Come abbiamo avuto modo di scrivere in precedenza, abbiamo voluto effettuare un test sui reali benefici che può portare il RevoDrive 350 nei confronti di una configurazione di quattro SSD in RAID 0. Per far questo ci siamo avvalsi di due tipologie di programmi che sono spesso utilizzati dall'utenza domestica come da quella professionale: un programma di video editing (Pinnacle Studio 16 Plus) e un programma di compressione (WinZip 18.5). Abbiamo deciso di non effettuare nessun test con file di piccole dimensioni, in quanto la reale utilità di queste configurazioni si ha solo con file di grosse dimensioni (e le recensioni che abbiamo citato nel paragrafo "Una breve introduzione ai test" ne sono una perfetta prova).
Abbiamo quindi testato le due configurazione prima solo con Pinnacle Studio 16 Plus, esportando un progetto da 1,5 GB in un filmato BluRay 1080p, e successivamente abbiamo riproposto lo stesso test, contemporaneamente alla creazione di un archivio Zip di 1,5 GB, realizzato però attraverso l'utilizzo della GPU (Accelerazione OpenCL). Questo ci ha permesso di far lavorare la CPU quasi del tutto sul video, massimizzando così il lavoro degli SSD (scrittura di due file in contemporanea).
Come è possibile osservare da questi risultati, le due soluzioni sono praticamente alla pari, con un leggerissimo vantaggio per il RevoDrive 350, probabilmente garantito dalla minore occupazione della CPU. Questo risultato si scontra, infatti, con i valori massimi teorici riscontrati attraverso il benchmark "Read Test Suite" di AIDA64. Appare evidente, quindi, come il RevoDrive 350, sebbene non raggiunga la potenza bruta del RAID 0 di SSD in termini di velocità massima, sia complessivamente una soluzione più equilibrata ed efficiente.