OCZ Technology nasce nel 2002, con sede a San José (California), come produttore di memorie RAM ad alte prestazioni. Sono i tempi dei primi veri overclock selvaggi, grazie all'introduzione di piattaforme finalmente adatte ad essere spremute come si deve: stiamo parlando del Socket 462, per AMD, e del Socket 478, per Intel, eredi diretti del fortunato Socket 370, proprio quello che ha dato il via a tutto questo. In quegli anni salgono così alla ribalta presso il pubblico degli enthusiast, dopo aver agito quasi in un altro mondo, tanto erano sconosciuti, quegli overclocker che ancora oggi dominano la scena: Sami "Macci" Mäkinen, Peter “Shamino” Tan, Charles "Fugger" Wirth, e molti altri.
Nascono quindi case che si dedicano esclusivamente a prodotti studiati per gli overclocker e per gli utenti enthusiast. Quest'ultima categoria è quella a cui realmente puntano queste aziende, così da realizzare grandi numeri nelle vendite, e quindi buoni guadagni. Gli overclocker sono lo specchietto per le allodole, l'esca, affinché l'utente comune compri un prodotto sovrapprezzato, che spesso non sfrutterà mai realmente al 100%.
Esempio principe di questa mentalità da compratore ossessivo/compulsivo (quale è spesso l'utente enthusiast), sono le memorie RAM. Ancora oggi avere dei Timing poco più bassi della norma comporta un aumento incredibile della spesa per un paio di moduli di memoria. Bei tempi, per le case, quando c'era la corsa ai moduli dotati di chip Winbond BH-5/CH-6/UTT, Hynix D43/D5 e Samsung TCCC/TCCD. Il divario di prezzo, a parità di frequenza di base e capacità, tra un modulo standard con chip PowerChip od Elpida, ed uno dotato di chip Winbond o Samsung, era astronomico: il secondo poteva costare due o tre volte il primo!
OCZ addirittura tentò la sorte con memorie ECC ad alta frequenza, nel 2003, dopo l'introduzione dei processori FX51/FX53 di AMD su Socket 940, ma l'esperimento ebbe vita breve.
Con l'introduzione delle due piattaforme 462 e 478, e dell'ancora più fortunata piattaforma basata sul Socket 939, così come con la nascita di una clientela che non si fa remore ad acquistare componentistica a prezzi spropositati, nascono numerose aziende: Zalman (1999), EKWB (1999), Ybris Cooling (2001) e Sapphire Technology (2004), per citarne solo alcune. Altre case attive in mercati molto differenti (Embedded, Server, ecc), come Vantec (fondata nel 1994) o DFI (fondata nel 1981), entrano con grandi propositi nel mercato enthusiast. I più vecchietti, inoltre, si ricorderanno di Fluctus, un negozio online italiano che fece furore al tempo degli Athlon XP.
OCZ DDR Boster, un accessorio estremamente amato dai vecchi overclocker!
Altre case, prima attive in mercati professionali, si convertono al più remunerativo mercato dei moduli di memoria: Corsair, fondata nel 1994, entra nel mercato delle DRAM ad alte prestazioni nel 2002. Mushkin, anch'essa fondata nel 1994, entra nel medesimo mercato il medesimo anno di Corsair, e farà furore per quasi un lustro con le memorie delle serie Black e Red Line. Altre case che seguiranno questo iter saranno, tra le tante, GEIL (fondata nel 1993) e G.Skill (fondata nel 1989). L'asiatica PQI, fondata nel 1997, entra nel mercato delle DRAM ad alte prestazioni nel 2004, ma lo abbandonerà appena qualche anno dopo: con la scomparsa delle DDR, ed il successo delle DDR2, la pacchia finì molto velocemente, sia a causa di margini di guadagno sempre più risicati, sia a causa del sempre crescente numero di concorrenti, e quindi della difficoltà di reperire chip dalle buone prestazioni (chi vende di più, come sempre, ha la precedenza sulle forniture). Molte di queste case fecero marcia indietro, proprio come nel caso di PQI: oggi, infatti, produce moduli DDR3 solo di fascia Value.
