ATIC, società che controllerà GlobalFoundries ancora per un paio di anni, ha staccato alla propria controllata un assegno da ben 10 mld di dollari per completare la nuova FAB 8, dislocata nello stato di New York.

 

 

A prima vista sembrerebbe un investimento clamorosamente elevato, fuori dal mondo, pari a quasi due volte e mezzo il fatturato di nVidia o di AMD, giusto per inquadrare l'ordine di grandezza delle cifre in ballo. Completata la FAB statunitense, che dovrà accogliere la produzione dei nodi da 20nm (planare) e 14nm XM (FinFET), GloFo si concentrerà, a partire dal 2015, nell'aggiornamento spinto delle FAB dislocate in Germania e a Singapore.

Questi investimenti mastodontici si rivelano necessari per mantenere GloFo competitiva nei confronti dei concorrenti, TSMC in primis. La fonderia taiwanese sta completando la nuova Giga FAB 14, e per il il 2015 ci si aspetta che vengano investiti ben 17 mld di dollari per l'aggiornamento delle FAB dislocate sulla sola parte meridionale di Taiwan (tra cui la FAB14). Nel 2013 sono stati spesi circa 10 mld di dollari, mentre per il 2014 ci si aspetta una spesa di circa 15 mld da parte di TSMC. Come abbiamo già avuto modo di riportare, le fonderie Pure-Play stanno investendo cifre folli grazie ai proventi del florido mercato dei SoC ARM, cifre che Intel stenta a mantenere. La casa di Santa Clara, infatti, quest'anno ha speso circa 11 mld di dollari per le proprie fonderie, e il prossimo anno per mantenere la leadership tecnologica dovrà spendere almeno quanto TSMC, nonostante già nel 2013 Intel si sia trovata costretta a rimandare l'aggiornamento della propria FAB irlandese causa mancanza di fondi. Riuscirà nell'impresa la casa statunitense?