Il periodo storico in cui stiamo vivendo noi appassionati di computer non è affatto dei migliori, e per certi versi gli avvenimenti di questi ultime settimane ci portano a rivivere tristi momenti durante i quali, ricordiamo principalmente a causa dei cosìdetti "miners", acquistare una nuova scheda video era quasi impossibile.
Ad oggi, ahimè, la situazione non è molto diversa da quei tempi. Le ammiraglie del momento, alias AMD RX 6800XT e Nvidia RTX 3080 (Senza citare le più costose già di listino sorelle maggiori), risultano praticamente introvabili oppure, se va bene, proposte a diverse centinaia di € in più rispetto ai prezzi di listino. La situazione è così tragica che non solo le top di gamma, ma anche le GPU mainstream e quelle di fascia molto bassa, unitamente a modelli di un paio di generazioni passate ritornati in auge per l'occasione, risultano indisponibili quasi ovunque.
Il mercato dell'usato? Un bagno di sangue. Io stesso sono riuscito a vendere la mia RX 5700XT al medesimo prezzo di acquisto di circa due anni fa (Non per mio volere, sono stato letteralmente "pregato" da alcuni utenti che se la sono battuta ad asta sui social), ed attualmente sono rimasto come si suol dire "a piedi".
Tale "crisi" l'abbiamo vissuta anche durante lo scorso anno, proprio di questi periodi, a causa del lockdown che ha obbligato tantissime persone a rimanere chiuse in casa, che per forza di cose hanno cercato un modo per passare il tempo, prosciugando le scorte di hardware accumulate in ogni dove.
Una crisi che ha fatto risplendere i servizi di streaming dei videogame, tornati ancora più in auge e seriamente valutati come valida alternativa - connessione permettendo - alle "classiche" soluzioni da gioco, difatto decisamente più immediate ma sopratutto più "economiche e future-proof".
La piattaforma per eccellenza in questo campo, che a nostro modo di vedere reincarna al meglio il concetto del Cloud Gaming rispetto alla soluzione di Google, è il servizio GeForce NOW di Nvidia, che giusto la scorsa settimana ha compiuto un anno dal suo debutto ufficiale.
Noi abbiamo avuto la fortuna di provarlo a fondo durante le battute iniziali della versione Beta a Gennaio del 2018, restandone senz'altro entusiasti. Ma come si è evoluto il servizio a ben tre anni dalla sua comparsa ufficiale? Quale miglior momento per scoprirlo, e valutare seriamente l'abbonamento Fondatori di 27.45€ per sei mesi di servizio come una soluzione alternativa per sopperire alla mancanza di GPU?
Forza, voltate pagina, sono certo che sarete curiosissimi di scoprire come vanno le cose! 😏
Spunti di lettura:
GeForce NOW Free Beta, giochiamo sui notebook scadenti grazie alle GPU Nvidia via Cloud
Google Stadia, test ed impressioni del servizio di videogiochi in streaming
A seguito del lancio ufficiale avvenuto lo scorso anno, e grazie agli ultimi aggiornamenti che hanno abilitato l'esecuzione del client in via nativa sui dispositivi dotati di Mac OS, oltre alla recente introduzione al supporto dell'esecuzione in versione beta tramite una scheda del browser Chrome di Google, ad oggi il servizio GeForce Now di Nvidia è accessibile da qualsivoglia dispositivo immaginabile, purchè non sia esageratamente vetusto.
Al pari delle prove eseguite circa tre anni fa, personalmente ho testato con succeso l'esecuzione dei videogame in streaming anche su computer "totalmente inadatti al gaming" come il Jumper EzBook 3 PRO, dotato di un mero Intel Celeron N3450 (Clicca qui per leggere la nostra recensione).
La contro-prova è stata effettuata anche sfruttando la mia classica configurazione hardware di test, la famosa dotata della CPU AMD Ryzen 7 3700X e compagnia bella (Comparsa per l'ultima volta nell'articolo dedicato al nuovo DLC di Destiny 2), oltre che su vari dispositivi Android come il mio fido Xiaomi Mi Note 10 Lite (SoC Qualcomm Snapdragon 730G).
