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Qualche settimana addietro abbiamo recensito il piccolo Raspberry Pi per capire se oltre ad essere un buon strumento entry level di sviluppo o un economico media player si sarebbe potuto rivelare anche un discreto PC di fascia bassa per utilizzo SoHo (Small Office - Home Office). Sfortunatamente le nostre aspettative sono rimaste profondamente deluse, in quanto si è rivelato inutilizzabile anche come mero strumento di navigazione web, a causa di un SoC tutt'altro che prestante in ambito multitasking, anche leggero. Nonostante questo resta un prodotto amato dall'utenza, soprattutto per la duttilità che ha mostrato di possedere, sia grazie alla casa madre, sia grazie alla numerosa community che lo supporta. Perfino su un sito specialistico come EETimes, ad esempio, se ne parla spesso ed entusiasticamente (vedere Raspberry Pi: 10 Great Add-Ons You've Never Heard Of).

 

 

Oggi torniamo nel mondo ARM con un'altra scheda di dimensioni ridottissime, essendo Pico-ITX, e specificatamente pensata per gli sviluppatori Android e Linux (in quest'ultimo caso per il settore Embedded), la VAB-600 di VIA. Questa ci è giunta nel pacchetto Springboard, contenente tutto quello che occorre per iniziare lo sviluppo di software GNU/Linux ed Android per architettura ARM. Un'offerta decisamente più completa, almeno dal punto di vista hardware, di quella incarnata dal Raspberry Pi, come andremo a vedere, ma che forse non riesce a reggere il confronto dal punto di vista del software in dotazione o sviluppato da terzi.

 

Springboard VAB-600 StarterKit, la proposta più completa di VIA

 

Non è da molto che il Raspberry Pi è diventato la piattaforma di sviluppo più economica nel caso si utilizzasse il linguaggio di programmazione Wolfram e l'ambiente di calcolo Mathematica, e questo rende il Raspberry Pi, anche dal punto di vista didattico, un'ottima base di partenza per il novizio, soprattutto se il tutto si relativizza al costo.

Cosa potrebbe offrire di più, allora, la Spingboard VAB-600 di VIA? Prima di tutto un pacchetto completo, dal punto di vista hardware, in quanto il kit Springboard comprende l'alimentatore, la scheda figlia con porte USB e jack audio (Out ed In) addizionali ed un cavo seriale. Inoltre la VAB-600 integra 4GB di memoria NAND Flash eMMC on board. Tutte cose che con il Raspberry bisogna acquistare separatamente e che ne fanno lievitare notevolmente il prezzo, facendo un paio di semplici calcoli. Su Amazon.it un pacchetto simile (Raspberry Pi + alimentatore esterno OEM + SD da 8GB) costa attorno ai 55 euro. Secondariamente, VIA offre una componentistica di notevole qualità, come andremo ad osservare, simile a quelle presente sui PC x86, e molto più potente. In ultimo, tutte le componenti sono garantire direttamente da VIA. Sfortunatamente, però, non essendo venduta all'interno dell'Unione Europea, la garanzia è di soli 6 mesi: "6 month warrantee".

 

Il kit Springboard nella versione da noi recensita, disponibile a 99 dollari

 

Basteranno queste peculiarità per rendere la Springboard appetibile alla sempre più vasta pletora di sviluppatori casalinghi, sia Android sia GNU/Linux, che si sta formando?


La scheda di VIA è basata sul SoC Prizm WM8950, realizzato dalla sussidiaria di VIA Wondermedia ed utilizzato, ad esempio, da Asus sull'apprezzato ed economico tablet MeMo Pad da 7”. Si tratta di un SoC entry level, monocore, basato su architettura ARMv7 (core Cortex A9), che strizza l'occhio anche ad un utilizzo nelle Smart TV, nelle SmartBox TV e in sistemi simili.

