Jeff John Roberts, su GIGAOM, fa notare in maniera limpida come il Patent Trolling negli ultimi anni sia diventata una pratica sempre più frequente, e soprattutto sempre più proficua. Si può osservare come le compagnie non attive in un certo mercato (non-practicing entities) alla fine degli anni '90 riuscivano a spillare circa 5.5 mld di dollari l'anno grazie a queste cause, mentre oggi la media è di 8.5 mld di dollari/anno.
Altro interessante punto fatto notare da Roberts, è come questi Patent Troll scelgano attentamente le Corti degli Stati federali in cui si discuterà il caso, in quanto alcune sono più accondiscendenti, soprattutto se il querelante è statunitense e il possibile “ladro” è straniero. Non è un caso che nVidia, per la propria causa contro Samsung e Qualcomm, abbia scelto la Corte del Delaware. Oppure, possiamo ricordare il mai troppo citato Gilbert Hyatt, il quale a metà degli anni '90 si proclamò padre delle moderne CPU, e intentò causa a mezzo mondo IT proprio in Texas.
Alcuni legislatori statunitensi vorrebbero fermare queste futili guerre sui brevetti, ma le Corti del Texas e del Delaware sono riluttanti a farlo, in quanto queste cause portano molto denaro alle casse dello Stato, soprattutto se il querelante dovesse vincere: “Despite higher court rulings intending to limit the jurisdiction of East Texas and Delaware, trolls are suing in these places at higher than ever rates — in no small part because the local judges, perhaps recognizing that the troll lawsuits help the local economy, are reluctant to grant venue changes”.
Questo stato delle cose, in ultimo, sta portando non solo singoli individui o piccole entità a percorrere la strada del patent trolling, ma anche multinazionali di notevole spessore. Pensiamo ad Apple, a Microsoft ed alla già citata nVidia. Oppure pensiamo al costo dei brevetti dei modem LTE, di cui abbiamo discusso qui. Si può affermare che sono sempre meno le aziende serie che cercano il guadagno attraverso l'onesta vendita dei propri prodotti, e sempre di più quelle che operano come razziatori.