Da azienda famosa e di primo piano, quando ancora le CPU x86 facevano fatica a a raggiungere i 200 Mhz, VIA è oggi omai quasi sconosciuta ai più, anche a coloro che si professano esperti o conoscitori del mercato informatico contemporaneo.
VIA, nonostante gli anni di splendore mediatico grazie ai successi in ambito consumer siano finiti, oggi gode ancora di un ottimo nome nei campi professionale ed Embedded, dove la qualità dei prodotti e l'eccellenza del supporto tecnico sono i principi basilari per sopravvivere a lungo.
Con questa intervista a Tiziano Albani, European Business Development Director di VIA, scopriremo perché la casa taiwanese è cambiata tanto nell'arco di un ventennio, e perché la strada intrapresa è stata proprio questa. Perché si è inserita nel mercato Embedded e non nel mercato delle Telecomunicazioni? Perché non ha fatto concorrenza a Qualcomm e alle altre case produttrici di SoC ARM nel settore Mobile? Perché non ha cercato di concorrere con Intel ed AMD nel mercato delle CPU x86 ad alte prestazioni? A queste e ad altre domande Tiziano Albani risponderà senza peli sulla lingua, e di questo, noi di B&C, lo ringraziamo.
Il ChipSet Via Apollo MVP3, ed il suo SouthBridge (a sx): un'accoppiata da sogno ai tempi del Socket Super 7
La VIA VAB-1000, il presente di VIA
Senza voler levare il gusto di leggere per intero questa intervista a voi lettori, vorremmo focalizzarci nelle prossime poche righe su due punti. Il primo, riguarda l'eterna diatriba tra i supporter dell'ISA x86 ed i supporter dell'ISA ARM, cioè su quale delle due sia la migliore. Come ci spiega Albani, ognuna delle due architetture è ottima per un dato impiego e, secondo VIA, x86 non è adatta per il mercato Mobile (Tablet e Smartphone). Così come ARM è perdente nel General Purpose, terreno di caccia prediletto di x86.
Il secondo punto ci porta a smettere di sperare nella commercializzazione di schede ARM, daparte di VIA, sulla falsariga di quelle Mini-ITX basate su SoC Atom, tanto amate dai patiti dei piccoli server casalinghi. VIA, sfortunatamente, non ha al momento nessun interesse di inserirsi in questo mercato, già saturo di soluzioni Intel a buon prezzo. Chi vuole una scheda Mini-ITX o Pico-ITX basata su SoC ARM di questo tipo dovrà aspettare proposte da altre case, ma è un'eventualità molto remota.
Detto questo, speriamo che l'intervista sia di vostro gradimento e, se non lo avete già fatto, vi invitiamo a leggere la recensione della piattaforma di sviluppo VIA Springboard VAB-600.
Buona lettura!
B&C: VIA, nel mercato consumer, si è fatta conoscere tra la seconda metà degli anni '90 e l'inizio del 2000 prima come produttrice di chipset ed in seguito, dopo aver assorbito Centaur e Cyrix, come produttrice di CPU di fascia bassa. Potresti spiegarci quali sono stati i passaggi ed i motivi che hanno spinto VIA a ritirarsi da tali mercati, chiudendosi poi nella nicchia dei prodotti Embedded e delle schede All-In-One Nano e Mini ITX?
TA: Anche durante i giorni in cui eravamo leader nel settore dei chipset per PC, avevamo comunque la certezza che sia la diminuzione delle richieste energetiche dei componenti sia la loro maggiore integrazione, dal punto di vista del silicio e delle schede madri, sarebbero stati i fattori chiave della convergenza tra i PC e gli altri terminali. Concentrandoci su questi due fattori, siamo stati in grado di costruirci una solida posizione nel mercato Embedded ed abbiamo deciso di focalizzarci velocemente in segmenti in rapida crescita come quelli dei Thin Client e del Digital Signage. Come abbiamo potuto osservare nell'arco degli scorsi anni, il mercato PC è diventato estremamente fragile in quanto sia le vendite sia i prezzi unitari sono in declino, mentre le opportunità di innovazione e differenziazione sono davvero minime. Nonostante in questo momento siamo ancora nel mercato PC, preferiamo focalizzare le nostre energie in nuovi mercati dall'alto potenziale, i quali pongono in evidenza il valore intrinseco della piattaforma, non solamente dal punto di vista hardware, ma anche dal punto di vista software.
