Testare una scheda madre non è per nulla semplice quando la piattaforma è matura, nonostante si possa pensare il contrario, quindi potrete sicuramente comprendere quanto possa essere problematico testarne una basata su una piattaforma ancora in divenire, in questo caso la AM4 di AMD.
Abbiamo visto con una serie di articoli come la piattaforma AM4 negli ultimi tre mesi abbia migliorato notevolmente le proprie prestazioni, ed allo stesso tempo, finalmente, la modalità di risparmio energetico di WIndows 10 “Bilanciato” abbia subito una consistente evoluzione con l’introduzione della modalità “Ryzen Balanced”, creata ad hoc per le CPU Ryzen. Non meno importante, con gli ultimi BIOS, finalmente si possono usare le RAM DDR4 a frequenze superiori ai 2400 MHz senza troppi problemi con le CPU Ryzen (Ora anche le nostre RAM di G.Skill possono operare alla massima frequenza possibile).
Oggi andremo a recensire una delle schede madri per la piattaforma AM4 tra la più apprezzate nei vari gruppi di discussione, caratterizzata dall’utilizzo del chipset di fascia alta X370 e da un prezzo di commercializzazione molto aggressivo, se lo rapportiamo alle feature integrate. Sfrutteremo l’occasione, inoltre, non solo per mostrarne le potenzialità, ma anche per metterla a confronto con quella che da molti viene considerata la migliore scheda AM4 in circolazione, la Asus Crosshair VI Hero, da noi utilizzata per effettuare tutti i nostri test più recenti.
Andiamo allora a scoprire cosa ha da dirci questa Gigabyte AX370-Gaming 5 della serie AORUS. Qui la pagina ufficiale della scheda.
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La scheda giunge in una scatola dalle dimensioni classiche per una ATX, la cui superficie – sebbene in cartone – ricorda al tatto quella della verniciatura satinata. All’interno troviamo, oltre alla scheda, un bundle davvero ricco:
- Mascherina posteriore
- Manuale
- Guida rapida d’installazione
- DVD dei Driver
- SLI Bridge
- Quattro cavi SATA III
- Due cavi in velcro per l'assemblaggio interno
- Set di adesivi per cavi SATA
- Un cavo LED RGB (RGBW)
- Due cavi termistori
- Un adattatore G-Connector
La costruzione della scheda è davvero eccellente, come era lecito aspettarsi considerata la fascia di prezzo, ed anche le plastiche – di carattere puramente estetico – risultano solide e ben lavorate (I punti di fusione sono stati levigati in maniera eccellente).
Saltano subito all’occhio i tre slot PCI-E 16x rinforzati, studiati per essere utilizzati con schede video di un certo “peso” in configurazioni multi GPU (SLI e CrossFire) e, sul retro, i jack placcati in oro del sottosistema audio (Davvero avanzato, come vedremo nella prossima pagina).
I dissipatori sono di dimensioni generose, soprattutto quello del chipset X370, ma non eccessive, lasciando così ben in vista l’ordinato e ben disegnato layout della scheda.
Notiamo poi i LED RGB tra i 4 slot DIMM DDR4, che faranno sicuramente la felicità dei modder, e l’unico slot M.2 per SSD di ultima generazione (Nelle nostre foto occupato dall'SSD di Transcend utilizzato per i test).
In ultimo, riportiamo la presenza di due connessioni SATA Express, tecnologia commercializzata a partire dal 2011 come evoluzione ad alta velocità della classica connessione SATA III, ma finita presto nel dimenticatoio dopo l’introduzione dello standard M.2. Resta comunque una presenza ben accetta, soprattutto se si è già in possesso di questa tipologia di SSD (Invero molto costosi!) e li si vuole riutilizzare.
Qui di seguito la tabella delle specifiche, comparate a quella della Asus Crosshair VI Hero.