OCZ, dopo aver cavalcato l'onda delle memorie DDR, invece di chiudersi in questo mercato dai margini ridottissimi, si lanciò in altri, proponendo componentistica e periferiche dall'ottimo rapporto qualità/prezzo: periferiche da gaming (che ho adorato!), dissipatori di fascia media ed alta (il Vendetta 2 occupa ancora un posto nel mio cuore) ed alimentatori di classe (il Powerstream da 420W lo possiedo ancora, pienamente funzionante dopo 10 anni).
Questa differenziazione fu comunque un palliativo, in quanto anche in questi mercati i concorrenti si presentarono numerosi e agguerriti. Le stesse case che prima si facevano guerra nel mercato delle DRAM, si lanciarono quasi simultaneamente nei medesimi nuovi mercati. Ad OCZ serviva un prodotto altamente remunerativo, ma al contempo di ampia diffusione per poter tornare ai vecchi fasti. La nascita degli SSD fu l'occasione perfetta!
OCZ, così, diventò il primo produttore di SSD consumer a buon prezzo, come ci spiega Tobias in questa intervista, ma la lotta che si sarebbe andata a consumare tra OCZ e le altre case che, inevitabilmente, fecero capolino anche in questo angolo di paradiso (per la casa statunitense), portò ad una ineluttabile conclusione: la bancarotta della stessa OCZ. L''aver introdotto SSD di fascia alta e dai margini elevati, come i RevoDrive, non è bastato a salvarla.
Giungiamo quindi ai giorni nostri, con una OCZ smembrata: la divisione PSU è andata a FirePower Technology, le altre divisioni a società ancora meno conosciute. La divisione Storage, quella di cui parleremo in questa intervista, e che ha preso il nome di OCZ Storage Solutions, è effettivamente la OCZ che conoscevamo, almeno in larga parte (dipendenti, brevetti, strutture). Toshiba, acquistandola per una miseria (appena 35 mln di dollari), è inutile negarlo, ha fatto un affare. L'azienda giapponese, infatti, si è portata a casa un pacchetto praticamente completo, in quanto ad OCZ mancava solamente il fornitore diretto di NAND Flash per produrre un SSD completamente home made. OCZ produceva tutto il resto da sé: Firmware, Software, CTRL. Quel fornitore di NAND Flash, oggi, OCZ l'ha trovato in Toshiba stessa.
Tobias Brinkmann, Vice President Global Marketing di OCZ
Come recentemente ha affermato SanDisk, vendere SSD che utilizzano le proprie memorie NAND Flash è molto più conveniente che non vendere le sole NAND Flash a terzi: “SanDisk's solid-state drive business offers higher profit margins than does sales of NAND chips to other manufacturers. It also makes the company less vulnerable to dramatic price swings that have historically plagued the memory chip industry”.
Toshiba, quindi, può oggi contare su un'arma davvero affilata, in quanto OCZ è una veterana del mercato degli SSD, ed il voler puntare principalmente ai mercati più remunerativi (SSD consumer di fascia alta, prosumer e Server) è una chiara indicazione di dove si vuole puntare: OCZ non sarà più quella che abbiamo conosciuto fino ad oggi. Si volta, finalmente, pagina. Sarà nato un nuovo Re? Leggendo la nostra recensione del recente SSD OCZ Vertex 460, sembrerebbe proprio di sì.
Lo Z-Drive 4500, uno dei prodotti di punta di OCZ Storage Solutions
B&C: Ciao Tobias, prima di tutto, grazie per aver accettato il nostro invito. Potresti spiegare ai nostri lettori che ruolo ricopri all'interno di OCZ Storage Solutions?
TB: Grazie a voi per avermi concesso questa opportunità e per permettermi di offrire ai vostri lettori una visione d'insieme di OCZ Storage Solutions. Personalmente sono entrato in OCZ nel lontano 2006, quale responsabile della divisione globale marketing e PR.