 

La VAB-600

 

La scheda d'espansione VAB-600-A I/O

 

Per questo il WM8950 è dotato di una SIMD dedicata alla codifica di video in Full HD e nel formato H.264, il NEON Media Engine di ARM. Per la classica elaborazione di immagini 3D (ad esempio i videogame) è stata scelta la GPU Mali, sempre di ARM, nella versione 400 MP1, l'entry level della famiglia. Al pari del Broadcom BCM2835 che equipaggia il Raspberry Pi, anche il Prizm WM8950 è realizzato con nodo a 40nm, così da abbattere i costi di produzione vista la sua economicità. Secondo fonti ufficiose il SoC che equipaggia il VAB600 dovrebbe costare circa 4 dollari, potendo così garantire un notevole rapporto qualità/prezzo.

Se da un lato, quindi, non si tratta certamente di un SoC che si scosterebbe in maniera eccessivamente marcata dalle prestazioni che si ha avuto modo di osservare con il Raspberry Pi in ambito generalista, dall'altro lato l'utilizzo di un core ARM più prestante e l'integrazione on-board di ben 1GB di RAM DDR3 dovrebbero rendere il WM8950 decisamente più duttile del Broadcom BCM2835.

A completare la dotazione ci sono una porta Ethernet 10/100, due porte Mini-USB 2.0, due jack audio (In e Out), uno slot MicroSD, due porte USB 2.0, una porta Micro HDMI, una porta seriale COM, uno slot per schede Mini PCI-E Wi-Fi ed uno slot per Mini SIM. Per utilizzare lo slot Mini SIM, e quindi la connessione 3G, è necessario il modulo WiFi-3G del modulo di espansione Mini PCI-E VIA VNT9271 Springboard USB WiFi module.

 

Scheda VIA VAB-600 VIA VAB-600-A I/O Raspberry Pi Rev.B
Porte d'espansione

2 Mini USB 2.0
Mini HDMI
Mini PCI-E Wi-Fi/3G
Ethernet 10/100
Connettore DVO
2 Connettori COM
Connettore USB 2.0
Mini Card LCD Slot
Mini SIM Slot
I2C e GPIO pin header
line-in/out e MIC-in pin header

Line-Out jack
Mic-In jack
2 Porte USB 2.0
Porta USB 2.0
Connettore CSI
Connettore RCA
Connettore DSI
Jack Audio Out
HDMI
Ethernet 10/100
I2C e GPIO header

 

Sfortunatamente la scheda non vede la presenza di alcuna porta SATA. Dico questo perché gli amanti del SO GNU/Linux sarebbero ben felici di poter realizzare un server o un NAS casalingo a basso consumo, basato su architettura ARM, completamente customizzabile e dotato di due o più HDD meccanici. I forum sono pieni di discussioni a riguardo, ma di schede ARM-based economiche adatte a questo impiego non ve n'è praticamente traccia, tanto da dover costringere questi sventurati a rivolgersi ancora una volta alle schede Mini-ITX basate su CPU x86 Intel o AMD. Schede che, a parte un paio di porte Sata, non offrono realmente nulla in più rispetto ai concorrenti ARM-based, constatando l'ambito di impiego cui sarebbero destinate, ma che almeno sono vendute a prezzi molto bassi (sui 60 euro).


Il WonderMedia WM8950, come abbiamo già avuto modo di scrivere, è un SoC votato più alla multimedialità che ad ambienti di lavoro professionali (NAS, Server, ecc), e per questo motivo WonderMedia ha integrato nel SoC alcune peculiarità hardware per renderlo più efficiente nella fruizione di Video in FullHD e contenuti multimediali: "The WonderMedia PRIZM WM8950 platform is optimized for multimedia applications with its built-in NEON Media Engine, the latest hardware video decoding, encoding and processing, offering a rich visual and audio experience. The platform's graphics processing capabilities allow for high display resolutions, which make it ideal to leverage the vast visual entertainment resources available on the Internet".

