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Questo progetto nasce dalla volontà di diverse entità europee di realizzare una piattaforma altamente personalizzabile, dall'elevata potenza computazionale e dai costi equilibrati, così da evitare l'utilizzo di tecnolgie proprietarie estere, spesso eccessivamente costose da implementare (CPU x86, GPU Tesla, ecc). Come afferma John Goodacre, Director of Technology and Systems presso ARM e Professore associato all'Università di Manchester, il progetto EUROSERVER riesce a coniugare le necessità di diversi clienti: “TU Dresden is interested in the handling of databases in embedded telecom. Eurotech is a systems company looking at more deeply embedded applications. Spain's Barcelona Supercomputing Center is present which reflects an interest in scaling up to take on high performance computing”.

Fortunatamente, per portare a compimento il progetto, in Europa esistono ancora diverse aziende di alto profilo in tutti i settori dell'industria informatica e dei semiconduttori, e questo ha permesso la creazione di un Dream Team completamente europeo per giungere all'obiettivo. L'architettura dei processori sarà basata su ISA ARM, mentre la realizzazione fisica dei chip sarà demandata alle fonderie di STMicroelectronics, la quale utilizzerà i processi produttivi su tecnologia FD-SOI, quest'ultima 100% europea e studiata in collaborazione con la francese CEA-LETI. Questa scelta permetterà di favorire lo sviluppo tecnologico dei nodi FD-SOI almeno fino ai 10nm, così di rimanere al passo delle più importanti fonderie al mondo, cioè Intel e TSMC, per il prossimo lustro (5 anni).

 

Da semimd.com

 

Se il progetto dovesse andare in porto come si spera, non mancheranno sicuramente nuovi clienti, anche extra-europei, e questo significherebbe un veloce abbattimento dei costi di produzione ed implementazione. OnApp, azienda inglese attiva nel settore del Cloud Computing, avrà necessità di migliaia di microserver ad alta efficienza nell'arco dei prossimi anni, mentre il Barcelona Supercomputing Center necessiterà di computer dall'elevata potenza ed al contempo dall'ottimo rapporto consumi/prestazioni. Le soluzioni studiate per questi due partner potrebbero quindi essere vendute a clienti esterni (la stessa cosa accade, ad esempio, con il sistema d'arma europeo Eurofighter, realizzato per venire incontro alle esigenze delle aviazioni di Gran Bretagna, Germania, Italia e Spagna e poi venduto a forze aeree estere, come l'Arabia Saudita).

L'introduzione nel progetto di istituti universitari, inoltre, permetterà la realizzazione di software ex-novo o la riscrittura di software già in uso a prezzi di costo, in quanto saranno i numerosi studenti (laureandi, dottorandi o ricercatori) a dare una mano agli ingegneri professionisti, riprendendo in parte il modus operandi utilizzato dalla comunità Open Source. Proprio al Barcelona Supercomputing Center, ad esempio, erano disponibili due posti nel gruppo di lavoro che si occupa delle Heterogeneous Architectures: "The Heterogeneous Architectures group from the Computer Science Department at the Barcelona Supercomputing Center (BSC) is offering two full-time PhD student positions within the EuroServer project". Altre posizioni sono ancora disponibili, ed anche se lo stipendio in genere è molto basso (assimilabile ad un rimborso spese), in contropartita possono essere elargiti diplomi di specializzazione ed altri titoli di studio, molto utili in futuro per trovare buoni posti di lavoro (nei curriculum fanno sempre un'ottima impressione!).