B&C: VIA è stata la prima azienda che ha creduto nel successo commerciale delle schede Mini ITX nel mercato consumer, con le varie Epia, ma l'elevato prezzo di vendita ne ha impedito un'elevata diffusione. Intel, in seguito, si è accorta del potenziale di questo tipo di schede e le proposte basate sulle CPU Atom hanno defenestrato VIA ed i suoi prodotti da quel mercato. Oggi VIA cerca di non commettere il medesimo errore, commercializzando le ottime schede VAB basate su SoC ARM e le piattaforme di sviluppo Springboard. Entrambe queste proposte possiedono un ottimo rapporto prezzo/qualità, tanto da poter gareggiare ad armi pari con le altre schede basate su SoC ARM, come il Raspberry Pi e le Cubieboard. Sfortunatamente è molto difficile, se non impossibile, trovare le schede VIA nei negozi, al contrario delle proposte concorrenti, con tutto quello che ne consegue dal punto di vista delle vendite. Ad esempio, la spedizione di una Springboard in Italia costa ben 30$, circa 30% del costo della scheda. Avete in mente per il prossimo futuro qualche campagna di commercializzazione più aggressiva? Sarebbe un peccato che proposte tanto buone non vengano vendute per inefficienze logistiche.
TA: Attualmente continuiamo a vendere una notevole quantoità di schede Mini-ITX in tutto il mondo, garantendo un prodotto di qualità ai nostri clienti, sia tramite un ottimo servizio clienti, sia tramite un costante servizio di sviluppo hardware e software. Servizio che è molto longevo, arrivando fino a 7 anni. Questo è un modo di farsi un nome molto più concreto che non semplicemente tagliando i prezzi all'osso, ed inoltre questo ci permette di costruire alleanze durature con i nostri clienti, permettendo loro di creare prodotti sempre nuovi e differenti. Una delle principali ragioni per cui il mercato PC ha rallentato in maniera così netta è perché agli OEM ed ai produttori di PC è stato dato poco spazio per innovare, e questo li ha costretti a battagliare solamente sul versante del prezzo. Quale risultato di ciò, il mercato è divenuto meno attraente a causa della mancanza di nuovi interessanti prodotti.
Il Raspberry Pi ha svolto un incredibile lavoro nel ridestare interesse nell'hardware tra gli appassionati di tutto il mondo. Osservando l'eccitazione che è riuscito a generare, mi si riporta indietro ai giorni del lancio del formato Mini-ITX! Ci sono un mucchio di interessanti progetti sviluppati partendo dal Raspberry Pi, ma una delle sfide principali di molte persone è quella di rendere concrete le proprie idee. Uno dei nostri principali obiettivi con le Sprinboard è quello di offrire una piattaforma che possa permettere a queste persone di poter realizzare concretamente i propri progetti, così da poterli vendere sul mercato. Questo significa offrire un completo supporto a Linux ed Android, attraverso pacchetti di sviluppo, così come significa offrire anche hardware completo. Questo inoltre significa offrire un ottimo supporto agli appassionati, così come significa offrire agli specialisti la possibilità di usufruire di servizi di supporto personalizzato per aiutarli nel rendere pronto alla produzione su larga scala il proprio prodotto. Una delle maggiori critiche che si fa a molti dei progetti hardware che sono pubblicizzati su siti come Kickstarter è che spesso sono cancellati, questo perché i team di sviluppo sottostimano la complessità dell'iter che porta un prodotto dal mero studio alla produzione. Con la piattaforma Springboard il nostro proposito è quello di supportare questo processo.
