SK Hynix, la seconda casa produttrice al mondo di memorie DRAM e NAND Flash, ha chiuso il 2013 con un fatturato e degli utili record, nonostante l'incendio alla FAB di Wuxi.
Questo è stato possibile grazie al tacito accordo che si è instaurato con l'altra grande coreana, Samsung, prima produttrice al mondo delle memorie sopra menzionate, così da realizzare un equilibrio perfetto tra domanda ed offerta: “SK hynix is a solid No. 2 in the global memory chip market. As the leader in pure memory chip production, the management stressed most chip wafer capacity will be flat and has also vowed not to add capacity in DRAM chips even over the long-term” (The Korea Times).
Grazie a questa gestione completamente artificiale del mercato, SK Hynix ha avuto un fatturato di 13,3 mld di dollari (+39% YoY), mentre gli utili sono stati pari a ben 2,69 mld di dollari.
Rimane evidente, quindi, come attualmente il prezzo delle DRAM rimanga elevato a causa dell' accordo delle due coreane, e che l'unica speranza per l'utente finale sia l'ascesa della statunitense Micron Technology. Quest'ultima, grazie all'acquisto della giapponese Elpida, potrebbe (è bene usare il condizionale) minacciare la posizione di Hynix, ed avvicinare la produzione di Samsung, avviando così un abbassamento dei prezzi, aumentando l'offerta rispetto alla domanda, come sta accadendo nel mercato delle GDRR5 (non è un caso che le R9 290 e R9 290X montino spesso i più economici chip Elpida). V'è però da considerare che spesso l'utente finale non si cura di quali chip montino le RAM che acquista, e che il grosso del mercato lo fanno gli OEM.
La situazione è desolante, e probabilmente non ci resta che assistere passivi ad un ulteriore aumento dei prezzi delle DRAM, il quale probabilmente avverrà con l'arrivo delle DDR4.