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I monitor con risoluzione di 2560 x 1440 pixels e refresh rate a 144 Hz sono ormai uno standard tra i videogiocatori appassionati (soprattutto di titoli FPS). Il mercato propone numerosi modelli con queste due caratteristiche, la maggior parte dei quali presenta anche una terza feature molto interessante: la sincronizzazioni dinamica della frequenze di refresh.

Attualmente gli utenti possono scegliere se acquistare un display dotato di supporto alla tecnologia G-Sync di Nvidia o FreeSync di AMD. All'atto pratico entrambe le tecnologia fanno la stessa cosa (gestiscono l'adaptive v-sync) e l'orientamento verso l'una o l'altra soluzione è dettato esclusivamente dal tipo di GPU utilizzata: i possessori di schede GeForce punteranno sui monitor G-Sync mentre quelli che impiegano le Radeon tenderanno, per ovvi motivi, verso i monitor FreeSync.

Il realtà le differenze sono un po' più profonde e riguardano il prezzo e l'ecosistema alla base di queste due tecnologie. Tendenzialmente i monitor G-Sync sono più costosi a causa del modulo aggiuntivo presente on-board e delle royalties che i produttori sono costretti a dare a Nvidia mentre - per quanto riguarda l'ecosistema e le prospettive future - va detto che la tecnologia FreeSync è l'unica che si appoggia su uno standard open supportato ufficialmente dal consorzio VESA (Video Electronics Standards Association).

 

logo

 

Noi di Bits and Chips abbiamo provato la tecnologia  FreeSync su uno dei migliori monitor da gaming in circolazione: si tratta del BenQ XL2730Z, un display da 27-pollici che abbina un velocissimo pannello TN a 1ms (GTG) da 144Hz con risoluzione QHD ad un numero impressionate di funzioni (esterne ed interne) specifiche per i videogiocatori più esigenti.

Basta dare uno sguardo alle caratteristiche complete per capire che siamo di fronte ad un prodotto che nella sua categoria è al top: 

Colorazione 
Product Color BLACK- RED
Pannello 
Back Light Unit LED
LCD Size (inch) 27
Screen Size 16:9
Resolution (max.) 2560x1440
Display Area(mm) 596.74x 335.66
Pixel Pitch (mm) 0.233
Brightness (typ) 350
Native Contrast ( typ. ) 1000:1
DCR (Dynamic Contrast Ratio) (typ.) 12M:1
Panel Type TN
Viewing Angle (L/R;U/D) (CR>=10) 170/160
Response time 1ms (GTG)
Display Colors 16.7 Mil.
Color Gamut 72% NTSC
Regolazioni 
Energy Star Yes
Audio/Video Inputs/Outputs 
Input Hor. Frequency (KHz) VGA/HDMI1.4: 30KHz~88KHz
HDMI2.0: 30KHz~222KHz
DVI-DL: 30KHz~ 88KHz
DP1.2a: 222KHz
Input Ver. Frequency (Hz) VGA/HDMI1.4: 50Hz~76Hz
HDMI2.0: 50Hz~144Hz
DVI-DL: 50Hz~ 76Hz
DP1.2a: 40Hz~144Hz
Input/Output Connector Headphone jack/ Microphone jack
Video Bandwidth (MHZ) 600
Input Connector D-sub/ DVI- DL/ HDMI 2.0x1 HDMI1.4 x1/ DP1.2
Dimensioni e Peso 
Dimensions with Wall Mount (HxWxD mm) (w/o Base) 372.6x633.7x61.0
CTN Dimensions (HxWxD mm) 703*486*245
Dimensions(HxWxD mm) H: 557.4x633.7x226.0
L: 417.4x633.7x226.0
Net Weight (kg) 7.5
Gross Weight (kg) 10.8
Funzioni Speciali 
Auto Game Mode Yes
Game Mode to Go Yes
VESA Standard Adaptive-Sync Yes
S switch Yes
Instant mode Yes
Color Vibrance Yes
Auto Pivot Yes
Low Blue Light Yes
Flicker-free Technology Yes
Senseye Yes
AMA Yes
Windows 7 Compatible Yes
Windows 8 Compatible Yes
Windows 8.1 Compatible Yes
HDCP Yes
Color Temperature Yes
OSD Language 17 languages
VESA Wall Mounting 100 x 100 mm
Swivel (left/right) 45°/45°
USB Hub