 

 

 

Come è possibile osservare dalla tabella sotostante, i due SoC ARM risultano decisamente più completi della CPU ATOM per un utilizzo a 360°. Se la CPU Intel svetta nel caso si debba operare in ambiti server o workstation, i due SoC ARM sono su un altro pianeta nell'utilizzo multimediale, in quanto questi possono visualizzare, attraverso l'accelerazione hardware, video in FullHD 1080p (l'ATOM arriva al massimo a 720p, con risultati comunque scadenti) e nel formato h.264.

 

SoC/CPU WonderMedia WM8950 Broadcom BCM2835 Intel ATOM N270
Architettura CPU ARMv7 ARMv6 Bonnell
Tipologia Out-of-Order In-Order In-Order
Core Cortex-A9 ARM11 Diamondville
Numero Core 1 1 1 (+HT)
Frequenza 800 MHz 700 MHz 1.6 GHz
Processo Produttivo 40nm 40nm 45nm
Feature NEON Media Engine (SIMD)
VFP3 (FP Unit addizionale)
NEON Media Engine (SIMD)
VFP2 (FP Unit addizionale)
MMX
SSE (SIMD)
SSE2 (SIMD)
SSE3 (SIMD)
SSSE3 (SIMD)  
Hyper-Threading
GPU

ARM Mali 400 MP1 (On-Die)

Broadcom VideoCore IV (On-Die) Intel GMA3150 (South Bridge)
Frequenza 500 MHz 250 MHz 200 MHz
Feature GPU OpenGL ES 1.1 – 2.0
Encode-Decode FullHD e h.264
OpenGL ES 1.1 – 2.0
Encode-Decode FullHD e h.264
DitectX 9.0c
OpenGL 1.5
Altre feature Advanced Image Sensor Pipeline Advanced Image Sensor Pipeline -

Nand Flash eMMC

La VAB-600 integra sul PCB un modulo NAND Flash eMMC da 4GB, sul quale è possibile installare il Sistema Operativo prescelto (Debian o Android). I moduli eMMC sono solitamente più veloci delle schede SD, e questo aiuta a rendere l'esperienza d'uso maggiormente fluida ed appagante. Nel caso specifico, il Samsung KLM4G1LF3B da 4GB raggiunge i 60 MB/s nel transfert rate sequenziale (circa il doppio di una SD da 8GB di Classe 10).

 

Memoria RAM DDR3

Due chip da 512MB (4Gb) di DDR3 fanno bella presenza sul PCB della VAB-600. Si tratta di due chip DDR3-1333, con timing 9-9-9, prodotti da Nanya. La tensione di funzionamento è pari a 1.5v.

 

I2S Codec Audio

Il chip I2S integrato è prodotto da VIA, e si tratta del VT1603A, il quale è in grado di offrire una qualità audio decisamente superiore rispetto alle classiche connessioni nel caso si volesse utilizzare la VAB-600 con impianti di elevata qualità: "I2S, also known as Inter-IC Sound, Integrated Interchip Sound, or IIS, is an electrical serial bus interface standard used for connecting digital audio devices together. It is used to communicate PCM audio data between integrated circuits in an electronic device. The I2S bus separates clock and serial data signals, resulting in a lower jitter than is typical of communications systems that recover the clock from the data stream" (Fonte Wikipedia). Per il Raspberry Pi sono disponibili diversi kit I2S, i cui prezzi partono dai 70$ e giungono fino ai 250$ (esempio qui). Il fatto che il kit Springboard VAB-600 abbia un chip I2S integrato, e compreso nei 99$, ne fa innalzare decisamente il valore intrinseco.

 

Controller Ethernet

Il controller Ethernet, al pari del I2S audio, è prodotto da VIA, e si tratta del VT6113 (10/100). Si tratta del fratello minore del VT6132 (Gigabit Ethernet), il quale è caratterizzato da alcune feature dedicate a massimizzare il risparmio energetico e a minimizzare l'utilizzo della CPU: “The driver and silicon have been developed together to provide optimal performance in terms of both throughput and host CPU utilization”.

