Nel settembre del 2013 è partito il progetto europeo intercomunitario EUROSERVER, il quale vede la partecipazione di diverse importanti industrie ed università di sette nazioni. Sono nove, in particolare, i principali enti che collaborano: CEA (Commissariat à l'énergie atomique et aux énergies alternatives – Francia), STMicroelectronics (Francia), ARM (Gran Bretagna), EUROTECH (Italia), Technische Universitaet Dresden (Germania), Barcelona Supercomputing Center (Spagna), Foundation for Research & Technology (Grecia), Chalmers Tekniska Hoegskola AB (Svezia) e Onapp Ltd (Gibilterra).
Scopo del progetto è lo studio di ecosistema hardware-software per realizzare la base dei futuri server da utilizzare su suolo europeo, sia nel privato sia nel pubblico, così da smarcarsi dalle tecnologie proprietarie d'oltreoceano, spesso troppo costose da acquistare e/o da mantenere. Non solo server ad alta densità e a basso consumo, quindi, ma anche sistemi ad elevate prestazioni per calcoli scientifici, attraverso l'utilizzo delle più moderne tecnologie oggi disponibili: “EUROSERVER is addressing these challenges in a holistic manner; we advocate the use of state-of-the-art low-power ARM processors in a new server system-architecture that uses 3D integration to scale with both the numbers of cores, and the memory and I/O, all managed by new systems software providing transparent system-wide virtualization and efficient resource use by cloud applications”.