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La codifica video è uno dei compiti più pesanti per un moderno personal computer. I sottosistemi di riferimento vengono messi a dura prova: dotarsi di un decente quantitativo di memoria, di un processore multicore di fascia alta, di software ottimizzato per il calcolo in parallelo e di veloci e capienti hard disks diventa d'obbligo, onde evitare che tra l'avvio e la conclusione delle operazioni passi un'eternità.

Il primo test riguarda una semplice compressione di una sorgente mpeg impiegando il codec XviD, con rapporto di compressione pari a 2.67, senza rescaling dell'immagine e mantenendo la sorgente audio invariata.

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Il prodotto Sabertooth X79 dimostra di avere i muscoli, riuscendo a completare l'operazione in poco più di un minuto; segue a ruota la sorella P9X79 Deluxe con appena due secondi di svantaggio, mentre DX79SI di Intel richiede ulteriori tre secondi.

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Con il software AutoGordian Knot eseguiamo un'operazione simile alla precedente, stavolta effettuando una sola compressione del file lasciando immutato il codec di riferimento. I tempi danno ragione, stavolta, a P9X79 Deluxe, con Sabertooth X79 e DX79SI che restano indietro, rispettivamente, di uno e quattro secondi.

Eppure, c'è da evidenziare che il file di riferimento è piuttosto leggero e di ridotte dimensioni. Ben sapendo che, in questo genere di prove, le variazioni tra un prodotto e l'altro si rilevano sulla lunga distanza, vediamo cosa succede nel momento in cui vogliamo convertire un intero DVD in formato iPad - compatibile.

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Ed ecco che i numeri cambiano: il tempo di riferimento è quello del prodotto più lento, Intel DX79SI che, con 782 secondi, cade in fondo alla classifica; Asus P9X79 Deluxe riesce a risparmiare un minuto esatto rispetto al prodotto Intel, mentre Sabertooth X79 ne lima ulteriori cinque secondi.

L'esperienza continua con la conversione di due stream MPEG in formato H264 e Sony PSP compatibile. Nello specifico, abbiamo scelto un video creato appositamente nei nostri laboratori senza traccia audio, ed il trailer cinematografico Full HD del film 300.

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Non c'è molto da dire, se non la conferma di quanto rilevato con i tests sinora effettuati: i prodotti Asus hanno una marcia in più e negli applicativi system intensive riescono a tirare fuori il meglio surclassando la concorrenza. In entrambi i casi osserviamo che la reference board di Intel resta indietro, con uno scarto complessivo superiore ai 15 secondi.

Proviamo a misurare le prestazioni con X.264 Benchmark. Il test considera la conversione di alcuni stream video in formato H264, e misura la velocità del sistema in termini di fotogrammi convertiti per secondo.

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  • Il primo stream evidenzia una velocità di conversione pari a circa 59 FPS per i prodotti Asus, con Intel DX79SI che resta indietro di 4 FPS;
  • Il secondo stream mostra, invece, la supremazia dei prodotti della casa Taiwanese, che riescono a distanziare la reference board Intel di ben 19 FPS.