A quanto pare TSMC, leader mondiale tra le fonderie Pure-Play, è davvero in salute. La capacità produttiva con i wafer da 200 mm è occupata al 100%, mentre quella con i wafer da 300 mm supera abbondantemente il 90% (40nm e 28nm). Il restante 10% circa è rappresentato dai 20nm, non ancora pienamente operativi. Da qui la non piena occupazione.

 

 

Secondo quanto riporta il sito Digitimes, l'agenda di TSMC sarebbe piena fino al 4Q del 2014, e questo significa che anche le quote produttive relative ai 20nm sono già state assegnate. Ma a chi? Con tutta probabilità si tratta di Apple e Qualcomm, i clienti più importanti di TSMC, oggi. 

Per questo motivo, probabilmente, AMD ha deciso di saltare a pié pari i 20nm di TSMC, mentre nVidia ha diversi problemi con tale processo produttivo. Mettendoci per un attimo nelle vesti di TSMC, perché dovremmo realizzare i 20nm HP, quando i 20nm LP e SLP (i processi SOC), più semplici da realizzare, offrono già il pieno di ordini? Nel caso nVidia volesse davvero produrre una GPU a 20nm, probabilmente dovrà faticare per convincere TSMC ad accontentarla.

Come scrive David Manners su Electronics Weekly, i chip dedicati al mondo mobile sono un ottimo investimento, in quanto sono semplici da realizzare, sono piccoli e offrono buoni margini. Il tutto si traduce in maggiori utili per wafer rispetto alla produzione di GPU.