Pagine

 

A distanza di circa 10 giorni dalla prima parte della recensione, eccoci qui per tirare le conclusioni sul più piccolo processore Skylake-X in commercio, il Core i7-7800X. Ricapitolando brevemente quanto visto in precedenza, possiamo affermare che Skylake-X risponde in maniera anomala all’aumento di frequenza delle RAM rispetto alle altre uArch Core che si sono succedute fino ad oggi; una maggiore frequenza delle DDR4 non corrisponde necessariamente a prestazioni migliori.

Oggi, in questa seconda e conclusiva puntata, vogliamo analizzare non solo le prestazioni dell’i7-7800X confrontandolo al Ryzen 7 1700X di AMD, ma anche quanto queste possano differire da Skylake/KabyLake in campo videoludico. Abbiamo visto che il Core i7-7700K è perennemente in vantaggio sul Ryzen 1700X nei videogiochi in modalità di gioco Offline, ma vale lo stesso discorso anche per l’i7-7800X?

Durante i nostri test su Ryzen abbiamo ciclicamente affermato che per sfruttare appieno l’uArch Zen sarebbero stati necessari diversi aggiornamenti software (Sia per il SO, sia per i programmi/giochi), e con tutta probabilità questo “trattamento” si renderà necessario anche per Skylake-X. Se continuerete a leggere il nostro articolo, scoprirete il perché.

Buona lettura.


NOTA BENE: Se avete letto il precedente articolo potete saltare questo paragrafo, in quanto è una riproposizione.

 

Prima di cominciare a descrivere e testare la CPU che ci ha inviato Intel, ci teniamo a ringraziare Asus e Thermaltake per averci fornito alcuni componenti che hanno reso possibile la stesura di questo articolo, e che abbiamo richiesto personalmente. Queste case si sono dimostrate molto disponibili nel fornircele “alla cieca” (Non sapevano come li avremmo trattati, eheh!).

Asus ci ha inviato la scheda madre TUF X299 Mark 1 (Link alla pagina ufficiale), a nostro parere la scheda madre X299 con il miglior rapporto prezzo/prestazioni/qualità per le CPU Skylake-X. La scheda è disponibile ad un prezzo di circa 320 Euro.

L’abbiamo scelta perché si tratta di una scheda votata tanto alla multimedialità ed al gaming, quanto ad un utilizzo semi-professionale. Per la gioia degli utenti consumer sono presenti gli ormai immancabili LED RGB (AURA SYNC), un’eccellente sottosezione audio (Realtek ALC1220) ed PCB raffreddato attivamente con una maschera davvero accattivante (Thermal Armor più ventola). Per gli utenti prosumer, invece, possiamo trovare due porte GigaBit Lan, una certificazione per un utilizzo 24/7, ed una garanzia di ben 5 anni.

Un’altra feature che ho trovato decisamente azzeccata, e che troveranno interessante tanto gli utenti consumer quanto quelli prosumer, è la dissipazione dell’SSD M.2 garantita dalla Thermal Armor (Vedere foto), attraverso un vano appositamente studiato. Grazie a questo espediente, potremo utilizzare il nostro SSD M.2 senza il timore di raggiungere temperature eccessivamente elevate (Ormai gli SSD M2 scaldano più delle CPU!). Il mio SSD Intel 600P da 128GB ha operato sempre sotto i 30° durante i test.

Asus TUF X299 Mark 1 su Amazon.it

Thermaltake ci ha invece inviato il dissipatore AiO Water 3.0 Riing Red 140 e l'alimentatore TR2 S da 700W. Si tratta di prodotti di fascia media nelle proprie categorie, caratterizzati da un eccellente rapporto qualità/prezzo. Li abbiamo scelti in quanto risultano degli ottimi componenti per mettere insieme un PC da gioco e lavoro senza spendere una follia.

