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Come alcuni di voi avranno sicuramente notato, abbiamo confrontato un SSD da circa 700 euro con una configurazione RAID 0 di SSD da 250 euro. Meno della metà del prezzo dell'unità OCZ. Guardando i risultati dei nostri test sorge spontanea, quindi, la fatidica domanda: perché spendere tanti soldi per il RevoDrive 350, se con meno ho le stesse prestazioni? Una domanda giusta ed assolutamente lecita, a cui andremo a rispondere per punti.  

Come abbiamo scritto all'inizio, il RevoDrive 350 non è rivolto ai classici clienti consumer e alla piccola utenza business, in quanto per tali categorie di utenti OCZ ha in listino gli SSD, rispettivamente, delle famiglie Vertex e Vector, da noi già recensite (Vertex 460 e Vector 150). Il RevoDrive 350 appartiene ad una categoria a sé stante, in quanto può essere considerato il fratello bastardo degli SSD di classe Enterprise Z-Drive 4500. Il prodotto che oggi abbiamo recensito porta con sé caratteristiche che, sebbene possono dire poco all'utente comune, al professionista della grafica o del video editing, così come ad un Amministratore di Sistema che voglia mettere su un Server entry-level, possono essere molto utili.

Il RevoDrive 350, come abbiamo visto, garantisce le medesime prestazioni di un RAID 0 di SSD, ma con una serie di vantaggi: una maggiore affidabilità, una maggiore facilità di utilizzo, una minore occupazione della CPU, una migliore gestione dei spazi interni del cabinet e, particolare da non sottovalutare, l'assistenza clienti di alto livello garantita da OCZ Storage Solutions per questo tipo di soluzioni.

Soluzioni, quelle appena elencate, che possono attirare a sé anche l'utenza Enthusiast, da sempre attratta dalla componentistica di più alto livello. Il RevoDrive 350 è davvero un piccolo gioiellino dal punto di vista ingegneristico, in quanto in una scheda PCI-e di medie dimensioni, e dal raffinato package, riesce a condensare la potenza di ben quattro SSD SATA da 2,5”.

Facendo un'analogia con il mercato delle schede video, possiamo paragonare il RevoDrive 350 alla GeForce 780Ti o alla Radeon R9 290X, mentre un RAID 0 di SSD ad uno SLI o un CrossFire di GeForce 770 o di Radeon R9 280X. Sì, lo SLI/CrossFire teoricamente garantisce prestazioni migliori rispetto alla scheda di punta, e con costi minori, ma si va incontro ad altri svantaggi: dipendenza dai driver, maggiore probabilità di malfunzionamenti, maggiore spazio occupato, e via di questo passo.

Con il RevoDrive 350 siamo nella medesima situazione. Se si vuole il meglio che il mercato consumer/prosumer degli SSD è in grado oggi di offrire, bisogna sborsare qualche euro in più. Ma, ricordiamolo, non è una soluzione per tutti (indipendentemente dalla disponibilità economica): se si acquista, va sfruttato fino in fondo. Così come non si acquista una GeForce 780Ti per giocare alla mera risoluzione FullHD, non si può acquistare un RevoDrive 350 solamente per fare a gara a chi avvia Windows in minor tempo.