 

Controller USB

Il controller USB è prodotto da SMSC, e si tratta del modello USB2512. Il CTRL permette l'utilizzo di due porte USB 2.0, ed anche in questo caso si tratta di un prodotto ottimizzato, più che sulle prestazioni, sul risparmio energetico: “The SMSC 2-Port Hub is a low power, OEM configurable, STT (Single transaction translator) hub controller IC with 2 downstream ports for embedded USB solutions”.

 

Alimentatore Esterno

L'alimentatore fornito in bundle con il pacchetto Springboard è l'ottimo Delta Electronics ADP-18TB, il quale può erogare fino a 18 Watt. L'elevata potenza fornita non è da ritenersi inutile, in quanto permetterà di utilizzare con la VAB-600 diverse periferiche USB autoalimentate senza problemi, come ad esempio HDD esterni da 2.5".


VIA, con la Springboard VAB-600, offre la possibilità di scaricare la distribuzione GNU/Linux Debian (Kernel 3.0.8) ed Android (4.0.3). Entrambi i sistemi operativi sono installabili in pochi minuti nella memoria eMMC integrata sulla VAB-600, attraverso l'uso di una MicroSD. I pacchetti dei due S.O. integrano anche i driver proprietari per la iGPU MALI ed altre periferiche (il procedimento di installazione di questi, semplicissimo, viene spiegato nel manuale in PDF allegato alle immagini dei Sistemi Operativi).

 

 

Debian è aggiornabile all'ultima versione oggi disponibile, senza problemi di compatibilità, ed infatti per i test abbiamo utilizzato il kernel 3.13. Il pacchetto Android offre un ambiente di sviluppo altrettanto completo, ed è possibile utilizzare senza problemi le applicazioni più disparate. Abbiamo effettuato alcuni test, anche con diversi giochi, e non abbiamo incontrato problemi di sorta.

A questa pagina si possono trovare i link per scaricare le ultime versioni di Debian ed Android messe a disposizione da VIA per tutte le proprie schede attualmente in listino. In testa alla pagina si può leggere: "Extending VIA ARM & SoC Based Offerings with Design Expertise Support – VIA utilizes its leading silicon development expertise, along with system integration and rich customer support experience to offer ARM solutions with a full set of features, and also deliver proven quality for a broad range of applications".

E' verissimo, il supporto software di VIA si è rivelato ottimo, ma forse la casa taiwanese paga eccessivamente il fatto che le schede prodotte non siano commercializzate su larga scala. Questo fa ricadere sulle sole spalle di VIA lo sviluppo della piattaforma software, rendendo di fatto l'ottimo Kit Springboard VAB-600 poco appetibile ai novizi del mondo ARM ed Android. La numerosa comunità che segue il Raspberry Pi è un ottimo motivo di richiamo, così come il recente bundle Mathematica/Wolfram.

Rimane comunque il fatto che VIA, al pari della comunità dietro il Raspberry Pi, sia una realtà molto affidabile per chi su queste schede vuole lavorare e/o studiare. Chi ha acquistato altre schede, come le Cubieboard o le Beagleboard, si è ritrovato scottato, in quanto il supporto non si è rivelato all'altezza. Qui un esempio: "I own a Beagleboard-xM and I am very disappointed about how poorly the distros are maintained".


Qui di seguito le configurazioni utilizzate per i test. Per testare le prestazioni della scheda abbiamo deciso di utilizzare quali antagonisti l'immancabile Raspberry Pi e un NetBook Acer One dotato di CPU Intel Atom N270, con il monitor LCD disabilitato (è stato utilizzato un monitor esterno). Sebbene l'ATOM N270 sia di due anni più anziano rispetto al WonderMedia WM8950, è stata comunque la CPU Low Power di punta di Intel fino alla prima metà del 2011. Al fine di mostrare nella maniera più limpida le differenze prestazionali tra il SoC WonderMedia WM8950 e il SoC Broadcom BCM2835, abbiamo overclockato quest'ultimo a 800 MHz, lasciando però invariate le tensioni di funzionamento.