AiO Thermaltake Water 3.0 Riing Red 140 su Amazon.it

PSU Thermaltake TR2 S 80+ da 700W su Amazon.it

  

Partiamo dall'All-in-One. Questo appena preso in mano si fa notare per l'ottima qualità costruttiva e la possibilità di essere installato su un'innumerevole quantità di socket: dagli LGA 2066/2011-3/2011/1366/1156/1155/1151/1150 di Intel ai PGA AM4/FM2/FM1/AM3+/AM3/AM2+/AM2 di AMD. Il montaggio è risultato facilissimo, grazie ai sistemi di aggancio "obbligati". Anche un novizio può farlo senza alcun timore di sbagliare. I due tubi di raccordo sono sì rigidi, ma comunque abbastanza snodaati per poter effettuare un assmeblaggio ordinato, in accordo alle proprie esigenze estetiche e tecniche. La ventola, in ultimo, è risultata praticamente inudibile in modalità Silent.

Passando all'alimentatore, il TR2 S da 700W certificato 80+, questo è risultato altrettanto ben costruito. I cavi sono robusti ed inseriti in una guaina. La loro lunghezza è risultata più che sufficiente per il case utilizzato (L'ottimo Chieftec P-01B-OP, da noi recensito qui). La potenza di output, in ultimo, è più che sufficiente per la CPU che andremo a recensire e per installare una GTX1080Ti quale scheda video. Anche in questo caso la ventola integrata è risultata molto silenziosa.

 Qui la nostra configurazione assemblata.

 

 

 

Configurazione di Prova

 

Piattaforma Socket AM4 Socket 2066
CPU AMD Ryzen 7 1700X Intel Core i7-7800X
Dissipatore Water 3.0 Riing Red 140
Scheda Madre Asus Crosshair VI Hero Asus TUF X299 Mark 1
BIOS 1602 0702
Timings RAM 3332MHz 16-18-18-36-1T 3000MHz 16-16-16-36-2T (XMP)
RAM 2x8GB DDR4-3400 Patriot Memory 4x4GB DDR4-3000 Patriot Memory
SSD Primario
SSD M.2 Intel 600P 128GB
HDD Secondario Toshiba P300 1TB SATA III
GPU NVIDIA GTX1070 Founders Edition
Sistema Operativo Windows 10 Professional (Build 15063.413)
Driver Intel Catalyst 17.30 Intel 10.1.1.42
Driver Video
NVIDIA 385.41
Risoluzione Grafica 1920x1080

 

Modalità di Test

  • Sulla scheda sono stati installati solo i componenti necessari: CPU, memoria, scheda video e hard disk.
  • Ogni test è stato ripetuto per tre volte e, se i risultati di qualche test si mostrano troppo lontani dalla media (elevata varianza), il test stesso è stato di nuovo ripetuto, scartando il risultato non corretto.
  • Alla fine di ogni sessione di prova l'hard disk è stato formattato.
  • Per effettuare i Benchmark in Windows è stata selezionata la modalità "Bilanciata" per la configurazione Intel, e "Ryzen Balanced" per la configurazione AMD.
  • I processori, a frequenza Default, hanno attive tutte le opzioni di risparmio energetico disponibili nel BIOS.

 


Per testare le capacità videoludiche dell’i7-7800X abbiamo deciso di sfruttare una selezione di titoli piuttosto eterogenea, con la presenza di giochi datati anche 2009 (Warhammer 40.000: Dawn of War II). Perché questo? Perché quando le software house sviluppano un videogioco, naturalmente tengono conto delle architetture più utilizzate dagli utenti. Ad esempio, perché ottimizzare per Bulldozer, quando i processori Core di Intel detengono il 95% del mercato tra i videogiocatori?

Con Skylake-X, però, Intel ha modificato pesantemente il Design della propria uArch x86 di riferimento, in particolar modo per quanto concerne l’organizzazione della Cache L2 e L3. Cosa comporta questa modifica? Quali sono gli impatti prestazionali? Come reagiscono i vari motori di gioco?

Prendiamo un titolo del 2011, Batman: Arkham City, il quale vedeva in vantaggio l’i7-7700K sul Ryzen 7 1700X. Ebbene, ora le parti si sono invertite, con il processore AMD in discreto vantaggio. Sebbene non abbiamo una CPU i7-7700K in redazione, possiamo supporre che il Core i7-7700K offra prestazioni decisamente migliori al Core i7-7800X.

 

 

In Batman: Arkham Knight ecco che l’i7-7800X torna a guidare la classifica, anche se il Ryzen 7 1700X garantisce un frame rate minimo migliore. Probabilmente il vantaggio dell'i7-7800X negli fps medi e massimi è garantito dalla maggiore frequenza Turbo (3800 MHz per il 1700X e 4000 MHz per il 7800X).

