Spesso e volentieri ci troviamo a discutere su dissipatori di fascia alta per i nostri processori, che siano ad aria oppure a liquido poco importa, e finiamo sempre per dimenticare che al mondo non esiste solo questo segmento di mercato, anzi.
La maggior parte dei computer in circolazione sono macchine da "ufficio" oppure da utilizzo "casalingo", le quali meritano allo stesso modo un sistema di dissipazione più efficiente e performante di quello fornito da AMD (Fatti salvi nel primo caso i discreti dissipatori Wraith MAX/PRISM forniti con le più prestanti CPU Ryzen) o, soprattutto, da Intel.
Ed è proprio per questo motivo che, da circa 10 anni a questa parte, non è stato difficile trovare nel tempo soluzioni aftermarket installate su vari computer come il valido ed economico Freezer 7 Pro di ARCTIC.
Giunto al termine del suo ciclo vitale, questo storico dissipatore si appresta ad andare beatamente in pensione cedendo il posto al nuovo che avanza, prodotto secondo le più recenti tecnologie e capace di non far disperare "chi lascia la strada vecchia per quella nuova".
Presentato ufficialmente la passata settimana ed in nostro possesso da qualche, il nuovo Freezer 7 X si appresta a conquistare la scena dei dissipatori economici puntando su di un aspetto più accattivante, da prestazioni migliorate "garantite" da una nuova disposizione di sole due heatpipe in rame (Contro le precedenti tre del Freezer 7 Pro) a contatto con particolari alette in alluminio, e da una silenziosa ma prestante ventola da 92mm.
Il tutto proposto ad un prezzo di appena 16,99€. Piuttosto "invitante" per migliorare il rendimento termico e la rumorosità di un computer da lavoro, n'è vero?
Spunti di lettura:
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Nonostante sia giunto tra le nostre mani con largo anticipo rispetto al periodo di lancio effettivo, il dissipatore Frezer 7 X Arctic si è presentato con la sua confezione di vendita finale.
Grande giusto quanto basta, e come sempre caratterizzata dai colori tendenti al blu per lo sfondo oltre che per l'utilizzo di materiali riciclati (Vedi qui per maggiori informazioni), questa offre un'anteprima del prodotto sul frontale, con la rappresentazione delle feature sul retro e delle specifiche tecniche di lato.
Sul lato destro troviamo un riepilogo delle feature offerte in sette diverse lingue, tra cui anche quella italiana, il che suggerisce che si tratta di un prodotto votato alla commercializzazione globale.
Sia all'esterno sia all'interno della confezione troviamo un QR Code utile per visionare online il libretto di istruzioni, così da limitare lo spreco di carta.
Oltre al dissipatore stesso, con ventola già installata ed avente cavo di connessione lungo 20cm e pasta termica pre-applicata, all'interno della confezione troviamo il sistema di ritenzione per l'installazione su socket Intel (Di base il dissipatore offre il supporto diretto alle CPU AMD), ed anche un bigliettino di ringraziamento da parte dell'azienda.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale del produttore, a questa pagina.
Di seguito le specifiche tecniche, riportate sulla confezione stessa del prodotto:
Sebbene si tratti di un prodotto progettato per computer di fascia economica o, al massimo, di facsia media, ARCTIC ha deciso di regalare a questo nuovo Freezer 7 X un'aspetto piuttosto accattivante nella sua semplicità.
A colpo d'occhio colpisce senz'altro la ventola da 92mm con un design che ricorda le forme delle più prestanti Bionix, la quale vanta un corpo che - prolungandosi sia sul lato sia, soprattutto, nella parte superiore - funge inoltre da convogliatore per il flusso d'aria generato.
Le dimensioni sono pari a 110.5mm di larghezza, 132.5mm di altezza e 74.3mm di profondità con tanto di ventola installata, così da offrire una buona compatibilità sia con le memorie RAM sia in case dagli spazi ridotti.
