Gli sviluppatori hanno dichiarato che per far girare degnamente questo titolo su PC bisogna essere in possesso di una configurazione hardware di buon livello rispetto alla media, dotata dunque di una CPU con almeno 4 core SMT ed una GPU di fascia media.
In possesso di CPU con almeno 4 thread e GPU di fascia media si otterrà più o meno la medesima esperienza ottenuta dalle attuali console next-gen, ma con dettagli grafici settati quasi al massimo e framerate superiore ai 30FPS in 1080p, le quali eseguono questo titolo con framerate bloccato a 30FPS (Risoluzione 1080p per PS4, 900p per XBox One).
Il vantaggio di avere una configurazione di buon livello sarà quello di poter giocare con i più alti preset grafici a risoluzioni superiori al classico 1080p, in quanto sono supportate le risoluzioni 2K/4K ed i monitor con ratio 21:9.
REQUISITI MINIMI:
OS - Windows 7 64-bit (DX11) Windows 10 64-bit (DX12)
CPU - Intel Core i3-3220 oppure AMD equivalente
RAM - 8GB
GPU - Nvidia Geforce GTX 660/1050 oppure AMD Radeon HD7770
VRAM - 2GB
HDD - 40GB
REQUISITI RACCOMANDATI:
CPU - Intel Core i7-4770K oppure AMD Ryzen 5 1600
RAM - 16GB
GPU - Nvidia Geforce GTX 1060 oppure AMD RX 480
VRAM - 6/8GB
Al pari di Rise of The Tomb Raider, anche questo nuovo Shadow of The Tomb Raider è basato sul così detto "Foundation Engine" di Crystal Dynamics, messo sotto steroidi dal dipartimento R&D di Eidos Montreal.
Tra le impostazioni grafiche segnaliamo la possibilità di scegliere se utilizzare le librerie DirectX 11 o 12, i dettagli degli oggetti e la qualità di ombre/texture secondo vari step, diversi tipi di antialiasing, occlusione ambientale e profondità di campo, gestione degli effetti e dell'illuminazione volumetrica, il bloom e motion blur.
E' inoltre supportato il sistema di Eyetracking Tobii, vi è la compatibilità con i monitor HDR e, come già anticipato - in un non meglio definito futuro prossimo -, sarà possibile sfruttare il rendering in Ray Tracing offerto dalle nuove GPU RTX di Nvidia.
La qualità grafica dei vari scenari risulta davvero elevata, soprattutto la riproduzione della giungla, così come i vari dettagli che li caratterizzano, anche se a volte si possono notare degli strafalcioni in contrapposizione a scene - a momenti - mozzafiato.
Tutti gli ambienti risultano piuttosto "vivi", grazie al supporto di un ottimo comparto audio, e maggiormente apprezzabili tramite la modalità fotografo, con la quale risulta possibile catturare magnifici scorci, o talvolta "simpatici" ritrovamenti, nel corso dell'avventura.
Inutile sottolineare - come mostrato dal seguente video - che Shadow of The Tomb Raider è il candidato ideale per dimostrare le potenzialità del sistema di rendering Ray Tracing. Basta giocare i primi minuti della campagna per rendersi conto che alcune scene, oltre a quelle "naturali", sono state studiate "ad-hoc" per metterlo in risalto!