Scheda / PC VIA VAB-600 Raspberry Pi Rev. B Acer Aspire One D250
SoC / CPU WonderMedia WM8950 Broadcom BCM2835 Intel Atom N270
RAM 1GB DDR3 512MB DDR2 1GB DDR2
Frequenze (CPU-GPU-RAM) 800-500-1066 MHz 800-250-400 MHz 1600-200-533 MHz
Memoria di massa 4GB eMMC San Disk SDHC 8GB Class 10 HDD 2.5" Hitachi 250GB SATA
SO (Kernel) Debian "Wheezy" (3.13) Raspbian (3.13) Debian "Wheezy" (3.13)
Benchmark Phoronix Test Suite
Sysbench
dBench
hdparm
Phoronix Test Suite
Sysbench
dBench
hdparm
Phoronix Test Suite
Sysbench
dBench
hdparm
Periferiche Logitech BT Adapter Logitech BT Adapter Logitech BT Adapter
Alimentatore Delta Electronics ADP-18TB OEM 5Volt - 1.2A Delta Electronics ADP-40TH

 Le prove sono state eseguite con scrupolo e attenzione, ed abbiamo seguito questo modus operandi:

  • Installiamo il sistema operativo di fresco, ed i driver forniti dal produttore, se necessari;
  • Ripetiamo ogni test per tre volte e se il valore di qualcuno di essi mostra una varianza troppo elevata, lo stesso viene di nuovo ripetuto (dopo avere rilevato la specifica causa che ha inficiato il risultato);
  • Alla fine di ogni sessione di prova riavviamo il sistema;
  • Controlliamo i risultati dei test per indagare su eventuali valori anomali.

Poiché gli utilizzatori di queste schede non si possono ridurre ai soli sviluppatori Android e di applicazioni Embedded, come il già citato Raspberry Pi ben dimostra, abbiamo deciso di utilizzare dei benchmark a tutto tondo, così da testare il VAB-600 in differenti ambiti, utilizzando il sistema operativo GNU/Linux Debian: come se la caverebbe la VAB-600 quale server casalingo per un piccolo sito? O come server per un database? O come centro multimediale? O, ancora, come NAS?

 

Questo benchmark esegue varie operazioni di lettura e scrittura, su un file di 1GB, utilizzando 16 thread. Questo test è utile nel caso si volesse sapere come la piattaforma potrebbe gestire un database, in questo caso di dimensioni non eccessive, o nel caso fosse utilizzata come base per un NAS. L'utilizzo di memorie DDR3, oltre all'integrazione dell'architettura ARMv7, ha dato un notevole vantaggio alla VIA VAB-600 rispetto al Raspberry Pi.

 

Questo benchmark ci permette si osservare le notevoli migliorie apportate da ARMh all'unità opzionale FP di terza generazione, rispetto a quella di seconda presente nel SoC del Raspberry Pi. Non v'è comunque gara nei confronti della CPU Intel, decisamente su un altro pianeta, la quale può contare su un'elevata frequenza, sulle SIMD SSE e su 16 stadi di pipeline (contro i 9-11 del Cortex-A9): i software di compressione sono meno dipendenti dall'unità di branch prediction, e quindi pipeline lunghe non sono svantaggiose come può accadere con altri tipi di software (es. videogiochi).