Una volta rimossa più o meno facilmente la ventola, che si fissa alla struttura tramite clip laterali, possiamo apprezzare quanto sia ben realizzato il corpo dissipante di questo Freezer 7 X, davvero ben curato nonostante si tratti di un prodotto dal prezzo inferiore ai 20€.
Alla base di tutto vi sono due heatpipe dal diametro di 6mm, con uno spazio tra loro di circa 3mm, poste a diretto contatto con la CPU in una base che misura complessivamente 2,8*3,4cm, le quali si sviluppano in altezza in maniera "asincrona" (La seconda tende verso i bordi esterni mentre la prima punta al centro) ed allontanano il calore verso le 44 alette in alluminio dallo spessore di 0.4mm.
Davvero ammirabile il design di queste ultime, data non solo la finitura "punteggiata" dell'intera superficie, ma anche per l'elaborato profilo sul frontale e sul posteriore, senza dimenticare la piegatura "a parete" verso il lato, così da massimizzare l'effetto "convogliatore" già prodotto dalla ventola.
Dulcis in fundo andiamo ad analizzare la particolare "ventola convogliatore", per la quale il produttore non ha fornito dettagli circa il flusso d'aria generato, se non che è ottimizzata per la pressione statica.
Controllata via PWM e formata da 5 pale allungate che ricordano, come già sottolineato, le ventole della serie Bionix, questa opera in un range compreso tra i 300 ed i 2.000 RPM (Da noi correttamente rilevati in OS), ed ha un fabbisogno energetico inferiore a 1W (0.07A a 12V).
Durante le nostre prove abbiamo rilevato una rumorosità massima a pieno regime - a distanza di 50cm pari a circa 42.5dB a pieno regime, e circa 41dB nel caso in cui la misurazione avvenisse con la stessa installata sul corpo dissipante (Misurati con stumentazione Benetech GM1351 ±1,5dB).
La nostra prova è stata effettuata sull'ultima revisione della nostra nuova build ATX basata sul case Byzon Advanced di iTek, illuminata a giorno dalle strisce LED ARGB ARYA, nella quale trova posto la motherboard AsRock B450 Steel Legend che fa da base alla fiammante accoppiata casalinga tra la CPU Ryzen 5 3600 e la GPU RX 5700XT Gaming OC (GigaByte) di AMD.
Sistema di Prova - B&C Enthusiast ATX |
|
Processore Frequenza |
AMD Ryzen 5 3600 stock |
Dissipatore |
ARCTIC Freezer 7 X |
Memoria RAM | |
Scheda Madre |
AsRock B450 Steel Legend (BIOS 3.20) |
dGPU vendor frequencies heatspreader |
AMD RX 5700XT 8GBD6 ≈1905MHz - 14GHz (boost-memory) |
Driver |
|
SSD |
|
HDD |
Toshiba L200 2TB 2.5" - 5400rpm/128MB |
Alimentatore | |
Case | |
OS |
Windows 10 - 1909 (x64) Build 18363.592 |
Periferiche | |
Monitor |
LG 29WK600 29" - 21:9 - 2560*1080p & simulated resolution |
• METODOLOGIA DEI TEST •
La metodologia operativa per questa recensione prevede quanto segue:
- Nel sistema sono stati installati tutti i componenti necessari per una configurazione da gioco;
- Ogni test è stato ripetuto per tre volte e, se i risultati di qualche test si mostrano troppo lontani dalla media (elevata varianza), il test stesso è stato di nuovo ripetuto, scartando il risultato non corretto;
- I test sono stati eseguiti utilizzando il progilo energetico realizzato da 1usmus;
- Il processore opera a frequenza standard;
- Nell'hard disk di sistema sono presenti il sistema operativo, i driver per le periferiche, i software di analisi, l'antivirus ed una discreta libreria di benchmark/videogame;
- La velocità delle ventole è stata impostata al massimo dal BIOS (FAN @ MAX SPEED);
- La pasta termica utilizzata è la Arctic MX-2 pre-applicata di fabbrica sul dissipatore.
La procedura di montaggio del nuovo Freezer 7 X di ARCTIC è piuttosto semplice, soprattutto nel momento in cui lo si vuole installare su socket AMD.
