Da azienda famosa e di primo piano, quando ancora le CPU x86 facevano fatica a a raggiungere i 200 Mhz, VIA è oggi omai quasi sconosciuta ai più, anche a coloro che si professano esperti o conoscitori del mercato informatico contemporaneo.
VIA, nonostante gli anni di splendore mediatico grazie ai successi in ambito consumer siano finiti, oggi gode ancora di un ottimo nome nei campi professionale ed Embedded, dove la qualità dei prodotti e l'eccellenza del supporto tecnico sono i principi basilari per sopravvivere a lungo.
Con questa intervista a Tiziano Albani, European Business Development Director di VIA, scopriremo perché la casa taiwanese è cambiata tanto nell'arco di un ventennio, e perché la strada intrapresa è stata proprio questa. Perché si è inserita nel mercato Embedded e non nel mercato delle Telecomunicazioni? Perché non ha fatto concorrenza a Qualcomm e alle altre case produttrici di SoC ARM nel settore Mobile? Perché non ha cercato di concorrere con Intel ed AMD nel mercato delle CPU x86 ad alte prestazioni? A queste e ad altre domande Tiziano Albani risponderà senza peli sulla lingua, e di questo, noi di B&C, lo ringraziamo.
Il ChipSet Via Apollo MVP3, ed il suo SouthBridge (a sx): un'accoppiata da sogno ai tempi del Socket Super 7
La VIA VAB-1000, il presente di VIA
Senza voler levare il gusto di leggere per intero questa intervista a voi lettori, vorremmo focalizzarci nelle prossime poche righe su due punti. Il primo, riguarda l'eterna diatriba tra i supporter dell'ISA x86 ed i supporter dell'ISA ARM, cioè su quale delle due sia la migliore. Come ci spiega Albani, ognuna delle due architetture è ottima per un dato impiego e, secondo VIA, x86 non è adatta per il mercato Mobile (Tablet e Smartphone). Così come ARM è perdente nel General Purpose, terreno di caccia prediletto di x86.
Il secondo punto ci porta a smettere di sperare nella commercializzazione di schede ARM, daparte di VIA, sulla falsariga di quelle Mini-ITX basate su SoC Atom, tanto amate dai patiti dei piccoli server casalinghi. VIA, sfortunatamente, non ha al momento nessun interesse di inserirsi in questo mercato, già saturo di soluzioni Intel a buon prezzo. Chi vuole una scheda Mini-ITX o Pico-ITX basata su SoC ARM di questo tipo dovrà aspettare proposte da altre case, ma è un'eventualità molto remota.
Detto questo, speriamo che l'intervista sia di vostro gradimento e, se non lo avete già fatto, vi invitiamo a leggere la recensione della piattaforma di sviluppo VIA Springboard VAB-600.
Buona lettura!