Abbiamo intenzione di promuovere la Springboard VIA maggiormente sul mercato, ma crediamo di stare offrendo in questo momento una proposta davvero solida e che per questo motivo non cambieremo la politica dei prezzi.
B&C: Ho avuto la possibilità di provare la piattaforma di sviluppo basata sulla scheda VAB600 Springboard, con un ottimo esito. Sui forum e nei diversi canali di discussione però ho notato una critica ricorrente, ovvero la mancanza di almeno due porte SATA e due porte Ethernet. È vero che sono schede dedicate agli sviluppatori, ma molti di loro vorrebbero acquistare queste schede ARM economiche per realizzare un piccolo Server o NAS domestico (utilizzando software come ad esempio OpenMediaVault), e spesso l'impossibilità di utilizzare uno o più HDD frena gli acquirenti tradizionali, i quali si trovano costretti a ripiegare su una Mini-ITX basata su CPU Atom x86, più economica e facile da reperire (questo tipo di schede sono comunque molto limitate, avendo un massimo di due porte SATA ed una porta Ethernet). Avete sondato il mercato per capire se questo tipo di soluzioni possono avere successo? Se si, avete in programma la realizzazione di prodotti a buon mercato per questa nicchia, ma non troppo, di mercato?, avete in progetto la realizzazione di qualche prodotto a buon prezzo (i NAS x86 si possono già trovare sotto i 300 euro) per questa nicchia, ma non troppo, di mercato?
TA: Sono felice che abbiate trovato la Springboard un buon prodotto nei vostri test! Come avete menzionato nella domanda, il mercato Server casalingo è già più che sufficientemente supportato dalle soluzioni x86 low cost. La nostra speranza con la Springboard è che le persone che utilizzeranno questa piattaforma possano creare nuovi tipi di terminali di connessione.
B&C: Parlando della concorrenza, il Raspberry Pi sta avendo un notevole successo come lettore multimediale da salotto, grazie all'ottima distribuzione GNU/Linux OpenELEC. VIA ha mai pensato di realizzare una scheda Pico-ITX dedicata esclusivamente a questa tipologia di mercato?
TA: Non vediamo nel Raspberry Pi un concorrente. Noi saremmo lietissimi di sapere che alcuni utenti enthusiast stanno utilizzando la piattaforma Springboard per la creazione di media player casalinghi, ma attualmente non abbiamo in previsione di lanciare alcuna piattaforma specificatamente progettata per questo impiego.
B&C: Intel sta cercando disperatamente di entrare nel mercato mobile con Atom SoC, ma senza un gran successo. VIA ha mai pensato di fare lo stesso, realizzando un SoC basato su ISA x86 (in quanto ne possiede la licenza)? Oppure è consapevole del fatto che un'architettura x86 non potrà mai competere con un’ARM in questo contesto? Teoricamente, possedendo WonderMedia che produce SoC ARM, sarebbe possibile per VIA.
TA: La risposta più breve a questa domanda è: NO! Ci siamo specializzati nello sviluppo di SoC ARM e delle relative piattaforme. Durante l'Embedded World, in febbraio, abbiamo lanciato la nostra ultima piattaforma, la VIA Elite E1000, la quale comprende la scheda VIA VAB-1000, ottimizzata per applicazioni grafiche intensive e ad elevate performance su Android. Quando lanciammo le prime schede ARM nel mercato Embedded, molti dei nostri clienti videro in queste schede un sostituto a basso costo delle schede x86, ma constatarono comunque che queste non si sarebbero potute utilizzare come rimpiazzi in maniera diretta. Come regola generale, le piattaforme x86 sono grandiose per il general purpose computing, mentre le piattaforme ARM sono altrettanto grandiose per con applicazioni specifiche e con SO limitati, come ad esempio quelli presenti sugli Smartphone, sui Tablet e nei TV-Box.