Per via del suo sistema di ancoraggio compatibile di base con quello dei dissipatori originali, per installarlo non sarà necessario sostituire il backplate oppure altro sulla scheda madre (Clicca qui per il video sul canale ufficiale Youtube).
Basterà semplicemente allentare le linguette tramite l'apposita vite con testa a croce, posizionarle in modo tale da ancorarle con i rispettivi fori sulle placche originali, e successivamente stringere le viti per assicurare definitivamente il dissipatore alla scheda madre.
Nonostante si tratti di un prodotto economico e non propriamente destinato a configurazioni da gioco, come già anticipato nelle pagine precedenti, questo non sfigura affatto nel nostro sistema di test, anzi!
Certo, a primo impatto risulta visivamente un po' troppo piccolo per amalgamasi a questa configurazione hardware (Soprattutto esteticamente un po' troppo spinta per le sue potenzialità), ma - come vedremo nella pagina successiva - non per questo è da sottovalutare.
N.B. nel caso in cui vi accingiate ad installare questo dissipatore, fate attenzione a come viene posizionata la ventola durante l'installazione. Ergo, cercate di non "schiacciarla" sulle parti terminali delle heatpipe, in quanto - con l'esposizione prolungata al calore - la cornice superiore rischia di deformarsi/rovinarsi.
Per quanto semplice, il sistema di ancoraggio ha fornito la giusta pressione per permettere che la pasta termica (Ricordiamo pre-applicata) facesse un perfetto contatto con la CPU.
Com'è possibile notare dal secondo scatto di dettaglio allegato qui di seguito, la base del dissipatore non è grande a sufficienza per ricoprire l'intera superficie della CPU Ryzen da noi utilizzata.
Ciò non è limitante in quanto le due heatpipe, saggiamente posizionate, riescono a "coprire" le zone più calde della CPU.
Per stressare al massimo i 12 thread a disposizione del Ryzen 5 3600 abbiamo deciso di utilizzare Cinebench 20, e di misurare la temperatura massima registrata alla quinta esecuzione ripetuta senza pause.
Per replicare invece il classico scenario SoHo (Small Office - Home Office) abbiamo lasciato in esecuzione il benchmark multicore di WinRar, mentre per replicare una classica situazione da gioco abbiamo visionato la temperatura massima raggiunta durante una sessione, di circa mezz'ora, al recente titolo Assassin's Creed: Odyssey (clicca qui per visualizzare la nostra recensione)."
I test sono stati effettuati in un ambiente di test aperto. Si precisa che nella stanza la temperatura si aggirava intorno ai 17°C (Test effettuati il 23/02 a Catanzaro, ore 16:00), e che le temperature sono state rilevate per mezzo del programma AIDA 64 Engineering.
In idle, ricondandovi le temperature ballerine delle CPU Zen 2, il Freezer 7 X ha fatto registrare temperature tra i 32°C ed i 40°C, che salgono tra i 47°C ed i 55°C osservati durante i 30 minuti di benchmark effettuati con Winrar.
Durante una classica sessione di gioco su Assassin's creed, le temperature registrate si sono attestate attorno ai 55°C medi, con alcuni sporadici picchi di 60°C. Infine, a seguito delle cinque ripetute esecuzioni di Cinebench 20, la temperatura si è assestata sui 72°C già al termine della seconda esecuzione, senza più aumentare.
Dati i risultati ottenuti con una recente e piuttosto prestante CPU da 12 thread non credo ci sia bisogno di commentare un prodotto che, nonostante il target di mercato ed il suo prezzo di vendita suggerito, risulta a più curato di quanto dovrebbe.
É semplice da montare, ha una buona pasta termica pre-applicata, vanta un aspetto piuttosto ricercato, la qualità costruttiva e le performance sono di tutto rispetto, ha ben sei anni di garanzia e costa meno di 20€ ...
... cosa vorreste di più dalla vita? :D
Si ringrazia come sempre Arctic per il sample gentilmente offerto.