USB3.0: Downstream x2 (side); Upstream x1
USB2.0: Downstream x1 ; Upstream x1 (S switch Arc)
mini USB :Yes

Tilt (down/up) -5°~ 20°
Pivot 90°
Height Adjustment (mm) 140
Black eQualizer Yes
Display Mode 1:1 /17”(4:3)/ 19”(4:3) /19” (5:4)/ 19”W(16:10)/ 21.5" (16:9)/22"W (16:10) /23"W (16:9)/ 23.6”W (16:9) / 24”W (16:9)
Smart Scaling Yes
Motion Blur Reduction Yes
K Locker Yes
Display Pilot Yes
Accessori in bundle 
Signal Cable DVI-DL cable / DP cable / Power cord / USB3.0 / S Switch
Alimentazione 
Power Consumption (Eco mode) 65W
Power Supply (90~264 AC) Built- in
Power Consumption (Power saving mode) <0.5W
Power Consumption (Off mode) <0.5W
Power Consumption (Base on Energy star ) 30W

  


Il BenQ XL2730Z si presenta come un monitor da gaming dal design pratico e attraente. Abbina una struttura in alluminio verniciato matte black a superfici in plastica, sempre nero opaco, con inserti in rosso e si distingue per l'ampio foro centrare sulla struttura di sostegno che fa da passacavi. Sul retro, in alto, troviamo una robusta maniglia che facilita il trasporto (parliamo sempre di un monitor da 10Kg e passa).

XL2730Z Regular Front XL2730Z Regular Back

Sul lato sinistro sono presenti due uscite USB 3.0, insieme a due connettori per cuffie/microfono, ed una pratica staffa in lega di alluminio con funzione di poggia cuffie. A destra troviamo la scala graduata che permette d'impostare 14 livelli di altezza. Il monitor dispone di altre 2 scale graduate: una per l'inclinazione del pannello (0~20°) ed una terza per la rotazione del perno centra. 

XL2730Z Regular Right        XL2730Z Regular Left

Tutti queste dettagli servono per impostare un setup ottimale e facilmente "riproducibile" quando si trasporta il monitor altrove (ad esempio ad una LanParty). 

Le uscite video si trovano sulla parte inferiore del display e comprendono: una porte HDMI, una DisplayPort, una DVI-DL ed una D-SUB.

dietro

Una delle particolarità del BenQ XL2730Z è il nuovo Controller S-Switch Arc, un dispositivo esterno che consente d'impostare i principali parametri del monitor (e vari preset) in maniera rapida e senza intervenire sugli appositi pulsanti presenti sulla cornice.

switch2s-switch

 

 

 

 


 

Il parco feature interne è ricchissimo e comprende, tra le varie voci, le seguenti tecnologie:

 

  • Motion Blur Reduction: tecnologia che permette di abbassa i fastidiosi effetti di motion blur offrendo un'esperienza di gioco fluida e precisa (fondamentale nei titoli FPS)

motion blur reduction

  • Display Mode & Smart Scaling: la prima funzione consente di selezionare 8 differenti dimensioni dello schermo (17”, 19”, 19”W, 21,5”, 22”W, 23”W, 23,6”W a 24”W) e lavora in combo con la seconda che abilita la scala del contenuto in base alla dimensione personalizzata.

smart scaling

  • Color Vibrance: sono addirittura 20 i livelli di Color Vibrance impostabili su questo monitor, per il massimo della personalizzazione. L'accesso a questa funzione può essere effettuato sia via OSD sia tramite il software Display Pilot.

color vibrance

  • Auto Game Mode: il monitor è in grado adattando automaticamente la migliore configurazione possibile in base alla modalità di gioco in uso.

auto

  • Black eQualizer: tecnologia che lavora sui vari livelli d'illuminazione andando a migliorare la luminosità delle zone più scure senza sovraesporre quelle più chiare.

equalizer

  • Low Blue Light: funzione che evita l'affaticamento degli occhi agendo sui livelli di luce blue bassa emessi dal monitor, migliorando il confort visivo.

eye care 1

  • Flicker-free:  altra funzione che riduce l'affaticamento degli occhi grazie all'eliminazione degli effetti di sfarfallio on-sceen a tutti i livelli di luminosità.

 flick

 


FreeSync è il nome scelto da AMD per identificare la tecnologia di sincronizzazione tra i frame al secondo generati dalla GPU ed il refresh rate dello schermo basata sullo standard Adaptive-Sync recentemente approvata dell'organizzazione VESA.

