Può il Raspberry Pi Rev.B essere un buon PC per un utilizzo SOHO (Small office - Home office)? No, non può, detto in maniera brutale.
Parliamoci chiaro, il Raspberry Pi è un'ottima macchina, e lo ha dimostrato ad esempio nelle vesti di Player Multimediale (grazie al co-processore VideoCore IV integrato nel SoC), come abbiamo scritto in precedenza, ma la limitata propensione dell'architettura ARMv6 ad impieghi multitasking ne limita fortemente l'utilizzo in ambienti più “attivi”. Mi spiegherò meglio.
Quale Media Player, una volta selezionato il video in FullHD da vedere e fatto partire, il SoC Broadcom non avrà altro impegno se non quello di farvi vedere quel video (con un'occupazione del SoC costantemente al 100%). Nelle vesti di PC SOHO questo non capiterà mai (o quasi). Ci saranno sempre due o tre task aperti (browser, wordprocessor, youtube, lettore audio, client di posta, ecc) contemporaneamente e l'utente salterà spesso dall'uno all'altro. Il SoC Broadcom non sarà in grado di reggere questo carico di lavoro, provocando continui antipaticissimi lag, tanto da far sembrare Raspbian una moviola.
L'esperienza d'uso del Raspberry Pi quale PC base si è rivelata avvilente e frustrante, nonostante si sia utilizzata la distro più leggera ed ottimizzata, Raspbian. Con Pidora, distribuzione basata su Fedora, la situazione peggiora ulteriormente. Pidora sembra proprio mal ottimizzata e, soprattutto, inutilmente pesante.
Nonostante Raspberry Pi ci abbia deluso in tale ambito, altre schede potrebbero comunque riservare delle sorprese, come la VIA VAB-820, dotata di SoC Quad Core Freescale basato su architettura ARMv7 e di 1GB di DDR3. Chissà, magari nel prossimo futuro potremo farne la recensione, ma per il momento ci godiamo il Raspberry Pi. Quale player multimediale, naturalmente.