 

 

dBench, al pari di SysBench, testa le prestazioni dell'accoppiata CPU-RAM per capire quanti client si possano gestire contemporaneamente: "DBENCH can be used to stress a filesystem or a server to see which workload it becomes saturated and can also be used for preditcion analysis to determine "How many concurrent clients/applications performing this workload can my server handle before response starts to lag?". Come è possibile osservare dai grafici, la VAB-600 si dimostra molto più potente del Raspberry Pi, ma del tutto inadeguata se la si confronta con l'ATOM N270. Oltre gli 8 thread le prestazioni calano bruscamente, mentre l'ATOM continua a sfruttare tutte le chiamate per aumentare il throughput (con 8 thread attivi, l'occupazione dell'ATOM è sotto il 50%, mentre il SoC WonderMedia è già al 100%). L'elevata frequenza di funzionamento dell'ATOM, i 16 stadi di pipeline (contro i 9-11 del Cortex-A9), l'HyperThreading e le ottimizzazioni apportate da Intel per velocizzare i calcoli Integer permettono prestazioni non raggiungibili dai SoC ARM presi in esame, come è accaduto per la suite SysBench. I SoC ARM, all'aumentare delle chiamate dei client, detto volgarmente, "si ingolfano", facendo crollare i valori di throughput.

 

GTKperf è un benchmark molto semplice, spesso sottovalutato, che però si occupa di testare una caratteristica essenziale di un sistema PC classico: quanto il sistema sia reattivo durante l'utilizzo tradizionale. Velocità di apertura e chiusura delle finestre, passaggio da un programma ad un altro, navigazione tra i menù e via di questo passo. Un sistema reattivo e veloce rende l'esperienza d'uso molto più piacevole e meno frustrante all'utente. Come è possibile osservare dal grafico, in questo ambito la disparità prestazionale tra l'ATOM e il WonderMedia WM8950 non è eccessiva. Dopo aver testato la VAB-600 per alcuni giorni in ambito SoHo, possiamo affermare che si è rivelata una buona macchina per la navigazione web e un utilizzo office leggero, contrariamente a quanto accaduto con il Raspberry Pi.

 

Questo benchmark ci permette di osservare la velocità di lettura della cache dei tre processori. Dal Broadcom BCM2835 al WonderMedia WM8950 il throughput si è più che triplicato, nonostante in entrambi i casi (ARM11 e Cortex-A9) la cache viaggi alla stessa velocità del core, 800 MHz. L'ATOM quasi doppia il throughput del WonderMedia: Intel è maestra nel realizzare cache molto efficienti, come è possibile osservare anche nei confronti con l'arcinemica AMD.

 

La VIA VAB-600 garantisce consumi simili a quelli del Raspberry Pi, solamente un po' più elevati in Full Load. Consumi comunque più giustificati dalle migliori prestazioni.

 

In ultimo, abbiamo testato la scheda visualizzando diversi filmati in formato FullHD 1080p, senza incontrare alcun problema. Altrettanto bene si è comportato il RaspberryPi, mentre l'iGPU Intel GMA3150 dell'ATOM ha mostrato tutti i propri limiti, fermandosi alla risoluzione 720p, e comunque non raggiungendo neppure qui la sufficienza. Si può quindi tenere in considerazione l'utilizzo della VAB-600 quale centro multimediale da salotto in sostituzione al Raspberry Pi, grazie soprattutto alle migliori prestazioni SoHo in generale. Di fatto la VAB-600 si è rivelata molto più duttile rispetto alle altre due proposte prese in esame, e sarebbe auspicabile che VIA realizzi una versione della scheda specificatamente pensata per un utilizzo multimediale, quale Media Center, da vendere a prezzo più basso. 


La VIA VAB-600 si è rivelata davvero un'ottima scheda, e nel complesso la piattaforma di sviluppo Springboard presenta un eccellente rapporto qualità/prezzo. Il tutto viene però fiaccato dalle spese di spedizione, pari a circa il 30% del costo del pacchetto. Se il pacchetto base Springboard VAB-600 preso in esame costa 99$, le spese di spedizione da Taiwan sono pari a ben 30$. Questo potrebbe far desistere dall'acquisto della scheda molti potenziali acquirenti. Si dovranno quindi considerare attentamente le proprie necessità e le caratteristiche della scheda prima di clickare sul pulsante "proceed to checkout".