B&C: OCZ nasce nel 2002 quale produttore di memorie DDR ad elevate prestazioni, divenendo in poco tempo uno dei principali attori in questo mercato. Nonostante ciò OCZ, durante la propria esistenza, reinventa sé stessa varie volte: quale produttore di alimentatori, quale produttore di periferiche da gioco, quale produttore di dissipatori e, in ultimo, quale produttore di SSD. Ci potresti spiegare come mai OCZ ha diversificato tanto la propria offerta nell'arco di questi anni, e perché in questi settori?
TB: Durante quegli anni abbiamo deciso di produrre diverse tipologie di prodotti, dedicati a differenti segmenti di mercato. Come avete menzionato, abbiamo sempre avuto grande considerazione degli utenti enthusiast e per questo ci è sembrato logico accontentare la nostra clientela con diversi prodotti specifici. Come parte della nostra strategia di crescita decidemmo inoltre di rivolgerci ad un segmento di mercato decisamente remunerativo, quello dei videogiocatori. Il mercato delle DRAM stava diventando davvero troppo competitivo e i margini continuavano ad assottigliarsi. Per questo motivo fummo costretti a diversificare l'offerta.
Nel 2008 OCZ fu una tra le prime compagnie a lanciare SSD di fascia consumer. Da allora abbiamo accumulato un gran numero di brevetti e design proprietari nel nostro portfolio, sia attraverso lo sviluppo di soluzioni in casa sia attraverso l'acquisto di compagnie. L'abbandonare il settore delle DRAM si è rivelata un'importante decisione strategica, al fine di focalizzarci nel mercato degli SSD. Questo ci ha permesso di poter sviluppare l'offerta attuale, la quale ci pone in un'ottima posizione rispetto ai concorrenti.
B&C: OCZ è ora un'azienda specializzata nella sola produzione di Solid State Drive (Sata e PCI-E). Durante gli ultimi anni molti clienti si sono lamentati riguardo la bassa longevità di alcuni vostri prodotti. Questi problemi sono insorti, a mio parere, in quanto se si vogliono vendere gli SSD al prezzo più basso possibile da qualche parte bisogna risparmiare: un prezzo di commercializzazione basso è un'ottima esca, ma allo stesso modo significa che da qualche parte si è dovuto tagliare. Da qui, la fatidica domanda: continuerete ad adottare la medesima strategia nel prossimo futuro con i prodotti consumer, o cambierete completamente strada?
TB: Io non penso che sia una semplice questione di prezzo. Per rispondere alla tua domanda, voglio portare a sostegno i numeri degli anni passati.
Come ho menzionato precedentemente, OCZ fu una delle prime case a lanciare degli SSD dedicati al mercato consumer, nel lontano 2008, e con questi fummo il primo produttore a lanciare diversi produttori di CTRL, come ad esempio SandForce e JMicron. Essere i primi in un mercato porta certamente ad avere dei benefici, ma contemporaneamente devi far fronte a diversi bug che potranno essere eliminati solo nel corso del tempo. Quando se il primo produttore in un mercato, e detieni la maggior parte delle quote di mercato, l'avere dei problemi si riflette negativamente sulla percezione del marchio stesso.
Oggi siamo in una posizione differente: abbiamo quanto serve per produrre tutto in casa ed il controllo completo nello sviluppo e nella produzione, in ogni loro aspetto. I nostri attuali prodotti che sono basati sul controller Barefoot 3 e che utilizzano le NAND Flash di Toshiba prodotte a 19nm hanno la percentuale di ritorno in RMA più bassa di qualsiasi altro prototto che abbiamo lanciato sul mercato, a conferma che ci stiamo concentrando notevolmente nello sviluppo, nel testing e sulle certificazioni di qualità.
Riguardo la strategia, l'abbiamo cambiata diversi anni fa, quando smettemmo di produrre oltre 150 prodotti, e decidemmo di focalizzarci sui mercati di fascia media ed alta con le serie Vertex, Vector e RevoDrive. Questa è stata sicuramente una giusta decisione, e come risultato abbiamo notevolmente migliorato la qualità, le prestazioni e le caratteristiche dei nostri SSD.
