mollare" le viti e togliere i veli a tanta abbondanza! 
Nota bene: il giravite sta sul banco solo per bellezza: MasterCase 5 si presta all'assemblaggio Tool-Less.

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A prescindere dagli standard qualitativi di CoolerMaster, tutti rispettati e che non stiamo ad elencare, notiamo il tanto, tantissimo spazio a disposizione (che semplifica le cose in fase di assemblaggio), e che i vani alimentatore e scheda madre sono separati. E' senza ombra di dubbio fattispecie interessante nell'ottica della pulizia visiva in primis, ed ottimizzazione dei flussi d'aria come poi (che, come riflesso diretto, contribuisce all'abbassamento delle temperature).

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L'occhio cade subito li, sul separè. E' ben realizzato ed offre alcune gradevoli sorprese: quei due coperchiettisono degli slot aggiuntivi per installare una coppia di SSD da 2,5 pollici, mentre più a destra ci sono due grandi membrane passacavo in gomma; ancora, le sedi per i dischi sono dotate di apposito foro per i cablaggi in modo da non doverli inserire nelle membrane, garantendo un assemblaggio coi fiocchi.

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L'immensa ventola di scarico troneggia sul lato sinistro...

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...accompagnata dalla gemella montata proprio dietro al frontale. Eppure...

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(ocio, il giravite sta sempre li per bellezza, mai ci sogneremmo di togliere tal nobile attrezzo).

...è corretto smontare la ventola di scarico e rimontarla lato fronte per ricchezza visiva. Del resto una ventola, da sola, non è cosa buona e giusta, specie quando si devono fare le cose in grande...

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...al posto della ventola di scarico installiamo un radiatore da 120x120mm con una silenziosissima ventola CoolerMaster Silencio FP120 che, oltre a far da scarico, provvede a raffreddare il microprocessore. Bello, vero?

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Sul lato destro c'è il cestello per le unità da 2,5 pollici che può essere posizionato a qualsiasi altezza, rimosso completamente o raddoppiato/triplicato nel numero: MasterCase 5 supporta questo tipo di upgrade, ed i cestelli aggiuntivi li trovate dal vostro rivenditore CoolerMaster di fiducia.

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Per vostra grande sfiga, una foto della manaccia del sottoscritto intenta ad armeggiare con i pulsanti di sgancio per gli slot da 5,25 pollici. Anche questi sono rimovibili, ma non possono essere riposizionati altrove.

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Qui abbiamo una bella inquadratura della porzione relativa alla sezione d'alimentazione. L'alimentatore va montato su quei supporti ben visibili, e deve avere la ventola rivolta verso il basso per poter aspirare aria fresca dall'esterno (opportunamente filtrata da apposita rete lavabile). Data la grande abbondanza di spazio, dimenticate pure il problema di poter alloggiare o meno unità di pachidermiche dimensioni: ci vanno e basta!

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Questa è una "genialata". CoolerMaster ha ben pensato di creare un piccolo alloggiamento da 3,5 pollici che ricalca pari pari la forma di quelli da 2,5 pollici visti sul lamierino che funge da separè, permettendo l'installazione di un eventuale disco ed evitarne il posizionamento nell'apposito cestello. Nel caso si possieda un solo disco si va a migliorare la pulizia dell'assemblaggio, dato che eventuali cavi SATA sospesi possono ora essere appoggiati a terra.

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Una foto pre assemblaggio, ove abbiamo tante cosine caruccie da vedere. Con ordine:

  • qualcuno ha rubato il giravite;
  • lo splendido mantello in velluto da cavaliere medievale con cui vestire il MasterCase 5;
  • nuovamente, la splendida sedia in ferro battuto con motivo floreale;
  • il MasterCase 5 senza veli;
  • il suo decente sistema di passaggio dei cavi con straps integrati;
  • un'enorme finestra che permette l'accesso alla placca CPU di ogni scheda madre compatibile. 

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In queste due ultime foto osserviamo l'ovvietà e la bellezza suprema, la prima rappresentata dalla rete per il filtraggio dell'aria aspirata dall'alimentatore, e la seconda racchiusa nelle due enormi staffe parallele che fanno da base. Mai visto un piede così. Unico e stilosissimo.

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E' ora di mettere sul banco il MasterCase 5 per effettuare le consuete operazioni di assemblaggio. Partiamo con il montaggio dell'alimentatore, operazione talmente difficile che richiede una laurea in scienza delle merendine! Essendo laureati MAGNA cum laude, ci sono voluti trenta secondi di "arduo lavoro mentale e manuale":

  • Localizzare il vano e rimuovere le quattro viti sul retro.

