Poco tempo fa abbiamo parlato dei problemi che stanno attanagliando la realizzazione della nuova GigaFAB in Arizona, il cui completamento - per il momento - è slittato dal 2024 al 2025. In particolare, poiché negli USA manca un numero sufficiente di ingegneri specializzati nell'installazione dei più moderni macchinari di ASML per lo sfruttamento dei nodi avanzati di TSMC (nodi N3 e N5), la società taiwanese ha celermente predisposto l'invio di circa 500 ingegneri in Arizona. Questa mossa avrebbe dovuto permettere a TSMC di accelerare la messa in linea della FAB, così da avviare il prima possibile la produzione in serie. Vi starete chiedendo, a questo punto: "perché l'autore ha utilizzato il condizionale passato?".
La risposta è molto semplice. I sindacati di categoria hanno predisposto una raccolta firme per impedire il rilascio delle VISA di categoria EB2 (permessi per lavoratori extracomunitari di alto livello) ai 500 ingegneri di TSMC. I lavoratori che richiedono le VISA di livello EB2 sono così descritti: "You must be able to show exceptional ability in the sciences, arts, or business. Exceptional ability means a degree of expertise significantly above that ordinarily encountered in the sciences, arts, or business. You must meet any requirements specified on the labor certification as applicable".
Il link per la raccolta delle firme è il seguente. La motivazione alla base della petizione è quanto di più stupido uno possa leggere: questi ingegneri ruberebbero posti di lavoro agli ingegneri statunitensi: "Despite receiving large financial breaks through the CHIPS Act, TSMC has shown a lack of respect for American workers, placing profit above worker safety and deliberately misrepresenting the quality, skills and experience of Arizona’s workforce.Replacing Arizona’s construction workers with foreign construction workers directly contradicts the very purpose for which the CHIPS Act was enacted – to create jobs for American workers. It is important that TSMC be held accountable and American workers be protected".
E poco importa che negli USA non ci siano ingegneri in grado di fare quello specifico lavoro. In poche parole, i sindacati statunitensi, con questa manovra politica, non si fanno problemi nel posticipare di un paio di anni (2027?) l'entrata in funzione della FAB21 per "proteggere" i diritti dei propri iscritti. Il problema è che quando entrerà in funzione, nel 2027, la FAB21 sarà probabilmente già obsoleta. Non so voi, ma tutto questo mi ricorda il modus operandi dei sindacati italici ...