Come ogni mese ecco l'approfondimento sulle memorie, mercato perennemente in cambiamento.

Le notizie che più hanno interessato analisti e azionisti di borsa riguardano principalmente il futuro probabile fallimento di Elpida Memory, nel mercato Dram, e la presentazione dell'iPad 3, nel mercato delle NAND Flash.

Come abbiamo già avuto modo di approfondire in altre news, l'eventuale fallimento di Elpida porterebbe a scenari catastrofici, se non apocalittici, per i consumatori finali. Nell'arco dell'ultimo mese il prezzo dei chip Dram è aumentato di circa il 10%, ma secondo molti analisti finanziari, nel caso Elpida dovesse effettivamente chiudere per bancarotta l'aumento si assesterebbe ad un ulteriore 10%-20%. La forbice di questa previsione è molto ampia, ma deve tenere conto di molti fattori: andamento del mercato PC, taglio od aumento di produzione della Dram da parte dei produttori rimasti, scorte degli OEM, principalmente.

In questi giorni i vari produttori OEM (Compal, Quanta, ecc) stanno facendo incetta di Dram, così da averne una buona scorta. In questo modo potranno realizzare computer per conto terzi (HP, Asus, Acer, ad esempio) guadagnando ulteriormente sul prezzo finale: nel prossimo futuro potrebbero far pagare ai clienti le Dram, comprate a basso prezzo, a costo rialzato. Quello che è accaduto nel mercato degli Hard Disk subito dopo l'inondazione di novembre, quindi niente di nuovo sotto il sole: si chiama speculazione.

Alla luce di queste constatazioni, con la possibile creazione dell'Oligarchia Samsung-Hynix, il prezzo delle Dram potrebbe aumentare esponenzialmente, fino a quasi raddoppiare, ed è quello che vorrebbero le due case sopra citate. L'unico modo per evitare questo sarebbe l'acquisto da parte di Micron Technology di Elpida, così da inserirsi proprio tra Samsung e Hynix come market share, ma fino ad oggi il Governo di Tokyo non ha mostrato interesse verso questa soluzione.

Dal punto di vista delle NAND Flash la situazione è esattamente agli antipodi. Il mercato non è per nulla affetto da sovrapproduzione, anzi la presentazione dell'iPad3 da parte di Apple richiederà un aumento delle capacità produttive. Secondo molti analisti Apple cannibalizzerà questo mercato: nel 2011 il 78% del mercato NAND è stato assorbito da Apple, e nei prossimi anni continuerà a trainarlo. Nel 2015 si pensa continuerà a mantenerne una quota del 58%.

Questa situazione avrà sia effetti negativi, sia effetti positivi. Partendo dai primi, le fonderie avranno tutto l'interesse nel produrre le memorie NAND Flash con processi produttivi sempre più sofisticati, così da poter realizzare prodotti più veloci, remunerativi ed affidabili. Tra gli effetti negativi, d'altra parte, vi sarà sempre l'impossibilità di raggiungere anche una lieve crisi di sovrapproduzione. I chip NAND Flash caleranno di prezzo, ma solo grazie ai miglioramenti dei processi produttivi. Il costo quindi sarà sempre deciso dai produttori e il sogno di molti utenti di vedere SSD a basso prezzo forse non si realizzerà per qualche altro anno almeno. Gli stessi produttori di HDD stanno tentando altre vie per giungere ad un compromesso, ad esempio avviando la produzione in massa di Hard Disk Ibridi