L'unico vero limite è la connessione di rete, e la disponibilità di un eventuale modem/dispositivo dotato della compatibilità con le reti wireless a 5GHz per le migliori prestazioni di streamig. Personalmente sono riuscito a giocare senza grossi problemi con la mia rete casalinga (FTTH di Tim nel centro storico di Catanzaro, limitata a circa 50Mbps in download e 10Mbps in upload).
Nella mia condizione mi trovo praticamente in pari rispetto a quanto suggerito da Nvidia, la quale consiglia una connessione con velocità minima di 15Mbps in Download, consigliati 50Mbps o superiori per una migliore esperienza di gioco.
Dunque non vi resta altro che scaricare tramite questa pagina la versione del client adatta al vostro dispositivo.
Ai tempi della versione BETA del servizio GeForce NOW, siamo stati i primi ad indagare e discutere circa la capacità/potenza dei server di Nvidia, date le promesse fatte in ambito prestazionale, riuscendo ad eseguire vari benchmark tra cui la famosa suite 3DMark.
Ad oggi le potenzialità dei server si sono senz'altro evolute, in primis lato OS, in quanto per ottenere la compatibilità con gli ultimi titoli si è passati alla build Windows Server 2016 compatibile con le librerie DirectX 12 (Forndamentali per la componente Ray Tracing basata sullo standard DXR).
Al contrario di quanto visto in precedenza, esistono ben cinque diverse configurazioni che vengono adottate in base al titolo eseguito, come confermato dalla stessa Nvidia:
Sostanzialmente, ad esclusione della variante meno prestazionale basata sulla CPU Intel Xeon E5-2697 V4 (La quale offre diverse istanze virtuali, sulle quali "spalma" i 18c/36t a disposizione della CPU) i server si basano quasi tutti sulla CPU Intel CC150, compatibile con il socket LGA 1151.
Impossibile da reperire se non tramite canali "esotici" (Ad esempio Aliexpress, Alibaba, Taobao e compagnia bella), tale processore semprerebbe condividere le medesime fondamenta del più conosciuto Core i9-9900. A differenza di quest'ultimo, il CC150 in oggetto risulta bloccato alla frequenza di base pari a 3.50GHz ed in ogni caso sprovvisto dell'hyperthreading.
L'unica differenza sta nel numero dei core/thread messi a disposizione dell'utente, unitamente alla capacità di memoria RAM.
Per tutti i videogame meno recenti e/o esosi in termini di capacità grafiche, sarà possibile incontrare un server dotato della GPU Tesla P40 (3840 CUDA core, architettura Pascal) accreditata di ben 24GB di memoria video GDDR5, già incontrata in passato e riconosciuta come "GTX 1080c".
Per tutti i videogame recenti, troviamo invece una non meglio specificata GPU RTX T10-8 con a bordo 8GB di memoria video GDDR6, basata sull'architettura Turing e riconosciuta come "RTX 2060c o RTX2060d".
Per tutti i titoli più esosi, e sopratutto quelli compatibili con le feature RTX, troviamo invece una non meglio specificata GPU Tesla T10 con a bordo 16GB di memoria video GDDR6, da non confondere con la variante lanciata nel 2008, basata sull'architettura Turing e riconosciuta come "RTX 2080c o RTX2080d".
In tutti i casi, in base ai test effettuati anche con titoli come Cyberpunk 2077 con RTX attive, abbiamo riscontrato che le due tipologie di server sono tranquillamente capaci di garantire i 60FPS a risoluzione 1080p (Attuale target del servizio) settando anche al massimo i settagi grafici dei videogame disponibili.
Nota Bene - per accedere alle statistiche di streaming avanzate, e conoscerne i dettagli, è possibile seguire le informazioni rilasciate da Nvidia e richiamare a video la console tramite:
- su PC Windows premere contemporaneamente "Control + Alt + F6";
- su Mac OS premere contemporaneamente "Option + Command + F6";
- doppio tap con due dita sui dispositivi mobili.