Scheda | Gigabyte AX370-Gaming 5 | Asus Crosshair VI Hero |
Socket | AM4 | AM4 |
Chipset | AMD X370 | AMD X370 |
RAM | 4 x DDR4 | 4 x DDR4 |
Max Freq RAM (O.C.) | 3200 MHz | 3200 MHz |
Supporto ECC | Sì | Sì |
Alimentazione | 24+8 PIN | 24+8+4 (Opzionale) PIN |
Slot PCI-E 3.0 | 1 x PCI-E 16x (16x) 1 x PCI-E 16x (8x) 1 x PCI-E 16x (4x) 3 x PCI-E 1x (1x) |
1 x PCI-E 16x (16x) 2 x PCI-E 16x (8x) 3 x PCI-E 1x (1x) |
Configurazioni SLI | 2-Way | 2-Way |
Configurazioni CrossFire | 3-Way | 3-Way |
USB | 1 x USB 3.1 Gen2 Type-C (ASMedia) 1 x USB 3.1 Gen2 Type-A (ASMedia) 2 x USB 3.1 Gen2 Type-A (Chipset) 6 x USB 3.1 Gen1 (Chipset) 4 x USB 2.0 (Chipset) 4 x USB 3.1 Gen1 (SoC) |
1 x USB 3.1 Gen2 Type-C (ASMedia) 1 x USB 3.1 Gen2 Type-A (ASMedia) 1 x USB 3.1 Gen2 Type-A (Chipset) 6 x USB 3.1 Gen1 (Chipset) 6 x USB 2.0 (Chipset) 4 x USB 3.1 Gen1 (SoC) |
Storage | 1 x M.2 (2242/2260/2280/22110) 1 x U.2 2 x SATA Express 8 x SATA III RAID 0, 1, 10 |
1 x M.2 (2242/2260/2280/22110) 8 x SATA III RAID 0, 1, 10 |
Rete | 1 x RJ45 (Intel i211AT) 1 x RJ45 (Killer E2500) |
1 x RJ45 (Intel i211AT) |
Uscite Video | 1 x HDMI | n/a |
Porta PS/2 | Sì | Sì |
Dual BIOS | Sì | No |
Form Factor | ATX | ATX |
Dimensioni | 30.5cm x 24.4cm | 30.5cm x 24.4cm |
Sistema Operativo | Windows 10 64 Bit Windows 7 64 Bit |
Windows 10 64 Bit |
Prezzo* (Euro) | 207,88 | 243,41 |
*Prezzi presi da Amazon.it
Come è possibile constatare dalla tabella, Asus e Gigabyte hanno scelto di seguire due filosofie costruttive diverse, offrendo all’utente funzionalità abbastanza differenti. La Asus Crosshair VI Hero si rivolge principalmente agli utenti enthusiast, ed overclocker in particolare, e questo lo si può notare dalla mancanza delle uscite video, rendendo di fatto inutile l’installazione di una APU, dalla presenza di una singola porta Ethernet, che rende la Hero alquanto limitante in ambienti di lavoro in reti cablate, e dal sistema di alimentazione 24+8+4 PIN decisamente spinto (Senza contare i setting nel BIOS dedicati ai sistemi di dissipazione estremi). La Gigabyte, d’altro canto, risulta essere molto più duttile, grazie alla presenza di una porta HDMI, di due porte Ethernet e delle connessioni SATA Express, che potrebbero interessare soprattutto gli utenti prosumer, oltre all'utile Dual BIOS che rende molto più sicuro l'aggiornamento del Firmware.
Attualmente stiamo vivendo un’epoca informatica, almeno per quanto riguarda il mercato consumer, in cui la moda del PC Gaming Master Race sta portando i vari produttori di schede video, schede madri e dissipatori ad integrare il maggior numero di LED possibile su ogni singolo prodotto.
Sinceramente non apprezzo molto questo trend, in quanto lo reputo alquanto inutile (Meno luci ci sono in un PC, meglio è, IMHO), ma d’altra parte se il mercato è questo che vuole, le case si devono adeguare per vendere. Il brand AORUS di Gigabyte va a coprire proprio le richieste di questa tipologia di clientela.
Gigabyte ha integrato un sofisticato sottosistema di LED RGB su quasi tutto il PCB della scheda madre, il quale è controllato da una elaborata – ma tutto sommato semplice da usare – suite software. Questo insieme di feature prende il nome di RGB Fusion.
Come è osservabile dalle immagini, è possibile controllare i LED in maniera molto dettagliata, non solo determinandone il colore, ma anche i motivi, le tempistiche di illuminazione e le zone della scheda da illuminare. Personalmente mi sono accontentato di ostentare il classico colore rosso di AMD, nella tonalità più sobria disponibile (Vedere foto in basso).
Sicuramente chi è appassionato di LED e modding troverà nella Gigabyte GA-AX370-Gaming 5 un ottimo prodotto con cui sbizzarrirsi. :)
Per osservare cosa vi è "sotto il cofano", come al solito abbiamo deciso di smontare i dissipatori.