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  • Infilarci l'alimentatore (nella foto, Be Quiet Dark Power Pro, costosa unità modulare con rumorosità pari od inferiore a quella ambientale ed elevata efficienza energetica).

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  • Montare la cornice con le apposite viti a testa grossa, avendo poi cura di fissare l'alimentatore a questa tramite ulteriori quattro viti.

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Ora vogliamo montare l'SSD sfruttando una delle sedi sopra l'alimentatore. In questo caso ci vuole la laurea in scienza missilistica poichè:

  • Bisogna girare una vite.

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  • Poi si deve appoggiare il lamierino al tavolo.

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  • Infilarci il disco.

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  • Fissarcelo con quattro viti.

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  • Rimontarlo in sede girando, nuovamente, l'unica vite disponibile. Difficile, vero?

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Già che ci siamo, infiliamo anche il disco dati da 3,5 pollici nell'apposito cestello. In questo caso basta avere la patente in quanto il movimento di sfilare - infilare il carrello ricorda quello di apertura dei cassetti portaoggetti localizzati nei pressi della console centrale.

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Per la scheda madre facciamo il passo successivo a livello di difficoltà: bisogna infatti telefonare alla Nasa! Oppure, scherzi a parte, basta posizionarla in 10 secondi nella relativa sede e fissarne le viti. Nel caso non si fosse ancora capito, lavorare con questo case è di una facilità disarmante, ed i commenti scritti sinora sono pure battute ;-)

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Qualcuno deve aver lavato la scheda madre in acqua calda poichè s'è ristretta :-/ 

Dato che le memorie ed il processore erano già stati installati, non resta altro da fare che agganciare il waterblock del sistema di raffreddamento a liquido. L'operazione si risolve in pochi minuti, aiutati dall'enorme finestra CPU :-)

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Cercando di rimanere seri per 5 minuti, vi chiediamo di prestar particolare attenzione al passaggio illustrato nella foto che segue, perchè è da li si capisce se un sistema è stato assemblato con amore e passione o con i piedi. Connettete tutti i cavi con delicatezza (non serve usare il mulo e la zappa per fissare quello d'alimentazione, tanto per fare un esempio) e fate in modo che vengano tutti reindirizzati attraverso le membrane di gomma sulla parete interna e quella più in basso, facendoli passare sul retro del MasterCase 5. Non è solo questione di pulizia estetica: in questo modo miglioriamo lo spazio di manovra in caso di aggiornamento o manutenzione, ed evitiamo eventuali ostacoli ai flussi d'aria fresca convogliati dall'esterno per mezzo delle grandi ventolone da 140mm.

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In poche parole dovete far di tutto per ottenere una situazione di questo genere, che è quella che viene ne più ne meno definita come assemblaggio professionale, tipico di una macchina di quelle di marca che si comprano al centro commerciale. 

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A far sparire il disordine dei cavi ci pensa la batcaverna sul retro!

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Avete storto il naso per aver visto una scheda madre così piccola (anche se si tratta di un costoso top di gamma) in un case così grande? Già, è un vero spreco, oltre che stupido! Ed ecco che abbiamo preparato un secondo sistema a grandezza standard che appagare maggiormente l'occhio!

Nota Bene: questo secondo sistema viene raffreddato ad aria tramite l'enorme dissipatore Prolimatech Armageddon. Il radiatore con ventola che vedete in foto è superfluo, e serve solo a mostrare l'ampio spazio tra dissipatore (con ingombro verticale superiore a 19cm) ed i quasi 6cm rubati da radiatore e ventola.

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I case che arrivano nella nostra redazione sono testati utilizzando la seguente configurazione:

  • Scheda madre: MSI P55-GD80
  • Processore: Intel Core i5 750
  • Dissipatore CPU: Prolimatech Armageddon
  • Memoria: 4GB DDR3 1600 OCZ
  • Disco rigido: SSD 320 Intel + Western Digital 1TB Caviar Green
  • Scheda video: Radeon HD 7870XT (Tahiti LE)
  • Alimentatore: BeQuiet Dark Power Pro 550W

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Aggiungiamo una seconda configurazione supersilenziosa di fascia alta per il solo test sulla rumorosità

  • Scheda madre: Asrock Z87E ITX
  • Processore: Intel Core i5 4670k
  • Dissipatore CPU: Cooler Master Seidon 120 con Ventola Silencio FP120
  • Memoria: 16GB DDR3 1600 Kingston
  • Disco rigido: SSD 320 Intel + Western Digital 1TB Caviar Green
  • Scheda video: Radeon HD 7870XT (Tahiti LE)
  • Alimentatore: BeQuiet Dark Power Pro 550W

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InstallazioneIl sistema viene installato all'interno del case e, durante le operazioni di assemblaggio, vengono rilevate eventuali problematiche.

