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Sono passati davvero tanti, troppi anni da quel roseo periodo in cui, forte del mio Core 2 Duo E6300 in accoppiata alla storica ATI Radeon HD3850, passavo le nottate in compagnia di tanti amici a giocare sul multiplayer di Call of Duty 4: Modern Warfare, sfruttando l'utility Xfire e server moddati che ospitavano fino a 64 giocatori, una follia per quei tempi.. e purtroppo, data la piega che prese la serie qualche anno più avanti, è più o meno da quel periodo in cui non gioco più ad un Call of Duty, al pari di tanti altri appassionati e miei coetanei.

Le cose per fortuna sono cambiate, ed Activision ha finalmente deciso di "cambiare rotta" a seguito del successo ottenuto dalla remastered del sopracitato titolo, puntando ad un reboot della serie basato su quel celebre episodio.

Annunciato all'alba dello scorso Giugno, Call of Duty: Modern Warfare (2019) è un titolo basato su di un nuovo engine grafico proprietario ad opera di Infinity Ward, che riprende in parte il filone degli eventi ed i protagonisti che hanno reso celebre l'omonimo ed originale titolo, re-interpretando il tutto all'attualità cercando nuova auge, e puntando per la prima volta su di un comparto multiplayer che permette il cross-gen tra tutte le piattaforme di gioco (Quindi anche tra PC e console ma a parità di input, Ndr.).

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Devo ammetterlo, dopo i tanti CoD futuristici basati su esoscheletri, modalità con zombie e così via ero un tantino scettico, ma giocando questo reboot mi sono dovuto ricredere.. lasciatemi spiegarne le motivazioni!

Call of Duty: Modern Warfare (2019) è disponibile su console e PC Windows da venerdì 25 Ottobre (2019), per quest'ultimo in varie edizioni tramite Battle.net, con prezzi a partire da 59.90€.

Per quanto riguarda il supporto post-lancio, Activision ha specificato che non ci sarà alcun Season Pass, bensì i nuovi contenuti - come mappe e modalità di gioco - verranno pubblicati gratuitamente per tutti i videogiocatori.

É prevista l'introduzione posticipata del Battle-Pass, che fornirà contenuti esclusivi per la personalizzazione del giocatore, una serie di cosmetici che non influiranno o avvantaggeranno in alcun modo il gameplay (Per conquistare armi e potenziamenti migliori bisogna sudarseli, come si faceva una volta!).

Spunti di lettura:

Annunciato Call of Duty Modern Warfare, la serie riparte con un reboot

Call of Duty Modern Warfare, annunciate le Spec Ops

Call of Duty Modern Warfare, ufficiali i requisiti hardware minimi e raccomandati 

Call of Duty Modern Warfare (2019) è ora disponibile

 


Gli sviluppatori hanno dichiarato che per far girare questo titolo su PC bisogna essere in possesso di una configurazione hardware di livello oramai mainstream tra i videgiocatori, con almeno 8GB di RAM ed CPU che disponga di almeno quattro thread (Vedi pagine successive per maggiori informazioni a riguardo). In possesso dei requisiti consigliati sarà senz'altro possibile giocare a risoluzione 1080p reali a 60FPS medi, senza grossi problemi con settaggi grafici al massimo.

Le attuali XBox One e PS4 eseguono di base il titolo a risoluzione rispettivamente pari di 800*900p e 960*1080p, raggiungendo i 1600*900p e 1920*1080p nelle scene meno impegnative (Framerate vicino ai 45FPS medi per la prima, 60FPS medi circa per la seconda). XBox One X e PS4 Pro viaggiano invece sempre sui 60FPS medi dove possibile, a risoluzione di base rispettivamente pari di 1920*2160p fino a 4K per la prima, e 1388x1528p fino approssimativamente 2716x1528p per la seconda (Con upscale in 4K).

• Vedi analisi di VG Tech e Digital Foundry per maggiori informazioni.