Il sistema di alimentazione, come siamo abituati da anni, è di tipo digitale. A controllare le 6+2 fasi (6 per la CPU, 2 per il SoC) vi è il IR35201 di International Rectifier (IR), società ora proprietà di Infineon. I VRM – di fascia alta – sono sempre di IR, i PowIRstages, tra i migliori sul mercato. Ogni fase di alimentazione è gestita da un Integrated PowIRstage IR3553, in grado di erogare fino a 40A. Da notare che le due fasi di alimentazione del SoC sono state sdoppiate, attraverso l’utilizzo di due IR3599 (Possiamo affermare che le fasi di alimentazione, grazie a questo espediente, diventano 10: 6+4).
Alla base del primo slot PCI-E 16x sono presenti quattro switcher AsMedia ASM1480 per la gestione delle linee PCI-E 3.0 (Fino ad un massimo di 16 linee). Questi servono per gestire le linee dedicate alle soluzioni multi GPU (16x o 8x+8x o 8x+4x+4x). Un AsMedia ASM1480, invece, è dedicato alle funzionalità del SouthBridge.
A far la parte del leone tra i vari chip, vi è sicuramente il southbridge X370 di AMD, il quale si occupa di fornire la maggior parte delle connessioni USB e SATA della scheda.
Interessante la scelta da parte di Gigabyte di integrare ben due Codec Audio Realtek ALC1220, invece di uno, accompagnati da sei condensatori Nichicon di alta qualità Made in Japan. Perché due Codec Audio? In questo modo, se le periferiche audio utilizzate sono di qualità, si può usufruire di un SNR (Signal to Noise Ratio) migliore rispetto ai 120db garantiti da un singolo Codec Audio Realtek ALC1220. Il tutto è controllato dal software Realtek, coadiuvato dalla suite Creative SoundBlaster X-Fi MB5.
La scheda, continuando la carrellata, dispone di due connessioni Gigabit Ethernet, una controllata dall’Intel i211AT, l’altra dal Killer E2500 di Rivet Networks, quest'ultimo dedicato ai videogiocatori (Teoricamente quest’ultimo CTRL dovrebbe garantire latenze minori, ma durante i nostri test non abbiamo rilevato differenze rilevanti).
A gestire le porte USB 3.1 Gen2 c’è l’ASMedia ASM1142 (Standard -A), coadiuvato dal Texas Instruments HD3SS3220 per gestirle nella configurazione -C.
L’ITE IT8792E è stato scelto per gestire le ventole e i sensori delle temperature, mentre l’IT7236AFN si occupa di gestire i LED RGB dedicati all’illuminazione della scheda.
Grazie alla foto della parte inferiore della scheda, possiamo osservare nel dettaglio le piste degli slot PCI-E 16x meccanici: uno solo ha le piste per una connessione 16x elettrica, mentre gli altri si fermano ad una connessione pari a 8x e 4x.
Per effettuare i test abbiamo aggiornato le schede ai BIOS più recenti attualmente disponbili, al fine di sfruttare le ultime feature offerte dall’AGESA 1.0.0.6 di AMD e di vedere come si comporta il nostro Ryzen 7 1700X con memorie a 2933 MHz.
Piattaforma | Socket AM4 | |
CPU | AMD Ryzen 7 1700X | |
Dissipatore | OCZ Vendetta 2 | |
Scheda Madre | Gigabyte GA-AX370 Gaming 5 | Asus Crosshair VI Hero |
BIOS | F6 (AGESA 1.0.0.6) | 1401 (AGESA 1.0.0.6) |
Timings RAM | 16-16-16-36-1T | 16-16-16-36-1T |
RAM | 2x4GB DDR4-3000 Patriot @ 2933 MHz | |
Hard Disk Primario |
SSD M.2 Transcend TS32GMTS800 32GB | |
Hard Disk Secondario | SSD OCZ Trion 100 SATA III 240GB | |
GPU | PowerColor RedDevil RX480 8GB GDDR5 | |
Sistema Operativo | Windows 10 Professional (Build 15063.413) | |
Driver | Catalyst 17.10 (Chipset) Catalyst 17.6.2 (Scheda Video) |
|
Risoluzione Grafica | 1920x1080 |
Modalità di Test
- Sulla scheda sono stati installati solo i componenti necessari: CPU, memoria, scheda video e hard disk.