 

 

Partendo dalle prestazioni, ci troviamo di fronte ad un netto passo in avanti rispetto al Raspberry Pi, grazie anche all'utilizzo dell'architettura ARMv7 invece della più antiquata ARMv6, soprattutto in ambito di utilizzo generalista. Le prestazioni fatte registrare dal benchmark GTKPerf sono perfette per fare notare il distacco prestazionale rispetto alla piattaforma cugina. Discrete anche le prestazioni in ambito videoludico, migliori rispetto a quelle garantite dal Raspberry Pi, ad esempio con OpenArena (una versione rifatta ed OpenSource di Quake 3 Arena), ma comunque ancora sotto la soglia di giocabilità. Ugualmente, la VAB-600 si è rivelata un'ottima scheda per realizzare un piccolo server casalingo, se teniamo conto del consumo energetico richiesto e delle prestazioni offerte. Il tutto, comunque, deve essere attentamente valutato, in quanto sebbene in alcune situazioni ridicolizzi il Raspberry Pi (SysBench), in altre viene a sua volta ridicolizzata dall'ATOM N270 di Intel (dBench).

Rispetto all'Intel ATOM, il WonderMedia WM8950 è risultato nettamente inferiore dal punto di vista delle prestazioni brute, questo a causa della mancanza di alcune SIMD o di alcune ottimizzazioni per certi tipi calcoli. Il processore Intel, infatti, è ottimizzato per i calcoli Integer più semplici. Allo stesso tempo, l'ATOM non ha saputo generare un flusso video FullHD proprio a causa della mancanza di SIMD adatte, presenti invece nei due SoC ARM. A questo punto si potrebbe affermare, uscendo un attimo dal seminato, che le migliori prestazioni riscontrabili in certi ambiti non sono tanto determinate dall'ISA in sé, quanto piuttosto dall'utilizzo di certe SIMD e/o ottimizzazioni, le quali sono in grado di alleggerire e velocizzare i diversi carichi di lavoro. I risultati di questa recensione possono essere visti come uno studio preliminare riguardo la decisione di Google e di Baidu di realizzare SoC home made per i propri server. Il poter inserire SIMD o ottimizzazioni particolari, snobbandone altre, o il poter realizzare SIMD ex-novo, secondo le proprie necessità, potrebbe mettere del tutto fuori mercato molte delle soluzioni server oggi disponibili. Ad oggi molte aziende si trovano costrette a comprare CPU che integrano le più svariate SIMD ed istruzioni, a prescindere dall'utilità di queste, giusto per una questione di retrocompatibilità. Retrocompatibilità che a molte di queste aziende non interessa minimamente. Anzi, queste vorrebbero CPU e SoC dotate solo di quelle caratteristiche strettamente necessarie, così da abbatterne i costi di acquisto. Come abbiamo visto in questa recensione, il Broadcom BCM2835, il WonderMedia WM8950 e l'Intel Atom N270 possiedono delle proprie peculiarità.

VIA, offrendoci la possibilità di recensire questa Springboard, non solo ci ha permesso di mettere le mani e di testare un kit di sviluppo davvero pregiato, soprattutto se lo relazioniamo al costo, ma ci ha permesso di entrare un po' più approfonditamente nel mondo dei SoC ARM, mondo di cui si parla molto nei forum, ma di cui purtroppo si conosce ancora troppo poco.

In conclusione, consigliamo la VAB-600, nel pacchetto Springboard, a tutti coloro che vogliono avvicinarsi alla programmazione GNU/Linux od Android su ARM, in quanto la componentistica integrata da VIA (basti pensare al Chip Audio) la rende più simile ad un Mini PC che ad un surrogato di uno Smartphone. Sebbene non possa fregiarsi di una comunità vasta come quella del Raspberry Pi, la VAB-600 gode comunque di un ottimo supporto, ed il nome di VIA Technologies, da questo punto di vista, non ha mai deluso.