 

 

In Shadow of Mordor possiamo osservare una situazione simile a quella vista in Batman: Arkham Knight, ma ancora più estrema. I minimi dell’i7-7800X sono decisamente più bassi rispetto a quelli garantiti dal Ryzen 7 1700X, segno che il motore fisico del gioco mal digerisce il rinnovato design della cache dell'uArch Skylake-SP di Intel.

 

 

Negli RTS Dawn of War II e Dawn of War III, invece, è il Core i7-7800X a dettare nettamente legge, con un vantaggio considerevole in tutte le condizioni. In questo caso sarebbe interessante poter fare anche un confronto con una CPU KabyLake o CoffeeLake.

 

 

Ultimo, Total War: Warhammer. Il Core i7-7800X e il Ryzen 7 1700X riescono ad ottenere un frame rate medio molto simile, ma come è possibile osservare dal grafico, il processore di Intel garantisce un frame rate minimo leggermente più elevato. In linea generale le due CPU offrono la medesima esperienza ludica.

 

 

Alla luce di questi risultati, è interessante osservare come il processore Intel non risulti essere la miglior CPU da gioco in commercio, in quanto l’i7-7700K garantisce prestazioni teoriche migliori in tutte le condizioni, grazie sia ad una frequenza di funzionamento nettamente maggiore, sia ad un’architettura rodata sfruttata da quasi un decennio. Non possiamo non menzionare, in ultimo, alcune cadute di frame nei minimi in Batman: Arkham Knight e Shadow of Mordor, dovuti con tutta probabilità alla gestione della Cache da parte dei motori di gioco dei due titoli. Sicuramente questi titoli non vedranno nessuna patch correttiva per sfruttare Skylake-X, ma sarebbe interessante che le testate con una CPU Skylake-X a disposizione potessero effettuare test ciclici con i titoli più recenti, al fine di poter osservare se le software house stiano lavorando o meno su questo aspetto.


Veniamo ora ad un altro capitolo di questa recensione: se nei giochi il Core i7-7800X è leggermente meglio del Ryzen 7 1700X, come procede questa battaglia tra i software di produttività?

Inutile dire che i risultati conseguiti rispecchiano quanto avevamo preventivato: gli 8 core e 16 thread della CPU Ryzen battono senza troppi patemi i 6 core e 12 thread dell’i7-7800X, anche se questi ultimi operano a frequenze leggermente superiori. L’unico benchmark in cui la CPU Skylake-X sopravanza la CPU di AMD è quello che si basa principalmente sulla bandwidth garantita dalla RAM, cioè WinRAR (L’i7-7800X usufruisce quasi del 50% in più di Bandwidth in scrittura rispetto al Ryzen 7 1700X!). Alla luce di questi risultati, appare evidente che la CPU Ryzen 7 1700X è da preferire se si sfrutta il PC anche per lavorarci, e non solo per giocare.

 

 

Procedendo con i benchmark sintetici di AIDA64 (Qui una loro breve descrizione), si può constatare come le due CPU diano il meglio di sé in differenti campi, a seconda delle feature sfruttate.

 


Veniamo ora alla parte più interessante di questa recensione, attraverso cui vorremmo rispondere a domanda seguente: Skylake-X è un design Speed Demon?

Un design Speed Demon dà il meglio di sé ad elevate frequenze, mentre perde di efficienza quando le frequenze sono relativamente basse (Un comportamento simile lo avevamo visto con Bulldozer). Come fare per dimostrarlo? La risposta è semplice: in percentuale, se i guadagni prestazionali sono uguali o superiori all’aumento di frequenza (Avanzamento Lineare), ci troviamo di fronte ad un design di tipo Speed Demon (O, comunque, molto simile). Per fare un esempio, AMD con Zen ha seguito una filosofia simile, creando una uArch ad elevato IPC ed elevata frequenza (Pipeline lunga 19 stadi), limitata solo dal silicio (Il quale mura attorno ai 4,1 GHz). Intel potrebbe aver fatto la medesima scelta, al fine di superare il limite dei 14nm 3D-Gate. Le ultime tre generazioni di CPU Core sono ferme al muro dei 4.8-5.0 GHz (Ricordiamo che Haswell e Skylake hanno una pipeline lunga 14 stadi). Skylake-X è infatti la prima uArch HEDT a concorrere alla pari in quanto a frequenze con li varianti mainstream quad core, quindi è possibile che le pipeline siano state allungate, o comunque pesantemente modificate per arrivare a questo risultato. Il rovescio della medaglia, naturalmente, è l'aumento dei consumi, ma di questo parleremo nel prossimo paragrafo.

