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Partito con grandi speranze nell'utilizzo di questa Hummingboard, mano a mano che l'ho utilizzata la mia fiamma si è progressivamente spenta.

La mancanza di una vera e propria distribuzione ufficiale (al pari di Raspbian), in grado di far funzionare in ogni sua parte la piccola Hummingboard, è già di per sé un notevole difetto, soprattutto se si pensa che la scheda dovrebbe essere dedicata principalmente agli sviluppatori. Neppure con Debian, attualmente la distribuzione con il migliore supporto per le architetture ARM, si riesce a garantire un grado di usabilità accettabile, soprattutto a causa della ritrosia di Vivante nel rilasciare i sorgenti dei driver video, con tutte le limitazioni che questo comporta (vedesi il benchmark di glxgears). Se qualcuno, poi, vuole utilizzare un'altra distribuzione, come ad esempio Fedora, Suse o ArchLinux, gli facciamo i nostri migliori auguri, perché ne avrà bisogno: far funzionare l'accelerazione hardware della GPU sarà un'impresa altrettanto noiosa.

Punto a favore della più piccola delle Hummingboard rimane il prezzo, unitamente alla piena compatibilità con i case dedicati al Raspberry Pi rev.A e rev.B (Ma non B+!). Per circa 50 euro si ha una scheda dotata di un SoC notevolmente più potente del Broadcom BCM2835 che, coadiuvato dalle DDR3, può regalare anche qualche soddisfazione nel caso dovesse essere utilizzato come server per carichi leggeri (ad esempio, quale piccolo server di posta casalingo per una mezza dozzina di utenze).

Vantaggi comunque su cui si può soprassedere se si ha a cuore il proprio portafoglio e il proprio tempo in quanto, con tutta probabilità, sarete costretti a combattere da soli contro le problematiche che sopraggiungono: mancando una community vasta ed eterogenea, dovrete cavarvela in solitaria nel caso vogliate cominciare ad utilizzare l'Hummingboard per qualche progetto più o meno impegnativo, almeno per il momento.

Se invece siete persone a cui piacciono le sfide e volete qualcosa di più potente del Raspberry Pi, allora comprate l'HummingBoard ed allargatene la community. Chissà, osservandone il successo, forse Vivante renderà pubblici i sorgenti dei driver video. In conclusione, dando una risposta alla domanda che ci siamo posti nel titolo, possiamo affermare che l'Hummingboard non può essere considerata ancora l'erede del Raspberry Pi che tanto si sta attendendo. Possiamo considerarla una rivale acerba, ma non certamente l'erede, soprattutto in ambito didattico: il solo bundle composto da Mathematica e dal Wolfram Language pone il Raspberry Pi su un altro livello in tale contesto.