Il vantaggio di avere una configurazione di buon livello sarà quello di poter giocare con impostazioni grafiche abbastanza alte  ed a risoluzioni superiori al classico 1080p, senza dimenticare i monitor con ratio 21:9 e frequenza di aggiornamento ben superiori ai classici 60Hz.

Requisiti Minimi

  • OS - Windows 7 SP1 64-bit
  • CPU - AMD FX-6300 oppure Intel Core i3-4340K
  • RAM - 8 GB
  • HDD - 175GB*
  • GPU - AMD Radeon HD 7950 3GBD5, Nvidia Geforce GTX 670 2GB oppure GTX 1650 4GBD5

Requisiti consigliati

  • OS - Windows 10 64-bit
  • CPU - AMD Ryzen 5 1600X oppure Intel Core i5-2500K
  • RAM - 12 GB
  • GPU - AMD Radeon R9 390 oppure RX 580 8GBD5, Nvidia Geforce GTX 970 3.5+0.5GBD5 oppure GTX 1660 6GBD5

*Al termine dell'installazione, ad oggi e con relative patch, la cartella del gioco occupa uno spazio di circa 119GB

Call Of Duty: Modern Warfare (2019) è il primo titolo della serie ad utilizzare un vero e proprio nuovo engine grafico, sviluppato in casa da Infinity Ward con l'aiuto di Nvidia, basato sulle librerie DirectX 12.

Questo è capace di supportare texture in alta definizione, rendering basato sulla fisica (PBR), sistemi di illuminazione dinamica avanzati così come la generazione delle ombre, diverse opzioni di contorno, il supporto 4K, multi-monitor, FPS uncapped, e così via (Le opzioni grafiche possibili da gestire tramite il menu dedicato sono molteplici!).

Data la collaborazione con Nvidia non potevamo aspettarci altro che la presenza del Ray Tracing, da sfruttare nel caso in cui si possieda l'hardware compatibile (GPU serie Pascal dalla GTX 1060 6GB o maggiori per il supporto di base, GPU Turing RTX per il supporto completo), che in questo caso si occupa di gestire in maniera avanzata le ombre generate nella scena (Clicca qui per maggiori dettagli forniti tramite il Blog Nvidia ufficiale).

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Complessivamente, seppur non proprio all'altezza di alcuni dettagli forniti dalla concorrenza (S'intende Battlefield 5 con il Frostbyte Engine di ultima generazione, e relativi ambienti distruttibili), dobbiamo ammettere che gli svilupppatori hanno realizzato un ottimo lavoro, e siamo sicuri che si miglioreranno non poco con le prossime release.

A prescindere dall'ambientazione, la scena è sempre molto credibile e spesso non ci si capacità come tale qualità grafica venga ricondotta ad una limitata richiesta di potenza hardware (Vedi pagina successiva per maggiori informazioni).

Molto apprezzabili le esplosioni ed il sistema di illuminazione in generale, anche al chiuso, un po meno invece il dettaglio di alcuni scenari nelle zone più lontane, dove alle volte ci si butta l'occhio per ovvie ragioni. Davvero molto buono il comparto audio, e magistrale la realizzazione delle cutscene che accompagnano lo svolgimento della trama, che oserei definire cinematrografiche.

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Sfortunatamente, al pari di tanti altri titoli odierni e non, Call of Duty: Modern Warfare (2019) non possiede un benchmark integrato con il quale valutare le prestazioni della propria configurazione hardware.

Al fine di potervi dare un riferimento delle performance ottenute dalle nostre configurazioni di prova, abbiamo deciso di registrare gli FPS tramite il tool MSI Afterburner durante le battute iniziali della missione relativa all'attacco terroristico effettuato a Piccadilly Cyrcus.