B&C: Samsung vende SSD con integrate NAND Flash di propria produzione. SanDisk vende SSD con integrate NAND Flash di propria produzione. Micron vende SSD (tramite la controllata Crucial) con integrate NAND Flash di propria produzione. OCZ farà lo stesso, oppure utilizzerà NAND Flash prodotte da altre compagnie che non siano Toshiba? Inoltre, Toshiba venderà degli SSD, magari di fascia bassa, con il proprio brand?
TB: Toshiba continuerà lo sviluppo e la commercializzazione di SSD sotto il proprio marchio, mentre la nuova compagnia, OCZ Storage Solutions, continuerà ugualmente a vendere SSD con il proprio marchio attraverso i nostri rodati canali di vendita.
Stiamo aggiornando tutti i nostri prodotti di fascia consumer alle memorie NAND Flash a 19nm di Toshiba ed i nostri prodotti di fascia Enterprise, quali l'Intrepid SSD SATA e lo Z-Drive 4500 PCI-E, saranno presto basati anch'essi sulle NAND Flash di Toshiba.
Durante la seconda metà dell'anno Toshiba dovrebbe rilasciare una periferica SATA basata su memorie TLC che noi venderemo anche con il marchio OCZ. Questo ci permetterà di guadagnare delle quote di mercato anche nei segmenti più economici.
B&C: Oggi OCZ può produrre un SSD fatto in casa al 100%: dai controller (grazie all'acquisizione del centro di ricerca di PLX Technology e di Indilinx Company), alle NAND Flash (grazie alla divisione Semiconduttori di Toshiba), fino ai Firmware (grazie, ancora, ad Indilinx Company). Inoltre, grazie alla recente acquisizione di SANRAD Inc. (2012), OCZ può fornire ai clienti Enterprise una soluzione professionale completa (Hardware + Software). Ci puoi parlare più nel dettaglio riguardo la genesi degli ultimi prodotti Enterprise di OCZ (ad esempio del ZD_ZL SQL Accelerator o dello Z-Drive 4500)?
TB: Hai fatto un riassunto perfetto. Oggi siamo effettivamente l'unico produttore di SSD che può fregiarsi della possibilità di focalizzarsi solamente sul settore degli SSD.
Quando osservi le nostre soluzioni Enterprise, e scrivo esattamente “soluzioni” perché realizziamo l'hardware ed il software per risolvere specifiche sfide riguardo il comparto di memorizzazione, noi copriamo un'ampia base di clientela nei mercati Enterprise/OEM, SMB e delle Workstation.
Se osservi attentamente il nostro attuale catalogo, noterai che abbiamo sviluppato le nostre soluzioni per i seguenti mercati e le seguenti applicazioni:
- Z-Drive 4500 – Database / Data Warehousing, Database / OLTP, Web2.0 Servers, High Performance Computing, Virtualization ed Exchange;
- Intrepid – Online archiving, Web search, Media streaming, Indexing, Transaction processing, VM infrastructure, Email servers, Analytics;
- ZD-XL – questa soluzione è stata studiata specificatamente per l'ambiente SQL Server – Caching, Acceleration & Optimization;
- VXL – al pari della soluzione ZD-XL, questa è studiata quale soluzione di Caching, Acceleration & Optimization per ambientiVMware.
B&C: Le più recenti soluzioni Enterprise di OCZ sono utilizzate con successo da numerose importanti istituzioni (ad esempio, in Italia dalla Corte Suprema di Cassazione). Ci potresti spiegare quali sono i principali vantaggi che apportano le vostre soluzioni rispetto a quelle dei concorrenti diretti? Quali sono le vostre aspettative riguardo il mercato Enterprise? E, in ultimo, quando inizierete ad utilizzare i condensatori per garantire una continuità di alimentazione, in caso di black-out, ai vostri SSD di fascia consumer (come già fanno Samsung e Crucial)?
TB: Il mercato Enterprise sta continuando a crescere molto rapidamente e noi siamo in una buona posizione in quanto siamo in diverse posizioni di mercato, le quali continuano a crescere altrettanto bene.