 

In questo caso sperimentiamo quanto scritto qui sopra attraverso la suite di benchmark sintetici di AIDA64. L'aumento di frequenza rispetto a quella default è di 700MHz, pari ad un +17,5%.

 

Frequenza Default (4GHz) 4700MHz % Improvements
CPU Queen 67338 79170 +17,57%
CPU PhotoWorxx 38083 38184 +0,27%
CPU ZLib 545,7 640,6 +17,39%
CPU AES 27374 32172 +17,52%
CPU Hash 6887 8095 +17,54%
FPU VP8 8405 9237 +9,90%
FPU Julia 50308 58952 +17,18%
FPU Mandel 26868 30756 +14,47%
FPU SinJulia 7241 8510 +17,52%
FP32 Ray-Trace 10784 12358 +14,87%
FP64 Ray-Trace 5941 6776 +14,05%

 

Come è possibile osservare, in tutti i test in cui la RAM gioca un ruolo marginale l'aumento delle prestazioni procede linearmente all'aumento della frequenza.

 

I benchmark sintetici, però, sono una situazione limite, in quanto testano limitate caratteristiche di una CPU, così abbiamo effettuato qualche test con diversi software, sfruttando l'i7-7800X overclockato a 4500 MHz (+12,5%).

 

Frequenza Default (4GHz) 4500MHz % Improvements
Blender 356 305 +14,33%
Cinebench R15 1330 1480 +11,28%
Batman: Arkham City (Min fps) 117 130 +11,11%
Batman: Arkham City (Avg fps) 240 303 +26,25%
Batman: Arkham City (Max fps) 372 457 +22,85%
Total War: Warhammer (Avg fps) 122,4 134,4 +9,80%

 

In Blender l'aumento prestazionale è stato addirittura superiore a quello della frequenza, mentre nel videogioco Batman: Arkham City abbiamo letteralmente assistito ad un'esplosione di fps.

 

Da sinistra a destra: a default, a 4500 Mhz, a 4700 Mhz

 

In ultimo, come è possibile osservare dalla tabella qui in basso, l'aumento di Bandwidth delle Cache L1 ed L2 risulta perfettamente lineare all'aumento di frequenza (+12,5%), segno che effettivamente anche a 4.5 GHz non siamo ancora giunti al limite della uArch Skylake-X (AKA, perdita di efficienza). Alla frequenza di 4.7 GHz (+17,5%), invece, vediamo diminuire l'efficienza della Cache L2, ma in maniera del tutto marginale. C'è ancora spazio per un buon aumento di frequenza: possiamo affermare che fino ai 5GHz l'uArch Skylake-X possa conservare ancora integra la propria efficienza. Con tutta probabilità, quindi, ci troviamo di fronte ad una variante Speed Demon delle architetture Core.

 

Cache Default 4500 MHz % Improvements 4700 MHz % Improvements
L1 Read (GB/s) 1460,7 1661,5 +12,08% 1735,3 +18,80%
L1 Write (GB/s) 746,73 839,68 +12,45% 877,02 +17,45%
L1 Copy (GB/s) 1487,0 1670,7 +12,35% 1743,2 +17,23%
L2 Read (GB/s) 661,63 745,57 +12,68% 767,70 +16,03%
L2 Write (GB/s) 430,42 484,90 +12,66% 502,77 +16,80%
L2 Copy (GB/s) 630,50 707,64 +12,23% 735,27 +16,62%

