Secondo quanto riportano diverse fonti, tra cui possiamo citare Digitimes e SemiWiki, Apple e Samsung sarebbero destinate a mantenere un eterno rapporto di amicizia ed odio.

 

 

Sebbene la casa di Cupertino abbia dato in carico la produzione completa dei propri SoC A8 a 20nm alla taiwanese TSMC, così da smarcarsi dall'arcinemica coreana, per il futuro la situazione potrebbe cambiare ancora una volta, tornando all'attuale status quo. I 14nm FinFET di Samsung, dati in licenza anche a GloFo, sarebbero stati scelti da Apple per la produzione dei SoC A9, in quanto garantirebbro il migliore rapporto costi/prestazioni. TSMC, per i propri 16nm FinFET, avrebbe invece deciso di favorire momentaneamente i chip ad alte prestazioni (FPGA, GPU, CPU, ecc), lasciando ai 20nm SOC il compito di attirare a sé i produttori Fabless di SoC ARM e MIPS.  

Secondo la dirigenza della fonderia taiwanese, e secondo anche i principali esperti di mercato, i 20nm garantirebbero il miglior rapporto costi/benefici per il combattuto mercato dei SoC Mobile, caratterizzato a un'elevata concorrenza e quindi da margini utili bassissimi. Naturalmente tutto questo discorso, detto in maniera spicciola, va a farsi benedire quando parliamo di Apple, l'unica casa capace di vendere i propri prodotti, anche i più semplici, con un ricarico astronomico sul prezzo. 

Apple, utilizzando i 14nm FinFET di Samsung, vorrebbe allargare ulteriormente il gap prestazionale e tecnologico che si è guadagnata nell'ultimo periodo nei confronti degli altri produttori di SoC ARM, ma soprattutto potrebbe finalmente abbandonare le CPU Intel nei propri prodotti consumer, adottando finalmente i SoC della serie A9. D'altra parte, la creazione di tool di sviluppo proprietari, anche per il mercato dei videogames, sembrerebbe portare proprio a questa conclusione.