Rumorosità. Per il case viene misurata la rumorosità delle ventole in condizioni di massima e minima velocità nel caso in cui sia disponibile un sistema di regolazione. In caso contrario viene rilevata la rumorosità con tutte le ventole o con le sole ventole posteriori accese. Per valutare il grado di isolamento di cui ogni il è capace, misuriamo la rumorosità prodotta all'esterno dalle ventole interne del sistema (dissipatore CPU, dissipatore VGA e ventola alimentatore) lasciando le ventole del case spente.

Tutti i test sono effettuati all'interno di un ambiente silenzioso con rumorosità di fondo compresa fra 30 e 30,2 dBA ponendo un fonometro (modello Lafayette MSL.80 con tolleranza pari al 2% nell'ambito delle nostre misure) frontalmente e lateralmente al case ad una distanza di 50cm (±1cm).

Temperature. L'efficienza in termini di capacità di dissipazione del case e del sistema delle ventole viene misurata guardando alle temperature raggiunte dai componenti interni (CPU, VGA e PCB della VGA) a seguito di tre iterazioni del 3DMark06 in loop e considerando gli stessi casi visti in precedenza per la rilevazione della rumorosità.


Il primo test è quello che potrebbe rappresentare il tallone d'Achille del MasterCase: la verifica del comfort acustico. Questo perchè MasterCase 5 impiega un gran numero di superfici forate (pannello frontale, superiore e posteriore) che nulla fanno per attutire la rumorosità prodotta dalla componentistica installata; il quadro peggiora ancora se si considera che le ventole non sono montate su strutture antivibrazione, producendo ulterior rumore.

I tecnici CM hanno provato ad arginare il problema impiegando pannelli laterali spessi e chiusi (sono privi di prese d'aria e, sull'esemplare in prova, mancano anche della finestra in plexiglass), e sostituendo le tradizionali ventole da 120x120mm con dei grossi esemplari da 140x140x25mm a basso regime di rotazione. Ai numeri la sentenza.

Ricordo ai nostri amici lettori che, in questo momento, è il sistema 1 ad essere sul banco di prova, ossia:

  • Scheda madre: MSI P55-GD80
  • Processore: Intel Core i5 750
  • Dissipatore CPU: Prolimatech Armageddon

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E dire che ci sono riusciti è molto appropriato: i valori di rumorosità rilevati al frontale, che dovrebbe essere la parte più rumorosa di questo case, oscillano tra 31,5 e 39 dba, al pari dell'eccellente CoolerMaster Silencio 650; aggiungiamo che, trattandosi di ventole di grosse dimensioni, il rumore prodotto dalla loro rotazione non è fastidioso poichè mantiene sempre una tonalità bassa.

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Le cose continuano a migliorare se si registra la rumorosità laterale: i due muri chiusi attutiscono parte del sound prodotto, facendo scendere i valori a 34,4 dba per quello minimo, e 37,1 dba per il massimo.

E' interessante osservare il comportamento del prodotto con un sistema moderno. La macchina 2, ricordiamo, è così composta:

  • Scheda madre: Asrock Z87E ITX
  • Processore: Intel Core i5 4670k
  • Dissipatore CPU: Cooler Master Seidon 120 con Ventola Silencio FP120

Gli elementi di "disturbo" sono il sistema di raffreddamento, che è a liquido anzichè aria (CoolerMaster Seidon 120 invece di Prolimatech Armageddon), il processore Haswell Core i5 4670k invece del vecchio ed affidabile Core i5-760 e... le schede madri, per forza di cose.

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Il guadagno rispetto alla macchina 1 potrebbe sembrar ridotto, poichè influenzato da un'ulteriore criticità che è la pompa del sistema di raffreddamento a liquido (che genera rumore); è tuttavia una prestazione interessante poichè il nuovo valore minimo, 31,5 dba,è molto vicini alla rumorosità ambientale (30,5 dba).

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La stessa cosa vale per la rumorosità laterale, che restituisce valori prossimi a quella ambientale a garanzia di un elevato comfort acustico. Notare che il sistema 2 fa più rumore del sistema 1: è chiaro che la pompa dell'acqua ha cominciato a cantare!


