Disassemblare il Buffalo LinkStation LS421DE risulta essere un’operazione particolarmente semplice e priva di problemi, se si esclude il dover staccare lo strato che funge da piano antiscivolo e la targhetta sul fondo, così da aver accesso alle 3 viti che tengono salda la struttura in plastica esterna con quella in metallo interna. In ogni caso, riassemblarlo è molto semplice perché è possibile sfruttare il rialzo dove viene posizionata la targhetta, per riattaccare il tutto allineando la componentistica perfettamente. Basterà svitare le due viti posteriori per smontare, tramite uno scorrimento, la struttura a U esterna in plastica.
Smontata tale struttura a U, si ha pienamente accesso a tutti i componenti del NAS. La struttura in metallo è solida e molto rigida e, tramite un pad, viene usata per raffreddare passivamente il SoC Marvell ARMADA 370. Il pad non è però a contatto diretto con il SoC, il quale si trova sul lato opposto del PCB; il calore viene trasmesso attraverso il PCB.
La scheda madre del NAS, grande pressappoco quanto la parete laterale dell’ LS421DE …
… dove è possibile trovare il SoC Marvell ARMADA 370 da 1.2GHz basato su architettura ARM Cortex-A9, i due chip da 256 MB di RAM DDR3 H5TQ2G83CFR fabbricati da Hynix e il chip NAND flash da 4Gbit H27U4G8F2DTR-BC fabbricato sempre da Hynix. Vicino al SoC Marvell troviamo anche il controller per la porta Gigabit LAN 88E1518 prodotto da Marvell mentre la porta USB 3.0 è comandata dal controller D720202 situato nelle sue vicinanze, e prodotto da Renesas.
Lo slot PCIe 1x è occupato dalla scheda di espansione contenente le due SATA utilizzate per gli HDD.
La ventola, infine, è una Nidec UltraFlo U60R12MLAB-51 da 60mm, che come vedremo risulterà regolata spesso ad una velocità di giri piuttosto alta.