Adesso disponiamo dei quattro pilastri che ci permettono di essere decisamente competitivi, così da commercializzare prodotti effettivamente all'avanguardia: un ottimo controller fatto in casa, eccellenti software e firmware, e una fornitura diretta alle memorie NAND Flash.
Uno dei principali vantaggi è sicuramente quello di poter disporre della fornitura diretta di NAND Flash da parte di Toshiba. Questo ci permette di analizzare nel dettaglio le prossime tecnologie NAND e di sviluppare nuove feature, al fine di garantire prestazioni migliori, una maggiore durata e un prodotto più duttile. Questo inoltre ci assicura che la vita media del prodotto sarà decisamente durevole, una caratteristica essenziale nel mercato Enterprise.
B&C: Riguardo il Cloud Computing, recentemente abbiamo intervistato Gianni Anguiletti, Country Manager Italia di Red Hat, e questi ha affermato che OpenStack sta crescendo molto bene. Cosa ne pensi di OpenStack? Sappiamo che OCZ offre un eccellente database di driver per GNU/Linux dei propri prodotti. Lavorerete a stretto contatto con Red Hat e le altre compagnie GNU/Linux impegnate nel progetto OpenStack e nello sviluppo di soluzioni di Cloud Computing e di Virtualizzazione? Quali sono, più in generale, le vostre relazioni con queste compagnie?
TB: Penso che OpenStack sia un progetto fantastico che continua ad innovare e questo è un bene per tutto il mercato. Riguardo il Cloud Computing e la Virtualizzazione, OCZ si sta concentrando notevolmente su entrambi questi settori e continuerà a lavorare con i partner per sviluppare le migliori soluzioni per questi mercati.
B&C: SLC, MLC, TLC, e via discorrendo. Esistono molteplici tipi di memorie NAND Flash, e la maggior parte degli utenti non conosce le differenze tra queste. I clienti Professionali/Enterprise sono disinformati allo stesso livello dei clienti casalinghi? Inoltre, quali sono le principali difficoltà che state incontrando per emergere nel settore Enterprise?
TB: Quando cerchi di diventare partner dei principali protagonisti del settore Enterprise, questi solitamente conoscono la tecnologia che andranno ad utilizzare nel dettaglio, e sanno cosa conviene utilizzare per i compiti che si prefiggono. Attualmente la consapevolezza di quello che si sta acquistando sta crescendo abbastanza in tutti i segmenti di mercato, ma nel settore Enterprise il tasso di crescita dell'archiviazione tramite NAND Flash è incredibile. Quando si parla di mercato delle PMI, invece, credo che ci sia ancora bisogno di fare molta formazione, al fine di penetrare questo mercato su larga scala.
B&C: Quando ero ancora un giovano overclocker uno dei miei sogni proibiti era un kit dual channel di queste memorie: OCZ DDR PC4800 Platinum (Samsung TCCD). Mi ricordo che rimasi deluso dal fatto che OCZ avesse deciso di abbandonare il mercato delle RAM, nel 2011. A quel tempo i margini di profitto delle memorie erano molto bassi, ba adesso sembra che tale mercato sia tornato abbastanza profittevole. Pensi che OCZ possa tornare in questo mercato nel prossimo futuro? Oppure, OCZ rimarrà soltanto un produttore di SSD di fascia Premium?
TB: Come potrai notare dal nome che ha preso la nostra compagnia, OCZ ”Storage Solution”, il nostro principale mercato sarà quello della memorizzazione. Il nostro obiettivo adesso è di aumentare le nostre quote di mercato, sia nel settore Enterprise sia nel settore consumer.
Il mercato degli SSD è uno di quelli che attualmente sta crescendo più velocemente all'interno dell'industria IT. Secondo le più recenti analisi di mercato, tale settore nel 2017 varrà oltre 23 miliardi di dollari, quindi il poter avere accesso diretto ad un produttore di NAND Flash (cioè, Toshiba) sarà un vantaggio di non poco conto.
