I due interventi di AMD all'Hot Chips forse non sono stati carichi di informazioni particolarmente interessanti e sicuramente non hanno portato a eclatanti annunci, ma comunque ci chiariscono ulteriormente il quadro sul SoC "Seattle".
Prima soluzione ARM prodotta da AMD e dedicata ai mercati Server ed Enterprise, verrà prodotto da GlobalFoundries con nodo a 28nm, molto probabilmente nella medesima variante utilizzata per le APU “Kaveri”. Seattle presenta un disegno molto più simile a quello delle attuali CPU x86 di classe Server/Enterprise sia di AMD sia di Intel, che non ai classici SoC ARM, come è possibile osservare dai diagrammi qui di seguito. Si tratta, evidentemente, di un primo assaggio di quanto vedremo con “Project Skybridge”, dove i core custom Cortex-A57 e Next-x86 potranno essere utilizzati indistintamente senza grossi problemi, in quanto il disegno di Cache, IMC e quan'altro dovrebbe rimanere invariato, o comunque molto simile.
Haswell
Seattle
Proprio relativamente a quest'ultima considerazione, notiamo come la Cache L1 mostri alcune differenze rispetto all'implementazione recente sia della concorrenza sia della stessa AMD. Le Way di comunicazione diminuiscono di numero rispetto, ad esempio, sia alle architetture Bulldozer sia alle architetture Cat, arrivando ad appena 3-Way e 2-Way, rispettivamente per le cache L1 delle Istruzioni e dei Dati. Per fare un ulteriore confronto, il recente Tegra K1 di NVIDIA ha la Cache L1 a 4 Way sia per le istruzioni sia per i dati. Evidentemente in AMD pensano che una Cache con questo numero di Way sia il migliore compromesso per la potenza di elaborazione di questa variante dei Cortex A-57 (maggiori sono le Way, maggiore deve essere la potenza di elaborazione della CPU per gestirle).
AMD, proseguendo, integra in “Seattle” anche un coprocessore crittografico, così da far gestire a questo, attraverso hardware specializzato, tutte quelle operazioni di crittografia e di compressione che altrimenti andrebbero a pesare sulle CPU Cortex-A57. Una funzione molto utile in ambito Server (Data Center in particolare), mercato cui ambisce AMD con “Seattle”.
Come bus di comunicazione AMD ha deciso di utilizzare l'AMBA 5 CHI, completamente Open-Standard e sviluppato da ARM, il quale dovrebbe garantire latenze decisamente minori rispetto al caro, vecchio bus HyperTransport fino ad ora utilizzato. È quindi possibile che con SkyBridge assisteremo al pensionamento dell'HTT?
Chiudiamo, in ultimo, con le dimensioni del Package, pari a 27mm x 27mm.