Anche questa volta le agenzie di analisi cinesi avevano visto lungo, come dimostra, ad esempio, l'approfondimento apparso su PcOnline il 19 luglio del 2013. Secondo quanto riportaronogli analisti asiatici, IBM non ha poi questa gran voglia di investire fisicamente nei nodi post-22nm, quindi in futuro potrebbe solamente svolgere ricerca pura (AKA brevetti da vendere ad altre fonderie), con il definitivo abbandono del mondo della produzione. L'articolo si chiude con questa domanda: chi si papperà le sue modernissime FAB?
A tal proposito abbiamo pubblicato un articolo il 23 del medesimo mese, descrivendo la situazione non proprio rosea della FAB di East Fishkill (New York), pronta per la produzione a 22nm SOI, il cui aggiornamento dai 32nm è costato oltre 2 mld di dollari. Con i processori Power8 non ancora pronti, un mercato Server High Performance dal futuro incerto e la volontà di uscire quasi completamente dalla produzione hardware, una domanda tra i dirigenti di Big Blue è sorta spontanea: cosa ce ne facciamo di queste costosissime e sotto-utilizzate FAB? Queste, infatti, portano alle casse della casa statunitense un passivo di circa 300 mln di dollari l'anno.
IBM, in questo momento, si sta concentrando nella vendita di servizi Business ed Enterprise, puntando tutto sul Cloud e su Watson, quindi l'architettura Power diviene una feature secondaria, in quanto la volontà del mercato di indirizzarsi verso soluzioni ARM la sta rendendo del tutto superflua nei piani strategici di medio-lungo periodo. IBM si è già liberata della divisione Enterprise basata su ISA x86, cedendola a Lenovo, e la divisione Power, chissà, potrebbe fare la stessa fine.
Al momento, comunque, viene data la priorità alla cessione del comparto Semiconduttori, più in particolare delle FAB (la divisione R&D difficilmente verrà ceduta), in quanto è quella che nel futuro più prossimo potrebbe portare maggiori perdite. Questo implica il trovare un compratore, ed IBM ha dato tale mandato a Goldman Sachs per trovarne uno o, almeno, per formare una Joint Venture così da suddividere i costi di aggiornamento con altre aziende. Chi sono le principali case che potrebbero assorbire le fonderie di IBM? Nei vari articoli si citano Samsung, TSMC, GlobalFoundries ed Intel.
Intel è da escludere, non tanto per l'enorme debito posseduto (13 mld di dollari), quanto perché le FAB di IBM producono con tecnologia SOI ed al massimo a 22nm (una sola FAB), quindi non porterebbero con sé nessun valore tecnologico aggiunto.
TSMC è da escludere perché si sta concentrando nel processo BULK, non SOI, e perché sta già investendo miliardi di dollari nella Giga FAB 14 dislocata a Taiwan per produrre a 20nm e 16nm FinFET.
GlobalFoundries è da escludere perché, se non fosse per il fondo di investimento privato ATIC (l'ultima iniezione di denaro è pari a 10 mld di dollari), sarebbe in pesante passivo, e perché gli investitori la vogliono vedere camminare sulle proprie gambe. L'acquisizione delle FAB di IBM provocherebbe un esborso difficilmente recuperabile nel breve-medio periodo.
Samsung, sebbene possa sembrare la più probabile acquirente, è comunque in una situazione difficile. E' impegnata nella corsa ai 14nm FinFET BULK, ma soprattutto con il semi-abbandono di Apple quale cliente ha già le proprie FAB decisamente sotto utilizzate, rispetto al recente passato. La concorrenza di TSMC si sta facendo sentire pesantemente da questo punto di vista. Perché portare a casa altre FAB?
La soluzione più probabile, anche per portare avanti la Common Platform Alliance, al cui capo c'è IBM e che vede la partecipazione di Samsung, GloFo, UMC, ST Microelectronics ed altre fonderie minori, è la creazione di una Joint Venture, magari formata anche da produttori Fabless, come Qualcomm, AMD o nVidia.
In questo momento in pochi potrebbero concedersi una spesa pazza tra i 5 e i 10 mld di dollari. Anzi, un'azienda esiste: Apple. Questa ha una liquidità superiore ai 100 mld di dollari, quindi l'acquisizione di queste FAB sarebbe del tutto fattibile. Inoltre permetterebbe ad Apple di produrre da sé i propri SoC. Da tempo gira voce della volontà da parte della casa di Cupertino di voler avere una o più fonderie proprie. Questa sarebbe una buona occasione per averne qualcuna a prezzo di saldo.
A parte tutto, la situazione per IBM e le sue FAB è ancora avvolta nella nebbia e difficilmente avremo qualche notizia sicura prima di fine anno.