Semplice da ripetere, questa scena dalla durata di circa due minuti include tante ombre da calcolare, luci volumetriche e riflessi avanzati, effetti derivati da esplosioni e quant'altro. Per farvi capire di cosa stiamo parlando, ed offrirvi la possibilità di replicare voi stessi il test, abbiamo deciso di registrare un piccolo video che illustri le condizioni da seguire:

La nostra prova è stata effettuata sull'ultima revisione della nostra nuova build ATX basata sul case Byzon Advanced di iTek, illuminata a giorno dalle strisce LED ARGB ARYA, nella quale trova posto la motherboard AsRock B450 Steel Legend che fa da base alla fiammante accoppiata casalinga tra la CPU Ryzen 5 3600 e la GPU RX 5700XT Gaming OC (GigaByte) di AMD.

itek ryzen 5700xt

Anche per questa tornata di test si aggiunge il notebook Predator Helios 300 gentilmente concessoci da Acer Italia, con a bordo la discreta - seppur focosa - CPU Intel Core i7-7700HQ accoppiata a 16GB di memoria RAM DDR4, combo SSD da 128GB più HDD da 1TB, e, dulcis in fundo, la GPU Nvidia GTX 1060 nella variante da 6GB GDDR5.

acer predator helios 300 HOME LR

Il tutto senza dimenticare ovviamente l'intramontabile configurazione ITX di fascia entry-level realizzata in collaborazione con SilverStone, accreditata di CPU Intel Core i3-6100 e GPU AMD GigaByte HD7950 WindForce 3X.

silverstoneminipc

 

Sistemi di prova
 

B&C ITX Entry Level

B&C notebook platform
ACER Predator Helios 300

B&C Enthusiast ATX

Processore

Frequenza

Intel Core i3 6100

stock

Intel Core i7 7700HQ

stock

AMD Ryzen 5 3600

stock

Dissipatore

SilverStone TD03-Lite

proprietario Acer

EK XLC Predator 240 Ryzen SE

Memoria RAM

2*8GB DDR4 G.Skill TridentZ

@3200MHz (CL16)

2*8GB DDR4

@2400MHz (CL17)

2*16GB DDR4 G.Skill TridentZ

@3200MHz (CL15)

Scheda Madre

AsRock B150M ITX

proprietaria Acer

AsRock B450 Steel Legend

dGPU

vendor

frequencies

heatspreader

AMD HD7950 3GBD5

Gigabyte Windforce 3X

900MHz-5GHz

(core-memory)

Nvidia GTX 1060 6GBD5

n.d.

≈1733MHz-8GHz

(boost-memory)

AMD RX
5700XT 8GBD6

GigaByte Gaming OC

≈1905MHz - 14GHz

(boost-memory)

Driver

AMD Adrenalin 19.11.1

GeFrorce 441.12 WHQL

AMD Adrenalin 19.11.1

SSD

OCZ Arc 100 240GB

Kingston M.2

128GB SATA

SanDisk Extreme Pro 480GB

Transcend SSD220S 480GB

HDD

Seagate Momentus 1TB

2.5" - 5400rpm/8MB

Toshiba 1TB (MQ01ABD100)

2.5" - 5400rpm/8MB

Toshiba L200 2TB

2.5" - 5400rpm/128MB

Alimentatore

SilverStone SX500-LG 80+ Gold

 180W ADP-180MB_K

(19.5V-9.23A)

SilverStone Strider Gold 850W

Case

SilverStone RVZ01

iTek LED RGB

 

iTek Byzon Advanced

iTek ARYA ARGB LED strips

OS

 Windows 10 - 1903 (x64)
Periferiche

Razer Blackwidow TE Chroma V2

Razer Mamba Wireless & Firefly

Razer Wolverine Tournament Edition

Monitor

LG 29WK600

29" - 21:9 - 2560*1080p & simulated resolution

 


Prima di "iniziare a far sul serio", abbiamo deciso di testare le performance della nostra configurazione di prova di fascia bassa, dotata dell'accoppiata Core i3-6100 ed HD7950 3GBD5 (Che entro la fine dell'anno verrà ahimè pensionata per varie ragioni, ma tant'è), che in un certo senso rappresenta in pieno quanto "minimamente suggerito" dagli sviluppatori per far girare questo titolo.