- Ogni test è stato ripetuto per tre volte e, se i risultati di qualche test si mostrano troppo lontani dalla media (elevata varianza), il test stesso è stato di nuovo ripetuto, scartando il risultato non corretto.
- Alla fine di ogni sessione di prova l'hard disk è stato formattato.
- Per effettuare i Benchmark in Windows è stata selezionata la modalità di Risparmio energetico "AMD Ryzen Balanced".
- I processori, a frequenza Default, hanno attive tutte le opzioni di risparmio energetico disponibili nel BIOS.
Qui di seguito lo screen dei Test sulla Bandwidth delle memorie (DDR4 e Cache) del Ryzen 7 1700X effettuato con AIDA64.
Dai test sintetici effettuati con AIDA64 si nota come la Crosshair VI Hero sia leggermente più veloce della Gigabyte AX370-Gaming 5, ma queste maggiori prestazioni vanno ad impattare direttamente i consumi (Vedere pagina seguente). Sembra quasi che la scheda Asus faccia operare leggermente oltre le specifiche il Ryzen 7 1700X, ma questo modus operandi delle schede Asus è vecchio quanto il mondo, essendo in essere dalle schede Socket 7.
Come videogame abbiamo scelto Batman: Arkham Asylum, in quanto è quello che più di ogni altro ha messo in difficoltà la piattaforma Ryzen, nei nostri test, e che quindi può mettere in luce eventuali bug nell’implementazione dell’AGESA di AMD. In questo caso possiamo notare come sia Gigabyte sia Asus abbiano svolto un ottimo lavoro, risultando perfettamente appaiate.
Non poteva mancare, inoltre, Cinebench r15, attualmente il benchmark più in voga in quanto test prediletto nelle recensioni delle CPU Intel negli ultimi 3 anni. Anche in questo caso le prestazioni delle due schede sono pressoché identiche.
Veniamo ora ai benchmark dedicati alla sezione di storage. Sfortunatamente non siamo in possesso né di un SSD M.2 NVMe, né di un SSD o una penna USB 3.0 particolarmente veloce, ma questi test ci potranno comunque fornire utili informazioni.
Prima di tutto, va constatato che se si volesse utilizzare un SSD SATA III non vi sono particolari differenze tra le due schede. Il Trion 100, da noi recensito, è un SSD SATA III molto veloce e le due schede non lo rallentano minimamente.
A sinistra la Gigabyte GA-AX370 Gaming 5, a destra la Asus Crosshair VI Hero
L’SSD M.2 in nostro possesso è un Transcend TS32GMTS800 da 32GB di fascia entry level, il cui unico scopo è quello di essere utilizzato per il Sistema Operativo (In laboratorio ne abbiamo quattro, così da equipaggiare ogni scheda madre e velocizzare le tempistiche dei test). Anche in questo caso le differenze prestazionali sono minime, sebbene la Gigabyte sia leggermente in vantaggio, soprattutto lato latenze e nella lettura sequenziale.
A sinistra la Gigabyte GA-AX370 Gaming 5, a destra la Asus Crosshair VI Hero
In ultimo abbiamo testato le porte USB 3.0 con una penna USB 3.0 S102 da 8GB di ADATA. In entrambi i casi la penna è stata sfruttata la 100%, ed anche l’occupazione della CPU è ridotta al minimo.
A sinistra la Gigabyte GA-AX370 Gaming 5, a destra la Asus Crosshair VI Hero
Veniamo ora ai test riguardo il comparto audio della Gigabyte GA-AX370 Gaming 5, la quale come abbiamo constatato durante l’analisi del PCB ha mostrato avere un design decisamente interessante dal punto di vista ingegneristico.
Abbiamo così messo a confronto la Gigabyte con l’Asus Crosshair VI Hero, anch’essa con un comparto audio piuttosto curato. Se Gigabyte ha deciso di puntare su un doppio Codec Realtek ALC1220, Asus ha puntato sul medesimo Codec, ma coadiuvato da un DAC di ESS e da un Buffer di Texas Instruments. Dal punto di vista delle specifiche - sebbene raggiunte attraverso design diversi - le due soluzioni non sono poi tanto distanti, ma come si comporta la Gigabyte, considerato il doppio Codec Audio e la placcatura in Oro dei Jack audio?
