Giunge come un fulmine a ciel sereno la notizia che EVGA abbia abbandonato definitivamente NVIDIA e, forse, il settore delle schede video. Fa ancora più clamore, qui nella redazione di B&C, ricordando una nostra fonte che, nel 2017, ci informò di un’eventualità simile, per le motivazioni che sono state descritte in queste ore: NVIDIA non tratterebbe EVGA, il suo partner più rinomato, con i giusti riguardi, equiparandolo a un  qualsiasi distributore cinese di terza categoria.

 

Secondo quanto riporta Gamer Nexus, EVGA negli ultimi anni avrebbe avuto sempre più difficoltà a rendere profittevoli le schede di fascia alta, a causa di un eccessivo ricarico sulle GPU da parte di NVIDIA. Osservando il grafico qui in basso, realizzato dalla Jon Peddie Research, non le si può dare torto. Negli ultimi 15 anni il margine utile di NVIDIA è aumentato vertiginosamente, passando dal 30% al 65%, mentre quello dei produttori di schede video è crollato, passando dal 20% al 5%.  Un margine utile che non può coprire assolutamente, come tutti voi comprenderete, i costi di RMA o di R&D, come cita la stessa Jon Peddie Research: "the cost of goods, manufacturing, and marketing for EVGA and presumably other AIB partners went up. Also, EVGA is unusual compared to its peer companies in the AIB market because the company maintains a large engineering staff and designs its PCB and cooling system, as well as provides software for monitoring and overclocking (EVGA Precision), 24/7 premium customer service, 48-hour RMA return policy, and an innovative Queue system that delivered AIBs to gamers during the pandemic. EVGA also put more into their packaging than most (if not all) of their competitors as part of its goal to be the quality AIB supplier to the demanding high-end gamer".

Si tratta di una situazione che richiama da vicino quanto è accaduto tra il 1998 e il 1999, e che vede come protagonisti 3Dfx e Diamond. La prima era la principale casa produttrice di GPU dedicate al gaming, ma con un concorrente in rapida crescita che le stava mangiando quote di mercato alla velocità della luce: NVIDIA. La seconda, Diamond, era la casa produttrice di schede video più famosa dell’epoca, la EVGA di quei tempi. Se si voleva acquistare una scheda video di fascia premium ci si rivolgeva principalmente a Diamond.

 

Maximum PC, marzo 1999

 

Nel 1998 3Dfx, per aumentare il margine utile, decise di acquistare STB, un’altra azienda specializzata nelle schede video, al fine di vendere direttamente le proprie GPU ai videogiocatori, lasciando ai propri partner le briciole (strategia adottata da NVIDIA da alcuni anni vendendo le schede Founder Edution). Diamond, poco dopo, si ritirò dal mercato delle schede video, mentre 3Dfx, avendo fatto il passo più lungo della gamba - economicamente parlando - fallì clamorosamente. Nel 2002,infatti, fu acquistata proprio da NVIDIA, che in quegli anni portò a sé le case abbandonate da 3Dfx.

 Naturalmente ora la situazione è diversa, in quanto non possiamo paragonare la 3Dfx del 1999 (attiva solo nel mercato del gaming) con la NVIDIA del 2022 (attiva nel gaming, nel settore Enterprise, nell’Automotive e nel settore della grafica professionale), ma è interessante notare come le dinamiche siano simili: pur di guadagnare qualcosa in più si mandano a monte collaborazione pluriennali con partner che si sono rivelati, fino a quel momento, assolutamente affidabili. 

Va comunque ricordato che NVIDIA non è nuova a queste scelte controverse, dettate principalmente dalla sete di denaro. Microsoft pochi anni fa affermò che mai avrebbe realizzato un’altra XBox con una GPU NVIDIA, e lo stesso fece Sony parlando della Playstation. Tesla ha abbandonato NVIDIA per rivolgersi ad Intel e AMD. Per non parlare delle ridicole cause relative a chi abbia inventato le GPU

Sarà comunque interessante osservare come evolverà la situazione. Le altre case produttrici di schede video abbandoneranno NVIDIA? EVGA, proprio come fece Diamond, abbandonerà definitivamente il mercato delle schede video, dedicandosi solo agli alimentatori e alle periferiche da gaming? Diamond, come 3Dfx, chiuse i battenti pochi anni dopo, in quanto gli introiti derivanti dalle schede audio e dalle periferiche da gaming si rivelarono insufficienti per coprire il calo di fatturato.

Tutte storie da scoprire ...