Durante i nostri test abbiamo overclockato la CPU a 4500 MHz e a 4700 MHz, ma in quest'ultimo caso il sistema non si è rivelato perfettamente stabile nei software maggiormente CPU-intensive, come ad esempio Blender ed Handbrake. Il motivo di questo problema lo si può identificare senza problemi osservando la tabella relativa ai consumi. Il nostro AiO di ThermalTake, dotato di un radiatore da 140mm e con la ventola e la pompa operanti in modalità Silent, ha faticato non poco a tenere sotto controllo i circa 300Watt della configurazione in prova con la CPU a 4.5 GHz (vCore Default). Già con la CPU a Default abbiamo sfiorato i 270 Watt nello Stress Test FPU di AIDA64! V'è comunque da osservare che queste frequenze sono state raggiunte senza toccare il vCore (Lasciato a default): questo significa che l'uArch Skylake-X non ha difficoltà a salire di frequenza anche con un vCore mediamente basso, fattore che avvalora la nostra tesi di un design Speed Demon.

 

I test sui consumi sono stati effettuati con l'ausilio del FRITZ!Powerline 546E di AVM. Questo ci permette di garantire una misurazione estremamente affidabile dei Watt assorbiti dal PC durante i benchmark. Per maggiori informazioni: Gli strumenti utilizzati dalla redazione - CAP 3: il FRITZ!Powerline 546E

 

 

Qui in basso il confronto dei consumi tra la configurazione con la CPU a Default e la CPU a 4.5 GHz. Aumentare leggermente il Clock, senza toccare il vCore, porta comunque ad un innalzamento esponenziale dei consumi. Un comportamento per certi versi anomalo. Solitamente quando non si tocca il vCore, e  si innalzano le frequenze, i consumi aumentano, ma non a questo ritmo!

 

 

 

Questo aumento esponenziale dei consumi va direttamente ad impattare sulle temperature. Al contrario delle altre testate, abbiamo voluto utilizzare le CPU in esame con un sistema AiO di fascia media (Attorno ai 100 Euro), e con le ventole impostate in modalità Silent. Abbiamo constatato che nelle recensioni delle altre testate si sono utilizzati sistemi molto più costosi (AiO dai 200 Euro in su), e con le ventole sparate alla massima velocità (Magari su un banchetto da bench!). Una situazione del tutto irrealistica per l'utenza media, la quale si suppone voglia utilizzare il PC montato in un case, e con un setting delle ventole in grado di garantire un buon confort acutisco (AKA, nessun aereo a reazione che debba effettuare il decollo dalla scrivania!).

 

 

I nostri valori si sono rivelati in linea con quelli rilevati da TomsHW. La rivista statunitense ha testato l'i7-7820X sempre con AIDA64, ma selezionando un test misto CPU, FPU e Cache. Si tratta di un test molto meno pesante rispetto a quello che garantito dall'utilizzo del solo FPU Stress Test. Comunque TomsHW ha rilevato un picco di 76° sulla CPU, utilizzando il più performante AiO Corsair H100i v2 (Radiatore da 240mm, contro i 140mm del nostro ThermalTake), e con le ventole settate al massimo (Noi abbiamo utilizzato la modalità Silent).

In ultimo, vogliamo ricordare che l'utilizzo della TIM tra Die ed IHS potrebbe portare alla commercializzazione di esemplari molto diversi tra loro per quanto concerne lo smaltimento del calore (A seconda di come è stata stesa la pasta termoconduttiva). Prendiamo ad esempio questa discussione su Overclocker.UK, in cui si parla di un i7-7820X. L'utente, dopo aver overclockato la CPU a 4.2 GHz (Con il vCore stock a 1.08v), aveva temperature di 80° in Cinebench, utilizzando un AiO triventola di fascia premium be quiet! Silent Loop Superior Liquid (Radiatore da 360mm). Lo stesso utente ha allora deciso di acquistare un'altra CPU - stesso modello - constatando un notevole miglioramento delle temperature: "Well, here an update. I bought another 7820x (not from OC) to have a look if it was any better. This new one is much better ... reaches a stable Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. with max temps in cinebench at around 85 degrees. AIDA64 reaches 75ish. Will return the original one back to OC. Seems to be a bad one!". Secondo diversi siti specializzati (Es. Silicon Lottery), cambiare pasta tra Die ed IHS in una CPU Skylake-X può portare ad un miglioramento delle temperature compreso tra i 10° e i 20° per le CPU Skylake-X dotate di 6, 8 o 10 core!