B&C: Grazie Tobias, è stato un piacere parlare con te!
TB: Il piacere è stato tutto mio, grazie.
B&C: Hi Tobias, first of all, thank you for this interview. Can you explain to our readers what your position and roles are at OCZ?
TB: Thank you for the opportunity to talk to you and be able to give your readers some insight to OCZ Storage Solutions. I joined OCZ back in 2006 and am responsible for global PR and marketing.
B&C: OCZ was born in 2002 as supplier of high-performance memory modules, and immediately became one of the main actors in this market. However, during its own life, OCZ reinvented itself many times: as PSU supplier, as gaming peripherals supplier, as heat sinks supplier and, lastly, as SSD supplier. Can you explain us why OCZ has changed so much times during these years, and why in these sectors?
TB: Over the years we have indeed manufactured a variety of products and targeted different market segments. As you mention, we had a great standing in the enthusiast segment and therefore it was logical to look at additional products for our customer base. As part of the growth strategy we also decided to look at bigger market segments such as mainstream gaming. DRAM became a very price sensitive market and margins continued to decline so it was important to diversify.
In 2008, OCZ was among the very first companies to launch a consumer SSD. Since then we have established a large IP and patent portfolio both through in house development and acquisitions. It was an important strategic decision a number of years ago to discontinue our DRAM business and put all our focus and resources on SSDs. This has enabled us to develop the market leading products we have today.
B&C: OCZ is now a company specialized only on Solid State Drives (SATA and PCIe). During the latest years a lot of customers have complained about the longevity of your products. This issue is happen, in my opinion, because you tried to sell your SSDs at lower price as much as possible: a low price is an excellent bait, but also a low price means that there is something of cheap inside. So, the question is: will you continue to adopt the same strategy in the future with the consumer products, or will you change it?
TB: I don’t think it is as simple as just looking at the price. To answer your question, I want to look back a number of years:
As I mentioned earlier, OCZ was amongst the first companies to launch a consumer SSD back in 2008 and with that we were the first manufacturer to launch a number of controllers such as SandForce and JMicron. Being first to market certainly has benefits however you usually also have to live with a number of bugs that are eliminated over time. When you are the brand which is the first to market and have a majority of the market share it will reflect negatively on your brand.
Today we are in a different position: we have all IP in-house and therefore full control of the development and manufacturing in every aspect. Our current products which are based on our Barefoot 3 controller and utilize 19nm Toshiba NAND have by far the lowest return rate of any product we have launched so far which is a confirmation of the development, testing and quality procedures we have focused on.
We changed our strategy a number of years ago when we discontinued over 150 products and decided to focus on the mainstream and high-end market with the Vertex, Vector and RevoDrive. This was certainly the right step to take, as a result we have managed to greatly improve the quality, performance and feature set of our SSDs.
B&C: Samsung sells SSDs only with its own NAND Flash memories. SanDisk sells SSDs only with its own NAND Flash memories. Crucial (Micron) sells SSDs only with its own NAND Flash memories. Will Toshiba do the same, or will OCZ use NAND Flash memories from other suppliers? Will Toshiba sell some low-budget SSDs with its own brand?
TB: Toshiba will continue its own development, production and marketing of Toshiba branded SSDs while the new company, OCZ Storage Solutions, will also continue to sell its own OCZ branded SSD products through our well established global sales channels.
We have transition all our consumer products to 19nm Toshiba NAND and our latest enterprise products, the Intrepid SATA SSD and the Z-Drive 4500 PCI-e drive are also based on Toshiba.
During the second half of this year Toshiba is going to release a TLC based SATA drive which we are going to sell under the OCZ brand as well. This will enable us to gain back market share in the value segment as well.
B&C: Today OCZ can make a 100% Home Made SSD: controllers (thanks to PLX Technology's Abingdon R&D department and Indilinx Company), NAND Flash memories (thanks to Toshiba Semiconductor), and firmware (thanks to, again, Indilinx Company). Also, thanks to acquisition of SANRAD Inc. (2012), OCZ can provide a complete Enterprise solution (Hardware + Software). Can you talk to us about the genesis of the latest Enterprise products of OCZ (e.g. ZD-ZL SQL Accelerator, Z-Drive 4500, etc.)?