Per testare le potenzialità del servizio, ho deciso di eseguire alcuni specifici titoli tra quelli disponibili in mio possesso. Oltre a confermare la bontà dello streaming, del quale discuteremo nella prossima pagina, alleghiamo qui di seguito alcuni screenshot tratti direttamente dalle fasi di gioco di ognuno:
- Assassin's Creed: Valhalla - Clicca qui per leggere la nostra recensione
- Rocket League - online gaming
- Shadow of The Tomb Raider - Clicca qui per leggere la nostra recensione
- Wreckfest - Clicca qui per leggere la nostra recensione
- Cyberpunk 2077 - RTX off versus RTX ON
Dulcis in fundo, e prima di trarre le nostre conclusioni sul servizio, ci tenevo a testare gli effetti Ray Tracing sul gioco del momento, il discusso Cyberpunk 2077, dato che non mi è stato possibile apprezzarli sino ad ora in quanto mi trovato in possesso di una GPU non compatibile.
Oltre a confermare che il server è stato capace di eseguire il titolo a 60FPS pur settando i dettagli grafici al massimo, lasciatemolo dire, la differenza tra ON e OFF è particolarmente disarmante in alcuni casi:
In occasione della prova della versione beta, che tre anni fa mi ha permesso di giocare per svariati mesi a causa di un guasto al PC, avevamo già confermato la bontà del servizio e le dichiarazioni effettuate da Nvidia.
Ad oggi, onestamente, ritengo che il GeForce NOW nelle sue attuali capacità possa realmente sopperire all'acquisto di una nuova scheda video, laddove ce ne sia il bisogno, oppure a garantire la possibilità di giocare ovunque ai propri titoli, anche quando non si è a casa con il proprio PC.
Sarà pur vero che attualmente il servizio non è capace di offrire lo streaming a risoluzione 4K, e che attualmente richiede una maggiore banda per la trasmissione dei contenuti a risoluzione 1080p rispetto a quanto fatto da Google con Stadia, ma c'è un motivo valido.
Rispetto a quest'ultimo, sopratutto nel momento in cui la connessione risulta stabile e lo schermo in uso ha un buon rapporto di PPI, sembra davvero che il gioco sia in esecuzione sulla piattaforma in uso, e non in streaming.
Giocare a Cyberpunk 2077 con Ray Tracing attivo sul povero EzBook 3 PRO di Jumper durante una pausa al lavoro è stato a momenti scioccante, un qualcosa che sino ad una decina di anni fa non potevamo nemmeno lontanamente immaginare. La stessa cosa vale per Rocket League o titoli multiplayer simili come Apex Legens e Fortnite, che non potranno certo essere giocato in "competitiva" per ovvie ragioni, con in quali abbiamo verificato una discreta esperienza di gioco.
L'unico limite è dunque "la connessione" ed in secondo luogo, a seguito delle varie vicissitudini osservate al lancio con le varie software-house (Che via via sembra si stiano risolvendo, in quanto ogni settimana troviamo nuove aggiunte anche di rilievo come The Medium), la lista dei titoli compatibili con il servizio, che ad oggi - per via di partnership varie e contratti non risolti - manca di alcuni titoli come GTA V e compagnia bella.
A mio modo di vedere, sopratutto per chi come me possiede già una discreta libreria di titoli, "prendere un PC in fitto via web streaming" come offerto da Nvidia con il servizio GeForce Now è una valida alternativa per tutte le necessità che ne derivano. Tutto sommato a basso costo tral'altro, dato che con soli 27.45€ si può accedere all'abbonamento Fondatori che garantisce per sei mesi di servizio la possibilità di giocare quando e quanto si vuole, anche ai titoli compatibili con il Ray Tracing come Cyberpunk 2077.
Beh, ora non ci resta che scoprire cosa ci riserverà il futuro!
Si ringrazia nuovamente Nvidia Italia per averci concesso di usufruire gratuitamente del servizio Fondatori e permetterci di realizzare questo articolo.