Non giunge certo come un fulmine a ciel sereno la notizia della cancellazione tra i piani di Intel dei SoC Atom dedicati al mercato Mobile, contrariamente a quanto in molti potrebbero pensare. L’inapplicabilità dei nodi di casa a tale tipo di economici prodotti, l’inabilità di integrare On Die i propri Modem LTE, i consumi eccessivi per le feature offerte (non delle sole prestazioni velocistiche!), lo scarso interesse dimostrato digli OEM/ODM e l’insostenibilità della strategia dei Contra Revenue sono lì a dimostrare come Intel prima o poi avrebbe gettato la spugna.

 

 

In molti si sono lamentati, su vari forum, di come noi di B&C (e soprattutto io) fossimo stati sempre molto critici nei confronti dei SoC Atom di Intel dedicati al Mobile, tacciandoci di disfattismo e odio preconcetto nei confronti della casa di Santa Clara, ma non è così: siamo semplicemente sempre stati realistici. Quando non si possiede un prodotto valido, quando la concorrenza è sempre un passo avanti, difficilmente si può uscirne vincitori.

Ecco quindi che Brian Krzanich, CEO di Intel, decidendo di tagliare i rami secchi di Intel, chiude i rubinetti di fondi dedicati al comparto Mobile, e quindi ai SoC Atom: “Intel is accelerating its transformation from a PC company to one that powers the cloud and billions of smart, connected computing devices. We will intensify our investments to fuel the virtuous cycle of growth in the data center, IoT, memory and FPGA businesses, and to drive more profitable mobile and PC businesses. Intel delivers a broad range of computing and connectivity technologies that are foundational to this strategy and that position us well to lead the end-to-end transition to 5G. Our connectivity strategy includes increased investment in wired and wireless communications technology for connecting all things, devices and people to the cloud, and to power the communications infrastructure behind it. We re-evaluated projects to better align to this strategy.
I can confirm that the changes included canceling the Broxton platform as well as SoFIA 3GX, SoFIA LTE and SoFIA LTE2 commercial platforms to enable us to move resources to products that deliver higher returns and advance our strategy. These changes are effective immediately”.


A farne le spese sono quindi i SoC dedicati agli Smartphone di fascia bassa (Broxton e Atom X3), quelli che secondo la dirigenza non avrebbero avuto bisogno dell’utilizzo dei Contra Revenue. I SoC dedicati ai Tablet ed ai Convertibili (Apollo Lake, gli Atom X5 e X7) continueranno invece ad esistere, ma chissà per quanto, considerate le vendite in calo verticale (-44% YoY nell’ultimo trimestre). A trainare la divisione Mobile ci penseranno allora i Modem esterni LTE, 4G e 5G, per il momento l’unico prodotto in grado di rivaleggiare tecnologicamente con quelli di Qualcomm. Anche in questo caso, comunque, il futuro di questi prodotti sarà determinato dall’adozione degli stessi da parte di qualche produttore di grido, Apple ad esempio. L’ultimo iPhone SE ha visto l’adozione dei Modem LTE di Qualcomm, e questo ha determinato ufficiosamente l’abbandono del VP Aicha Evans, nonostante la vantaggiosa proposta di Intel. Il vendere sottocosto i propri prodotti non sembra essere la soluzione giusta, a quanto pare. Intel deve necessariamente sviluppare soluzioni tecnologicamente concorrenziali. Ci riuscirà per l’arrivo dell’iPhone 7 o dell’iPohone 7S? Ne va della sopravvivenza della divisione Mobile consumer. Broadcom e Texas Instruments, altri due giganti, negli anni passati hanno deciso di abbandonare questo mercato a causa del dominio incontrastato di Qualcomm: Intel sarà costretta a fare lo stesso?