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Veniamo finalmente a descrivere l'utilizzo dei Tablet e PC nelle scuole, e per far questo dovremo partire dalle esperienze passate, le quali hanno avuto luogo principalmente nei paesi anglosassoni.

Lo scorso anno la Cathedral High School, a St. Cloud, Minnesota, ha dotato gli studenti del settimo e ottavo anno di 270 Mac BookAir: “Cathedral is leasing 270 computers on three-year leases from Apple. Each machine costs the school district about $1,000, and the money came from the school’s general fund. Planning for the program began last year and centered on who would use them, not just on the tools. The remaining 35 machines were given to teachers who would decide the best way to use them”. Un investimento decisamente oneroso, e di cui vedremo i risultati solo tra un paio di anni, verosimilmente. Chi ha già effettuato simili investimenti si è però pentito.

E' il caso della Pace University di New York, la quale aveva tentato di sostituire i terminali classici (notebook e desktop) con gli iPad 2 di Apple, così da fornire agli studenti un mezzo efficiente per continuare il lavoro a casa. Il progetto è fallito clamorosamente, secondo quanto riportato sulla testata PcPro.

La principale causa del fallimento è legata all'analfabetismo informatico degli insegnanti, ancorati ad un utilizzo di certi programmi, in particolare della suite Office di Microsoft, non presente su iPad. Questo ha determinato la necessità di utilizzare Office in remoto, ed è stato disastroso: “Some staff are needing to produce documents and resources by remoting in [to a PC] on an iPad. Trying to operate Microsoft Word using a remote app that dumps you out of the connection is a nightmare”. L’impossibilità di collegare una semplice pennina USB, inoltre, non ha permesso di utilizzare documenti creati su altri terminali: “One of the biggest problems is the storage, since you can’t connect USB memory sticks to it”.

La scuola in questione, inoltre, ha scelto di acquistare la Apple TV per la proiezione delle slide e dei documenti, una soluzione costosa e non molto razionale: “The school, somewhat bizarrely, also supplied teachers with Apple TVs to allow them to project their iPad display in the classroom, which seems more than a little extravagant. A simple £25 Apple VGA connector would surely have been a far cheaper and more efficient means of achieving that goal”.

Alla fine la Pace University ha deciso di abbandonare l'utilizzo degli iPad in quanto non aggiungevano nulla alla didattica vera e propria, per tornare all'utilizzo dei classici PC Desktop e Notebook, decisamente più utili e polivalenti, e alla classica penna.

 

L'arrivo degli iPad alla Pace University


La Gibbon Fairfax Winthrop High School ha realizzato un progetto simile, nel 2011, e ad oggi sembra stia proseguendo meglio, secondo quanto riporta il preside Jeff Bertang alla testata New Ulm Journal: “[iPad] improved research ability, enabled students to be more organized and simplified finding data”. Restano comunque delle ombre, soprattutto riguardo i costi. Se uno studente danneggia lo schermo dell'iPad deve sborsare 100 dollari per ripararlo, se smarrisce il carica batteria ne deve sborsare 25, se perde il tablet la quota sale a 500 dollari. Inoltre, come affermano alcuni studiosi americani, un anno di utilizzo è ben poca cosa per legittimare o meno l'utilizzo dei tablet a scuola. Per sapere se saranno stati utili o meno servirà attendere almeno un lustro. Un progetto identico a quello in essere alla Gibbon è presente anche nelle seguenti scuole: Lakeville, Farmington, Little Falls, Heritage e MACCRAY.

In Russia si è andati oltre. Nelle scuole russe il tablet non è scelto tra le varie aziende commerciali, ma viene comprato da un oligarca russo, tale Alexander Evgenievich Shustorovich.
Shustorovich vuole portare la Russia nel terzo millennio digitalizzando la scuola, attraverso un ecosistema in grado di controllare tutta la vita degli allievi: dove sono, cosa stanno facendo, cosa pensano, quali sono le loro attività. Grazie ad un Tablet che porteranno sempre con loro.

Il progetto si chiama “elektronnij obrazovatelnij komplex”, o E-OK, e tradotto significa “sistema didattico informatico”, e consiste in un Tablet dal SO chiuso in cui verranno installate solo le applicazioni realmente utili alla didattica. Tutto verrà realizzato tramite questo Tablet, perennemente connesso tramite rete 3G o, in futuro, 4G: compiti a casa (quando e come sono stati fatti), verifiche, cosa ha ordinato il ragazzo in mensa, cosa legge, quali sono i suoi interessi, e via di questo passo. Il genitore, inoltre, potrà sempre sapere dove si trova durante l'orario scolastico grazie al GPS/Glonass integrato.

Un progetto alla 1984: “6C's teacher, Irene Razuvaeva, introduces Sergei, father to Anastasia, one of her students. The device enables parents to monitor all of their child's in-class activities, from test scores to pages or videos viewed. "You have control," says Sergei, through a translator”.

I genitori, ma soprattutto lo Stato, avranno il controllo totale sulla vita dello Studente.

In Europa, almeno per il momento, non si è giunti a tali livelli. L'utilizzo dei tablet nelle scuole è ancora limitato, ma soprattutto si cerca un metodo di utilizzo non invasivo. Non come quello statunitense, ma soprattutto non come quello russo. Fortunatamente la nostra storia filosofica e storica, nell'ambito sociale e civile, ci permette ancora di fermarci arrivati ad un certo limite.

Resta comunque da comprendere appieno come un Tablet debba essere utilizzato. Alcuni studi hanno affrontato l'argomento, ed hanno posto delle domande.

Può un utilizzo prolungato di tali terminali danneggiare la vista degli studenti? Leggere su uno schermo LCD è faticoso e stancante, molto più che su la classica carta. Si possono utilizzare schermi E-INK, ma si perde la possibilità di utilizzare caratteristiche avanzate come la visione di video.

Un libro è decisamente più facile da maneggiare. Se cade, pazienza. Si può sottolineare, ci si possono prendere appunti a margine, si possono piegare le orecchie delle pagine per segnare punti interessanti, ecc. Con il Tablet il tutto è molto più faticoso.

In ultimo, parlando dell'editoria, per ora si è assistito alla conversione 1:1 dei libri di testo dal cartaceo al multimediale. Niente funzioni aggiuntive, niente hyperlink, niente aggiunte multimediali (video, musiche, ecc). Ha senso utilizzare un Tablet solamente per avere un testo in PDF invece che su cartaceo? Il problema, infatti, non si risolverebbe. Ogni anno le case editrici modificherebbero il testo, e lo studente dovrebbe comprarne uno nuovo, allo stesso costo del cartaceo. In conclusione si salverebbe qualche albero, ma il costo per studente e genitori rimarrebbe invariato.