B&C: Recentemente VIA ha annunciato una partnership con Mozilla per l'ottimizzazione di Firefox OS. VIA ha quindi intenzione di entrare direttamente nel mercato Mobile, sempre grazie a WonderMedia, o si limiterà ancora a commercializzare semplici piattaforme di sviluppo?
TA: Stiamo lavorando da tempo con Mozilla sulle nostre piattaforme APC, APC Rock e APC Paper e notiamo che vi sono interessanti opportunità per diverse applicazioni, ad esempio per la realizzazione di PC basati su Browser o per le Smart TV. Al Mobile World Congress abbiamo mostrato la nostra prima generazione del Tablet VIA Vixen, il quale è basato su Firefox OS e che ha suscitato un notevole interesse. Abbiamo intenzione di rafforzare la nostra collaborazione con Mozilla.
B&C: Passando ad altro, VIA si è fatta ha un’ottima nomea come produttrice di chip audio di eccellente qualità, grazie alla famiglia Vinyl. Nel corso degli si è guadagnata una buona quota nel mercato delle schede madri rispetto a Realtek, e nel mercato delle schede audio discrete rispetto a Creative Labs. Sebbene graficamente si stiano facendo dei notevoli passi in avanti, attualmente una delle pecche più grandi degli smartphone e dei tablet rimane la qualità dell'audio. Considerato che il gaming ricoprirà un'importanza sempre maggiore su questi dispositivi, e che l'audio gioca un ruolo fondamentale nell'esperienza di gioco, pensate in futuro di portare le vostre proposte e competenze su queste piattaforme? Anche attraverso la vendita delle licenze ai diversi produttori di SoC ARM.
TA: Attualmente la nostra attenzione è puntata nello sviluppo di chip audio e codec audio per il mercato PC e per le periferiche a questo associato. Non abbiamo quindi nessuna intenzione di muoverci verso altri segmenti di mercato.
B&C: Su Bits And Chips abbiamo pubblicato un articolo storico sulla CPU Jalapeno di Cyrix, la quale però non ha mai visto la commercializzazione. VIA, quando comprò Cyrix, lasciò i progetti di Jalapeno e delle CPU MediaGX a National Semiconductor (la quale poi li vendette ad AMD), tenendo per sé i progetti delle tradizionali CPU basate sui Core MII ed MIII. Avesse comprato anche i progetti delle CPU MediaGX, forse avrebbe potuto presentare la prima APU più di 10 anni fa, invece di continuare lo sviluppo delle classiche CPU x86. Guardando al successo che oggi stanno avendo le APU di AMD ed i SoC ARM, VIA non ha nulla da recriminare riguardo questa scelta?
TA: Una domanda davvero molto interessante! Quando comprammo Cyrix e Centaur non avevamo alcuna esperienza nel mercato dei processori x86, così decidemmo di concentrarci nel solo sviluppo di processori classici, almeno per iniziare. Fu comunque una sfida davvero gigantesca per noi. Parlando di un prodotto molto complesso come era il MediaGX, penso ci avrebbe portato via una notevole quantità di risorse.
B&C: Passando alle fonderie, secondo diverse aziende fabless e giornalisti, il nodo produttivo a 28nm rimarrà il più conveniente ancora per molti anni. VIA che processi produttivi utilizza al momento, e presso quali fonderie? Inoltre, per mantenersi competitiva, nel caso ve ne fosse bisogno, VIA continuerà a puntare sui processi produttivi già avviati (40nm, 32nm, 28nm) o azzarderà, come ha fatto Altera, utilizzando i 14nm di Intel?
TA: Abbiamo un grande feeling con le fonderie attualmente nostre alleate; per questo, penso che non tenteremo nessun azzardo.