Con MasterCase 5 non dovrebbero esserci problemi di sorta per quel che concerne il raffreddamento: dimensioni enormi che evitano l'effetto forno, flusso d'aria consistente grazie alle ventole da 140x140mm coadiuvate da un routing dei cavi invidiabile, ampie superfici forate e, dulcis in fundo, pannello scheda madre separato dalla sezione alimentatori.

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E non ci stupisce vederlo in alto nella classifica. Nello specifico, in queste che sono le condizioni più stressanti, la CPU sta girando a a 49,9°C mentre la scheda video restituisce 75,9 e 69,8°C (rispettivamente per GPU e PCB): siamo ai livelli di Enermax Hoplite, prodotti concorrenti con un'architettura interna meno raffinata. E' chiaro che se non c'è aria in giro per il case, come in questo caso, non possiamo individuare miglioramenti tangibili!

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Infatti, non appena le pachidermiche ventole cominciano a girare, la situazione cambia in modo netto: rispetto a Cosmos SE si recuperano quasi 2°C sulla scheda video. I valori esatti sono 42,5°C CPU, e 71,9 / 64°C per GPU e PCB VGA.


MasterCase 5 è il trionfo della logicità nel mondo dei PC ove tutto, sino ad oggi, era personal tranne che il vestito del computer stesso. Con MasterCase 5 CoolerMaster risolve il problema, permettendo ad ogni utente di costruire la propria macchina secondo esigenze e gusto, e garantendone l'aggiornamento o la modifica con una spesa ridottissima e senza la necessità di acquistare un nuovo case. 

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Ci ha colpito il design: il logo CoolerMaster potrebbe essere tranquillamente sostituito da un simbolo imperiale alla Star Wars, che sembra calzare a pennello con la console superiore a foggia esagonale (futuristica ed elegante); ancora, la verniciatura è da manuale dell'esteta, poichè non abbiamo mai visto un case in nero satinato non soft touch così gradevole al tocco e così restio a sporcarsi o catturar polvere; infine, l'immenso piede metallico che ricalca a tratti il disegno delle maniglie di trasporto contribuisce a rendere simmetrico l'insieme, bilanciandone il peso visivo e guadagnandone ancor più in termini di appeal.

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Il sistema di raffreddamento è molto buono: la dotazione base comprende due ventole da 140x140x25 millimetri a basso regime di rotazione che, comunque, garantiscono un'elevata portata d'aria ed una bassa rumorosità; quel che conta è che si possono aggiungere ulteriori quattro ventole per un soffio potente come quello di un tornando e silenzioso come il respiro di un bambino. Se poi consideriamo l'idea di poter installare ben TRE radiatori (di cui due da 280 millimetri) possiamo dire che la carne al fuoco è tanta!

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Si può acquistare un Master Case 5 come quello in nostro possesso ed aggiungere un kit completo per farlo diventare Master Case Pro (indi, le maniglie spariscono e viene aggiunto un pannello superiore con cover laterale, ulteriori ventole di raffreddamento, cestelli da 3,5 pollici ed altro che non stiamo ad elencare); oppure, si possono acquistare elementi a parte di espansione che, nel corso del tempo, possono cominciare a servirci (vedi il maggio numero di cestelli HDD) e lasciare intatto il look originario (c'è a chi piacciono di più le maniglie a vista - come il sottoscritto -, oppure chi apprezza le pareti chiuse anzichè quelle con plexiglass).

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Le prestazioni in termini di raffreddamento sono ottime. La condizione ideale è quella di impiegare un sistema di nuovissima generazione come Ivy Bridge od Haswell, raffreddarlo a liquido e mettere le impostazioni per le ventole su SILENZIOSO, rimanendo pur certi che le temperature si manterranno sempre e comunque basse in qualsiasi condizione di impiego e di temperatura ambientale. Sorprende il comfort acustico, buono per un prodotto con così tante superfici forate (che nulla posson fare per imbrigliare il rumore prodotto dal sistema in fase di funzionamento).

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Dulcis in fundo il prezzo. Così tanta abbondanza costa circa 140 euro iva inclusa, che salgono a circa 185 euro per la versione Pro, che offre il pacchetto d'espansione completo con qualche fronzolo estetico in più. Ci sembra doveroso dire che la versione base è la scelta più indicata e che, in caso di bisogno, si possono spendere pochi euro per aggiungere quel che manca.