In realtà la possibilità di modificare dinamicamente la frequenza di refresh sui monitor è nota da tempo ed è stata standardizzata nel 2009 con le specifiche eDP 1.0 (embedded DisplayPort). La sua prima implementazione era tuttavia un'esclusiva dei display LCD dei portatili ed aveva il solo scopo di diminuire i consumi dei dispositivi impedendo al pannello di aggiornarsi sempre alla massima frequenza di refresh.

Alla fine del 2013 Nvidia porta una tecnologia simile in ambito desktop e la modifica pesantemente con il preciso scopo di provare a diminuire i fastidiosi fenomeni di stuttering e tearing sui monitor da gaming. Nasce così G-Sync, sistema di refresh rate dinamico che Nvidia definisce rivoluzionario e che - come quasi tutte le tecnologie sviluppate dalla casa di Santa Clara - appartiene ad un ecosistema di tipo closed che impedisce agli altri IHV (AMD e Intel) di utilizzarla. Nvidia giustifica il marcato sovrapprezzo dei monitor che supportano il G-Sync a causa dell'inserimento dell'omonimo modulo proprietario che sincronizza i segnali GPU/Display (modulo che nella realtà sembra sia solo un dispositivo DRM con un buffer di memoria on-board). In pratica per poter utilizzare G-Sync i produttori di monitor devono pagare delle royalties direttamente a Nvidia.

L'anno successivo è la volta di AMD, che annuncia il progetto FreeSync con funzionalità simili al G-sync. Al contrario di Nvidia la casa di Sunnyvale sceglie di seguire una strada di tipo open e si rivolge direttamente al consorzio VESA per far supportare il refresh dinamico anche sulle connessioni DisplayPort 1.2a. A maggio dello scorso anno VESA accetta le modifiche di AMD è ratifica lo standard DisplayPort Adaptive-Sync. Subito dopo è la stessa AMD a comunica che FreeSync non è altro che l'ecosistema hardware/software per far supportare l'Adaptive-Sync dalle proprie GPU Radeon.

 Freesync logo

AMD ha abilitato il supporto al Freesync con i driver Catalyst 15.3.1 Beta (sulle schede a singola GPU) e con i Catalyst 15.7 WHQL sulle schede dual-GPU e sulle configurazioni Crossfire. In aggiunta con il rilascio della suite Radeon Software Crimson Edition ha migliorato ulteriormente questa tecnologia.

Freesync funziona sulle schede grafiche Radeon basate su core Fiji, Hawaii, Tonga, Bonaire e le GPU integrate nelle 'APU "Kaveri/Carrizo"


Come detto FreeSync permette al display di regolare dinamicamente la propria frequenza di aggiornamento in base al numero di frame generati dalla scheda video.

Oltre all'eliminazione dello stuttering e del tearing, rispetto alla tradizionale sincronizzazione, AMD parla anche di diminuzione dell'input-lag e di un impatto prestazionale (leggi: perdita di FPS) praticamente nullo.

AMD FreeSync performance Nvidia Gsync performance

(FreeSync vs G-Sync)

V-Sync ON:

vsync on

FreeSync ON:

freesync on

Con i driver Crimson è stata inserita una nuova funzione chiamata LFC (Low Framerate Compensation), abilitato il supporto per le configurazioni Crossfire con i giochi DX9 e confermato il lavoro per portare a funzionare la tecnologia FreeSync anche sulle uscite HDMI (ma qui la strada è ancora lunga, nDA).

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LFC è una tecnica che interviene quando gli FPS scendono sotto la soglia del refresh rate minimo. In funzionamento è il seguente: se il framerate è sopra tale soglia, il Freesync funziona regolarmente, quando scende allora interviene uno speciale algoritmo di prediction che riduce il tearing (sia con il V-Sync ON che OFF) duplicando i frame ed incastrandoli al momento giusto in modo da far sembrare il refresh più alto di quello effettivo.

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FreeSync funziona con un range di aggiornamento delle frequenza che va da 9 fino a 240Hz, contro i 30~144Hz della tecnologia G-sync di Nvidia (ovviamente deve essere supportata dal display).

AMD ha reso disponibile una tech-demo molto semplice che evidenzia le differenze sostanziali tra il FreeSync ed il tradizionale V-Sync.Il download è disponibile a questo indirizzo.