Settando la risoluzione 1.920*1.080p ed il più basso preset di impostazioni grafiche (Attenzione, era ancora possibile scendere di uno step con la qualità delle texture), durante la nostra scena di test abbiamo registrato ben 48.8FPS medi (35.8min, 90.9max).

L'utilizzo della CPU ha raggiunto mediamente il 90/100% durante i test, la memoria RAM occupata dal sistema ha sfiorato gli 8GB, la VRAM ha visto un utilizzo di circa 2.3GB fisici e circa 1.2GB virtuali.

Un risultato tutto sommato davvero niente male considerando la vetustà ed i cavalli a disposizione di questi componenti, i requisiti minimi consigliati dagli sviluppatori rappresentano dunque la realtà.

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É ora il momento di testare le capacità del ben più prestante notebook Predator Helios 300 di Acer, ricordiamo dotato dall'accoppiata Core i7-7700HQ e GTX 1060 6GBD5, che in un certo senso rappresenta i requisiti consigliati dagli sviluppatori per godere appieno del titolo.

Settando la risoluzione 1.920*1.080p ed il più alto preset di impostazioni grafiche (Attenzione, Ray Tracing escluso), durante la nostra scena di test abbiamo registrato 61.7FPS medi (44.5min, 95.7max), confermando dunque la bontà dei suggerimenti degli sviluppatori.

L'utilizzo della CPU ha raggiunto mediamente il 70% durante i test (Con picchi del 100% a seconda del caso), la memoria RAM occupata dal sistema ha superato gli 8GB (Da qui il consiglio di averne installati per sicurezza almeno 12GB), e la VRAM ha visto un utilizzo di circa 5.4GB sui 6GB fisici.

Disponendo di una GTX 1060 6GB, Call of Duty: Modern Warfare permette di sfruttare una parte degli effetti Ray Tracing pur non disponendo di hardware dedicato come le GPU RTX. Durante la medesima scena abbiamo provato ad utilizzarlo ma, oltre a non notare nulla di visivamente eclatante, il framerate veniva praticamente dimezzato.

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É giunto il momento di arrivare alle maniere forti, e di sguinzagliare la nostra prediletta accoppiata Ryzen 5 3600 ed RX 5700XT, per verificare data la leggerezza dell'engine quanta potenza serve per giocare a framerate piuttosto alti, senza perdere il discreto dettaglio grafico.

Settando questa volta la risoluzione ultra-wide 2.560*1.080p ed il più alto preset di impostazioni grafiche (Attenzione, Ray Tracing escluso e non disponibile sulle GPU Radeon), durante la nostra scena di test abbiamo registrato ben 125.7FPS medi (88.6min, 190.4max), confermando che tale accoppiata può andar bene per sfrutare monitor ad alto refresh.

L'utilizzo della CPU ha raggiunto mediamente il 50/70% durante i test (Con picchi del 100% su alcuni core a seconda del caso), la memoria RAM occupata dal sistema pari a circa 9.5GB (Da qui il consiglio di averne installati per sicurezza almeno 12GB), mentre la VRAM ha visto un utilizzo di circa 7.4GB sui 8GB fisici e 1.3GB virtuali.

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A questo punto vi starete chiedento "Ma nel caso in cui volessimo andare oltre il semplice 1080p, rimanendo sul formato ultra-wide e fregandocene dell'elevato framerate?". Bene, abbiamo ciò che fa per voi, grazie alla VSR (Virtual Super Resolution) che è possibile abilitare tramite il pannello di controllo Radeon.