TB: You summarized that well. Today we are the only fully-integrated SSD provider solely focused on SSD products.
When you look at our enterprise solutions, and I say solutions because we design our hardware and software to solve specific storage challenges, we are covering a wide customer base in the enterprise / OEM, SMB and workstation market.
When you look at the specific offerings we have today, we developed these for the following markets / Applications:
- Z-Drive 4500 – Database / Data Warehousing, Database / OLTP, Web2.0 Servers, High Performance Computing, Virtualization and Exchange;
- Intrepid – Online archiving, Web search, Media streaming, Indexing, Transaction processing, VM infrastructure, Email servers, Analytics;
- ZD-XL – this solution was designed specifically for SQL Server Environments – Caching, Acceleration & Optimization;
- VXL – like the ZD-XL this is a Caching, Acceleration & Optimization solution specifically for VMware environments.
B&C: The newer Enterprise products of OCZ are successfully used by a lot of important institutions (e.g. in Italy by the Corte Suprema di Cassazione). Can you explain us the main advantages of your solutions compared to those of your rivals ones? Can you point out your expectations about the Enterprise market? And, will you utilize capacitors for power hold-up (initially an Enterprise solution) in your next consumer products, too (like Crucial and Samsung)?
BT: The enterprise market continues to grow rapidly and we are well positions as outlined above in different market segments to continue to grow our market share.
We now have all four pillars which is important to be competitive and manufactured market leading products: a market leading in-house controller, application software, firmware and direct access to NAND.
A few of the main advantages we have is obviously the direct access to NAND as part of the Toshiba Group which gives us the ability to look at the NAND technology in detail and develop additional features, get better performance, reliability and endurance.
It also ensures availability over the lifespan of a product which is very important in the enterprise market.
B&C: About the Cloud Computing, recently we have interviewed Gianni Anguiletti, Country Manager Italia of Red Hat, and he said that OpenStack is growing very well. What do you think about OpenStack? We know that OCZ has an excellent GNU/Linux driver database for its own products. Will you work in very close contact with Red Hat and the other GNU/Linux companies to support the Cloud Computing and the virtualization technologies? What are your relationships to these companies?
BT: I think OpenStack is a fantastic project which continues to drive innovation and is good for the market as a whole. Cloud Computing and Virtualization are both a big focus for us as a company and we continue to work with industry partners to develop market leading products for these segments.
B&C: SLC, MLC, TLC, and so on. There are a lot of types of NAND Flash memories, and the most of consumer customers don't know the differences between these. Are the enterprise/business customers uninformed like to the consumer ones? Which are the main difficulties that you are running into in the enterprise sector?
BT: When you look at tier1 enterprise customers, they usually understand the technology in detail and know what they are looking for in terms of storage.
You can break it up in many different market segments and talk about specific challenges and knowledge levels overall we are seeing the awareness, need and demand for flash based storage grow at an immense rate in the enterprise space. When it comes to the SME market, I believe there is still a lot of education to take place in order to penetrate this on a wide scale.
B&C: When I was a young overclocker one of my forbidden dreams was a Dual Channel set of these memories: OCZ DDR PC4800 EL Platinum (Samsung TCCD). I was very sad when I found out about the decision of OCZ to abandon the RAM market, during 2011. At that time the profit margin was very low for this kind of product, but now the memory market seems to be very profitable. Do you think that OCZ can return in this market in the near future? Or, will OCZ be only a SSD Premium supplier?
BT: As you can notice from our new company name, OCZ “Storage Solutions” our focus is going to be on storage. Our goal is now to grow market share again both in the consumer and enterprise space.
The SSD market is one of the fastest growing segments in the IT industry today. According to analysts the market size will be over $23 billion by 2017 so having that direct access to NAND will be a major competitive advantage.
B&C: Thanks Tobias, it has been a pleasure talking with you!
BT: The pleasure was all mine, thank you.