 

 


Abbiamo provato la tecnologia FreeSync sul BenQ XL2730Z con diversi titoli 3D. Naturalmente il genere dei casual / semi-competitive FPS (Battlefield 4, CoD: Advanced Warfare, ecc.) è quello che beneficia maggiormente di questa soluzione. Troviamo l'eliminazione completa dello stuttering, del tearing e una riduzione dell'input lag anche quando il FreeSync è forzato a lavorare con il V-Sync attivo.

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Allargando la scala, il FreeSync ci ha convinto con la maggior parte dei giochi single-player e multi-player a disposizione. In particolare siamo rimasti colpiti dal nuovo livello di profondità che riesce ad offrire in giochi come Alien Isolation e Dragon Age Inquisition, dove propone immagini fluide e perfette (prive di artefatti).

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Il rovescio della medaglia della tecnologia FreeSync su un monitor da 1440p e 144Hz come il XL2730Z è, paradossalmente, tutto sul lato GPU. Per godersela a pieno occorre utilizzare una scheda video molto potente (il nostro sistema monta una Radeon R9 295x2) in modo da non far mai scendere il frame-rate sotto i 40fps. Sotto questa soglia c'è la possibilità d'incappare in fenomeni di micro-stuttering e ghosting (anche se la nuova funzione LFC implementata da AMD migliora leggermente la situazione).

Diverso il discorso che riguarda il genere degli FPS super-competitivi, uno su tutti: Counter-Strike: Global Offensive. Qui il FreeSync è - a nostro avviso - ancora inutile, non per demeriti della tecnologia in sè, ma perchè si tratta di titoli che richiedono di girare a più di 300fps per offrire al giocare il massimo della fluidità. E non stiamo parlando di un semplice effetto placebo, vi invitiamo a giocare a CS:GO prima con gli fps bloccati a 144 e poi a 300 per notare le oggettive differenze nei movimenti e nella precisione dei colpi.

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CS:GO sul BenQ XL2730Z va assolutamente giocato con il FreeSync ed il v-sync settati su OFF, e con risoluzione/dettagli tarati per avere il maggior numero di frame al secondo possibili. In queste condizioni l'XL2730Z è uno dei migliori monitor al mondo, non a caso è il modello preferito dai videogiocatori professionisti del circuito internazionale ESL.

 


E' difficile descrivere a parole il nuovo livello di qualità offerto dal FreeSync al mondo dei videogiochi, bisogna assolutamente provare questa tecnologia con i propri occhi e una volta fatto vi assicuro che sarà difficile tornare indietro.

Il risultato migliore (in termini visivi) lo si ottiene con entrambe le opzioni di sincronizzazione (FreeSync e v-Sync) attive, ma con alcuni giochi il massimo della reattività (cioè l'assenza di input-lag) è raggiunto solo quando si disattiva completamente il v-Sync.

Nonostante la nuova tecnica di LFC resta ancora qualche problema di stuttering quando il frame-rate scende sotto il refresh minimo supportato dai monitor, ma AMD ha promesso un nuovo aggiornamento driver a breve,  mentre per quanto riguarda l'impatto prestazionale dobbiamo dire che il calo di frame con il FreeSync attivo e davvero minimo (in media del 2~3%). 

 

Passando al monitor BenQ XL2730Z il nostro giudizio è decisamente positivo. Tra i modelli 27"/1440p/144hz questo è uno dei migliori monitor da gaming in circolazione. Quel che sorprende maggiormente è la facilità dei settaggi: in genere con gli altri monitor da gaming abbiamo impiegato un'oretta buona per trovare le migliori impostazioni adatte al nostro stile di gioco e alla nostra postura qui, invece, bastano meno di 20 minuti per avere tutto tarato alla perfezione. Il merito va soprattutto alla pletora di funzioni implementate da BenQ per garantire il massimo della personalizzazione e del confort.

Per trovare un difetto all' XL2730Z dobbiamo uscire fuori da quello che è il suo campo d'utilizzo. Nonostante l'impiego di un pannello TN di ultima generazione, le differenze con le soluzioni IPS in termini di colori, nitidezza assoluta e angoli di visualizzane restano abissali (sulla nostra postazione principale abbiamo un monitor BenQ BL2710 e in ambito professionale le differenze con il XL2730Z sono come il giorno e la notte). Anche il prezzo non è proprio a buon mercato (~600 Euro).

 

PRO CONTRO
  • Esperienza gaming impareggiabile in QHD a 144Hz
  • FreeSync
  • S-Switch Arc
  • Tantissime funzioni
  • Massima personalizzazione
  • Pannello TN
  • Prezzo

 

benq final