B&C: A conclusione di quanto si è parlato fino a ora, vorrei porre una domanda riguardo il mercato che nel prossimo futuro, così si dice, vedrà la maggiore crescita, quello del Cloud Computing, e che punterà tantissimo sul risparmio energetico (Server Low Power, utilizzo di SoC al posto delle classiche CPU, utilizzo di SSD al posto degli HDD, ecc). Questo settore, ad oggi, non ha ancora un leader. VIA, da molti anni e più precisamente dal 2001, supporta il Green Computing e, come abbiamo già detto, possiede un'esperienza più che decennale nella produzione di sistemi embedded a basso consumo e di schede Mini e Pico ITX per il mercato consumer. Che ruolo giocherà VIA nel prossimo futuro nei mercati Server ed Embedded? Sarà protagonista o una comparsa?
TA: Penso che potremmo vincere un Oscar per la categoria Miglior Supporto. Via non è un brand commerciale/consumer, e il nostro obiettivo è quello di aiutare i nostri clienti nel realizzare grandi prodotti, garantendo le migliori piattaforme come il miglior supporto tecnico, e in questo includiamo la possibilità di garantire soluzioni personalizzate sia software sia hardware.
Per il mercato Embedded tradizionale, noi continueremo a concentrarci nell'offrire le migliori piattaforme ed i migliori sistemi a basso consumo, sia ARM sia x86, così da venire incontro alle esigenze dei nostri clienti. Allo stesso tempo, presenteremo nuovi fantastici prodotti per altri mercati, quale ad esempio quello del Digital Signage. Sapevate che tutti i maggiori cinema di Taiwan utilizzano la nuova tecnologia VIA Video Wall, la quale permette la visione degli ultimi trailer di film su schermi multipli? Oppure, che lo Zoo di Taipei ha recentemente installato un VIA Video Wall per mostrare ai visitatori il da poco nato panda e sua madre, anche quando hanno la visuale coperta? Io spero che in un prossimo futuro saremo in grado di installare i VIA Video Wall a Milano per mostrare le ultime sfilate di moda italiane. Chissà che non si possa diventare una Star – ma mai una Diva.
B&C: Grazie Tiziano, è stato un piacere averti con noi.
TA: Grazie a voi! E' stato piacevole stare in vostra compagnia.
B&C: VIA has become famous in the consumer market during the second half of the 90s and the beginning of 2000, first as a chipsets manufacturer, and, after the Cyrix and Centaur acquisitions, as a low-end CPU manufacturer. Could you please explain the reasons behind the choice of VIA to leave those markets and why it chose to remain only in the business of the Embedded products and All-In-One Mini ITX and Nano boards?
TA: Even during the days when we were a leader in the PC chipset market, we had a very clear understanding that low power and increased integration of components at both the silicon and motherboard level would be key requirements for both PCs and other connected devices. By concentrating on these two key areas, we were able to build a strong position in the embedded market and decided to focus on fast growing segments such as thin clients and digital signage. As we have seen over the last couple over years, the PC market has become extremely unhealthy with overall sales and prices declining and minimal opportunities for innovation and differentiation. While we do still sell into the PC market, we prefer to focus our energies on high potential new markets that place value on our strengths not just in hardware but also increasingly in software.
B&C: VIA was the first company which has believed in the commercial success of Mini ITX boards within the consumer market with the various Epia, but the high sale price has prevented a huge diffusion. Afterwards Intel has recognized the potential of this type of boards, and Intel’s solutions, based on the Atom CPU, have supplanted VIA’s products from the market. Today VIA, to not do the same mistake, is selling the VAB boards based on ARM SoC and the Springboard platforms. Both of these products have an excellent price/quality ratio, so that they can compete with the other cards based on ARM SoC, such as the Raspberry Pi and Cubieboard. Unfortunately it is very difficult, if not impossible, to find the VIA boards in shops, unlike its competitors, with all that this entails in terms of sales. In Italy, for example, the shipment of a Springboard costs $30, which is the 30 % of the cost of the board. Are you planning, in the near future, some more aggressive marketing campaign? It’s a shame that such good offers are not sold for logistical inefficiencies.