Scheda Madre | Gigabyte GA-AX370 Gaming 5 | Asus Crosshair VI Hero |
Codec Audio | 2 x Realtek ALC1220 | Realtek ALC1220 |
DAC | - | ESS Sabre ESS9023P |
Buffer | - | TI RC4580 |
Capacitor | Nichicon Gold Series | Nichicon Gold Series |
Per i test abbiamo utilizzato il software Rightmark Audio Analyzer, in combinazione con un cavo audio da 1.2m schermato di alta qualità, con i Jack placcati oro (Standard Gold 24K), al fine di garantire la massima precisione. Il campionamento è stato effettuato a 24 Bit, 192 kHz.
Scheda Madre | Gigabyte GA-AX370 Gaming 5 | Risultato | Asus Crosshair VI Hero | Risultato |
Frequency Response (dB) | +0,01 -0,06 |
Eccellente | +0,01 -0,04 |
Eccellente |
Noise Level (dBA) | -95,7 | Eccellente | -95,3 | Eccellente |
Dynamic Range (dBA) | 95,8 | Eccellente | 95,6 | Eccellente |
Total Harmonic Distortion (THD, %) | 0.0019 | Eccellente | 0.0020 | Eccellente |
Intermodulation Distortion + Noise (%) | 0.010 | Molto Buono | 0.0063 | Molto Buono |
Stereo Crosstalk (dB) | -90,8 | Eccellente | -91,5 | Eccellente |
Come è possibile osservare dalla tabella, la soluzione di Gigabyte si dimostra di qualità leggermente superiore, ma nel complesso le due schede offrono un comparto audio decisamente di alto livello (Oltre i -80 dBA, per quanto riguarda il Noise Level, in pochi si potrebbero accorgere di eventuali miglioramenti nella qualità dell'audio). Se non si è audiofili incalliti, quindi, con entrambe le soluzioni è possibile godersi un audio pulito e decisamente immersivo, soprattutto in ambito videoludico.
Per quanto concerne l’overclock, sfortunatamente le CPU Ryzen murano nella quasi totalità tra i 3.9 e i 4.0 GHz. Anche la nostra R7 1700X mura attorno a queste frequenze, più precisamente a 3.9 GHz con vCore di 1.325v su tutti i core (O 4 GHz alzando notevolmente le tensioni di funzionamento, arrivando quasi a 1.4v!). Sia la Crosshair VI Hero sia la GA-AX370-Gaming 5 riescono ad arrivare a questa frequenza senza problemi con un vCore di 1.325v, quindi dal punto di vista dell’overclock “casalingo” per il daily use le due soluzioni sono equiparabili.
Per quanto concerne i consumi, invece, la Gigabyte sembra essere più parsimoniosa, probabilmente grazie un design meno estremo rispetto alla Crosshair VI Hero (Studiata anche per sessioni di OC estremo), e che le permette quindi di risparmiare qualche Watt sia in fase di idling sia in situazioni di stress.
Qui di seguito alcuni screen del BIOS, davvero molto completo e decisamente razionale. I neofiti lo troveranno sicuramente più semplice rispetto a quello della Asus Crosshair VI Hero.
Grazie ad un prezzo di listino abbastanza aggressivo considerate le funzionalità offerte, la Gigabyte AX370-Gaming 5 si pone quale soluzione decisamente appetibile tanto per il più pubblico più smaliziato, ma attento al portafogli, quanto per i neofiti che vogliono una scheda di fascia alta, ma sfruttabile in maniera semplice.
L’integrazione di due porte Ethernet, di una porta HDMI, di due connessioni SATA Express e di un sottosistema audio davvero ottimo, ne fanno una scheda completa a 360°, in grado di venire incontro alle esigenze di una grandissima schiera di potenziali acquirenti, dal videogiocatore, all’overclocker appassionato fino all’utente prosumer.
Interessante, inoltre, anche se ininfluente per il sottoscritto (In quanto non appassionato), la possibilità di realizzare configurazioni piuttosto vistose grazie all’integrazione di numerosi LED, controllabili sia attraverso Windows sia attraverso Smartphone grazie ad applicazioni apposite.
Nel complesso, Gigabyte con 200 Euro permette di portarsi a casa una scheda madre di eccellente fattura, davvero completa dal punto di vista delle funzionalità ed altamente aggiornabile (Pensiamo alla possibilità di installare le future APU).
Personalmente la considero la scheda AM4 più completa sulla piazza in questa fascia di prezzo (200 Euro), sebbene non sia la più veloce.