 

Qui di seguito la tabella relativa ai consumi ed alle prestazioni delle due CPU. Pensiamo possa dare una visione d'insieme più completa di quanto visto.

 

 

CPU Core i7-7800X Core i7-7800X @ 4.5GHz Ryzen 7 1700X
Blender (Seconds - Less is Better) 356 305 307
Power Consumption (Watt - Less is Better) 196 292 185
Cinebench R15 (Score - Higher is Better) 1330 1480 1564
Power Consumption (Watt - Less is Better) 223 284 184
HandBrake (Seconds - Less is Better) 102 88 91
Power Consumption (Watt - Less is Better) 208 298 188
WinRAR (KB/s - Higher is Better) 16006 16484 12265
Power Consumption (Watt - Less is Better) 168 192 123

 


La nuova uArch Skylake-X sicuramente ancora non riesce a mostrare le proprie piene potenzialità a causa di un design rinnovato rispetto alle CPU Core delle generazioni passate, e siamo certi che quando le varie software house rilasceranno le patch correttive, le CPU per Socket 2066 mostreranno miglioramenti notevoli (Una situazione già vista con Ryzen).

Nonostante le buone prestazioni velocistiche, giunti a questo punto, non possiamo però non notare come l’i7-7800X sia afflitto da un paio di difetti che difficilmente saranno risolvibili tramite una patch software.

Il primo punto a sfavore dell’i7-7800X è relativo ai consumi, decisamente superiori a quelli misurati con il Ryzen 7 1700X. A fronte di prestazioni in massima parte paragonabili, facendo una media tra videogiochi e software di produttività, la CPU Intel consuma a frequenze stock circa il 40% in più. Un dislivello notevole, che potrebbe frenare molti possibili acquirenti.

Un altro grande punto a sfavore è relativo alle temperature raggiunte. L’elevato consumo, unito all’utilizzo della pasta termoconduttiva tra Die ed IHS fa segnare dei valori già al limite a frequenze stock. Se si volesse overclockare la CPU si dovrebbero prendere in serie considerazione l’acquisto di un AiO di fascia alta (Radiatore minimo da 240mm), oltre al possibile delid della CPU con relativa sostituzione della pasta termica interna. In questo modo si potrebbero guadagnare anche 20°, portando le temperature a livelli standard.

Dal punto di vista del marketing, abbiamo un problema interno alla stessa Intel. I recenti processori Coffee Lake, e più in particolare il modello Core i7-8700K, rendono di fatto difficile consigliare l’i7-7800K ai videogiocatori, ed in parte anche a quegli utenti che con il PC vorrebbero lavorare saltuariamente. A fronte di un prezzo di acquisto simile per la sola CPU, si hanno maggiori prestazioni nei videogiochi, una maggiore propensione all’overclock, un costo minore per l’intera piattaforma ed una uArch già rodata per i software in commercio.

Chi dovrebbe, allora, acquistare l’i7-7800X? Principalmente quegli utenti che vogliono avere una piattaforma aggiornabile in futuro per carichi di lavoro pesanti (Fino a CPU dotate di 18 Core), capace di offrire feature dedicate al mercato Server (AVX512) e che non disdegnano una partita ai videogame ogni tanto.

V’è però da dire che AMD offre un concorrente di tutto rispetto, sotto forma del Ryzen 7 1700X, in grado di garantire prestazioni mediamente simili, ma con consumi molto più bassi e temperature umane. Inoltre la piattaforma di AMD ha un costo di acquisto minore, e dovrebbe vedere l’introduzione di CPU fino a 12 core con le CPU basate su uArch “Zen2”, risultando così molto più FutureProof delle due piattaforme Intel (Il Socket 1151v2 con Chipset Z370 è lì solo per CoffeeLake). Il Socket 2066, d’altra parte, vedrà un’altra generazione di CPU HEDT, oppure sarà un One Shot e dovremo aspettarci l’introduzione di un nuovo Socket?

Insomma, in questo momento l’acquirente ha a disposizione una scelta davvero eterogenea nella medesima fascia di prezzo, con un’Intel che fa concorrenza a sé stessa come mai prima d'ora:  Core i7-7800X, Core i7-8700K o Ryzen 7 1700X/1800X? All’utente la scelta.