TA: We continue to sell a large volume of Mini-ITX boards globally by providing real value to our customers through strong customer support, software and hardware development and customization services, and longevity support for up to seven years. This is a much healthier way of doing business than simply dropping prices to the floor and it means we can build strong partnerships with our customers that enable them to innovate and differentiate their products. One of the main reasons why the PC market has slowed down so dramatically is that PC OEMs and makers were given very little room for innovation and thus were only able to compete on price. As a result, the market has become much less attractive because of the lack of exciting new products.
Raspberry Pi have done an incredible job of reigniting interest in hardware among enthusiasts worldwide. Watching the excitement they have generated takes me back to the days of the launch of the Mini-ITX! There are a lot of exciting projects being carried out with Raspberry Pi, but one of the key challenges many people are facing is how to turn these great ideas into actual products. One of our key goals with Springboard is to provide a platform that will allow people to turn their ideas into actual products that they can sell on the market. That means providing comprehensive Android and Linux software development packages as well as the board itself. It also means offering extensive customer support as well as specialist software and hardware customization services to help them make the product ready for the manufacturing. One of the major complaints about a lot of hardware projects that are launched on sites such as Kickstarter is that they almost invariably get delayed because teams underestomate the complexities of readying a product for manufacturing. With Springboard our aim is to streamline this process.
We do plan on promoting VIA Springboard more in the market place, but we belive we offer a strong value proposition with the board and dont plan on changing the pricing.
B&C: I had the chance to try out the development platform based on the Springboard VAB-600 card, and I found it really good. On the forums and the chan discussions, however, I noticed that a criticism often is made against this type of cards: the chronic lack of at least two SATA ports and two Ethernet ports. It is true that boards are dedicated to developers, but many would like to buy these cheap ARM cards to build a small home server or NAS (through software such as OpenMediaVault), but often the inability to use one or more HDD holds many buyers; so they are forced to fall back on a Mini-ITX based on a x86 Atom CPU, cheaper and easier to find (these cards are, however, very limited, having a maximum of two SATA ports and one Ethernet port). Have you explored the market to see if this type of solution can be successful? If so, are you planning the construction of any product at a good price (you begin to find some NAS x86 below 300 €) for this niche market?
TA: I’m glad you found Springboard to be good in your testing! As you mention in your question, the home server market is already served quite well by low cost x86 platforms. Our hope with Springboard is that people will use the platform to create new types of connected devices.
B&C: Talking about the competitors, the Raspberry Pi is having a considerable success as living room media player, thanks to the excellent GNU/Linux OpenELEC distribution. Has VIA ever thought about making a Pico-ITX board exclusively dedicated to this market?
TA: We don’t see Raspberry Pi as a competitor. We would be delighted if enthusiasts used our Springboard platform for living room media player applications but currently we don’t plan on launching any platforms specifically dedicated to this market.
B&C: Intel is desperately trying to enter the Mobile market with the Atom SoCs, but without great success. Has VIA ever thought to do the same, creating a SoC based on the x86 ISA (because of the x86 license)? Or is aware that the x86 architecture will never beat ARM in this context? Possessing the subsidiary WonderMedia, scorer of their existing ARM SoC, in principle it would be quite possible for VIA.
TA: The short answer to this question is: no! We are focused on developing ARM SoCs and platforms. Just before Embedded World in February, we launched our latest VIA Elite E1000 SoC with the VIA VAB-1000 board optimized for graphic intensive Android performance. When we first launched ARM boards into the embedded market, many of our customers saw them as low cost alternatives to existing x86 boards but they quickly found that they could not be used as direct replacements. As a general rule, x86 is great for general purpose computing platforms whereas ARM is great for low power application-specific systems such as smart phones, tablets, and set top boxes.
B&C: VIA has recently announced a partnership with Mozilla for a Firefox OS optimization. Does VIA intend to enter the mobile market - thanks to WonderMedia, again - or will VIA’s role be limited to simple development platforms?
TA: We have been working with Mozilla for a while now on our APC, APC Rock, and APC Paper platforms and see interesting opportunities for various applications such as browser based PCs and Smart TVs. At Mobile World Congress, we showed our first generation of VIA Vixen reference tablets featuring Firefox OS and experienced a lot of positive interest in them. We plan to continue expanding the partnership with Mozilla.
B&C: On a different note, VIA has made its mark as a producer of excellent audio chip, with Vinyl family. Over the years it has managed to carve out a nice market share of motherboards, against Realtek, and in the market of discrete sound cards, to the detriment of Creative Labs. Although graphically we are making significant steps forward, but currently one of the biggest flaws of smartphones and tablets is the quality of the audio. Given that gaming will play an increasingly important role with these terminals, and the audio plays an important role during the gaming experience, are there some plans about the prospect to bring your technologies on these platforms in the future? Even through the sale of licenses to several manufacturers of ARM SoC.
TA: Currently our focus remains on the continued development of audio chips and codecs for the PC and peripherals market. We currently don’t have any plans to move into any other segments.
B&C: On Bits and Chips we have published an historical article on the Jalapeno Cyrix CPU, which, however, has never seen the market. VIA, when it bought Cyrix, gave up to Jalapeno CPU and to MediaGX CPUs (National Semiconductor, later, has sold these CPUs to AMD), taking for itself the projects of traditional CPU based on Core MII and MIII. If Via had bought the CPU MediaGX projects, perhaps It would have been able to present the first APU more than 10 years ago, instead of continuing the development of the classic x86 CPUs. Looking at the success the AMD APUs and ARM SoCs are having today, has VIA nothing to complain about this choice?
TA: A very interesting question! At the time we bought Cyrix and Centaur we didn’t have any experience in the x86 processor market at all so we decided to focus on discrete processors to begin with. That was a big enough challenge in itself. Taking on an even more complex product like the MediaGX would have been a huge drain on resources.
B&C: Turning to the foundries and fabless companies, different sources and many journalists talk about the prospect that the 28nm production node will remain the most affordable for many more years to come. Which processes are used by VIA at the time, and where (TSMC, UMC, GF, etc.)? In addition, to remain competitive, if any were needed, is VIA planning to continue to focus on actual production processes (40nm, 32nm, 28nm)? Or will VIA try the gamble, for example using a newer process (like Altera did with the 14nm of Intel)?
TA: We have a great relationship with our existing foundry partners; so I don’t see us gambling right now.
B&C: In conclusion, I have a question about the market in the near future. The Cloud Computing market will grow a lot, and it will focus on energy saving (Low Power Server, use of SoC instead of the classic CPU, use of SSD in place of the traditional HDD, etc.). This sector, to date, has not a leader. VIA for many years, more precisely since 2001, supports the Green Computing and, as we have already said, has over ten years of experience in the production of low-power embedded systems and cards Mini ITX and Pico for the consumer market. What role will VIA play in the near future in the Server and Embedded markets? Will be a star or a supporting actor?
TA: I think we would be delighted to win an Oscar for best supporting actor. VIA is not a consumer brand and our goal is to help our customers to come out with great products by proving the best platforms and services, including software and hardware customization.
For traditional embedded markets, we will continue to focus on delivering low power best of breed platforms and systems based on ARM and x86 to meet our customers’ needs. At the same time, we are also introducing exciting new products for markets such as digital signage. Did you know that all the top movie theaters in Taiwan now feature massive VIA Video Walls that show the latest movie trailers on multiple screens? Or that Taipei Zoo recently installed a VIA Video Wall to show visitors the new baby panda and his mother while they were lining up to see them? I’m hoping that some time we’ll be able to install VIA Video Walls in Milan to showcase the latest Italian fashion. Perhaps then we can become a star – but never a diva.
B&C: Thanks Tiziano, it has been a pleasure talking with you!
TA: Thank you! This has been fun.