Lasciando inalterati i settaggi grafici, ma impostando la risoluzione di ben 3.840*1.620p, durante la nostra scena di test abbiamo registrato ben 68.3FPS medi (47.4min, 101.9max).

In queste condizioni è stato possibile notare come il gioco abbia richiesto uno spropositato quantitativo di memoria RAM a confronto dei precedenti test (Ben 16GB!), mentre la VRAM ha visto un utilizzo di circa 7.5GB sui 8GB fisici e 1.8GB virtuali.

task gpuz cod mw 5700 3840

 


Come si conviene ad un reboot, la trama che caratterizza la campagna single player di Call of Duty: Modern Warfare (2019) non ha nulla a che vedere con gli avvenimenti legati all'omonimo ed originale titolo, dal quale vengono esclusivamente "ripescati" determinati protagonisti (Come già anticipato nel corso di questi mesi, compaiono diverse facce già viste).

Ambientata si può dire ai giorni nostri, la campagna che andremo ad affrontare narra in maniera piuttosto tragica, nuda e cruda lo stato di occupazione ed oppressione che da oltre vent'anni sta subendo su più fronti il paese fittizio denominato Urzikstan, chiaramente situato in mediorente.

Questo viene da anni conteso tra dei poco cordiali invasori russi, capitanati dallo spietato generale Barkov, ed allo stesso tempo da una cellula terroristica nota come Al-Qatala, capitanata dal Lupo, i quali si contendono da tempo delle armi chimiche.

Durante lo svolgimento della piuttosto articolata campagna, il cui obiettivo è sia fermare la cellula terroristica - che colpirà Piccadilly Circus (Londa) con un autobomba - che la produzione di armi chimiche ad opera di Barkov, vestiremo i panni di diversi personaggi.

In prima battuta ed a più riprese impersonificheremo Alex, un agente della CIA che si trova nell'Urzikstan a combattere con le forze locali capitanate da Farah Karim, una giovane ragazza che si è vista portar via tutto con l'inizio della guerra (Con la quale vivremo alcuni tragici flashback), ed infine il Sergente Kyle Garrick, ex-ufficiale dell'esercito britannico a lavoro per l'anti-terrorismo a Londra.

A mantenere le redini di questo "improvvisato" gruppo ci pensa una nostra vecchia conoscenza, ossia il capitano John Price, che da sempre lavora nell'ombra per i SAS (Special Air Service britannico), capace di prendere anche le decisioni più scomode al fine di mantenere il mondo al sicuro.

In totale saremo chiamati ad affrontare 14 missioni principali le quali, l'una più o meno lunga rispetto all'altra, ci offriranno la possibilità non solo di visitare diversi scenari, bensì di scoprire le diverse sfaccettature che caratterizzano il gameplay.

Non tutte risultano lineari e/o da affrontare alla Rambo da punto a punto, bensì molte di queste sono da affrontare parzialmente oppure in totale modalità stealth, talvolta in zone d'indagine più o meno ampie. Altre invece ci faranno provare degli specifici set di armi, improvvisati mezzi di distruzione, respirare a pieni polmoni lo spirito di sopravvivenza e così via.

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A contorno della campagna single-player troviamo la componente co-op del gioco, denominata Spec-Ops, che in un certo senso accompagna gli eventi che chiudono la trama principale, con tanto di video d'intermezzo a raccordo tra esse.

Queste offrono la possibilità ad un massimo di quattro giocatori di affrontare diverse Operazioni (il cui obiettivo è tagliare l'accesso ad armi, fondi, informazioni e attrezzature ai terroristi) e Missioni (Esperienze più mirate che saggiano la tua abilità nell'usare armi specifiche, serie di uccisioni e altri strumenti).

A corredo di queste due vi è anche la modalità Sopravvivenza, la quale rappresenta la "classica modalità orda" da affrontare in differenti mappe e con l'obiettivo di resistere a sempre più pericolose ondate di nemici, sfortunatamente esclusiva Playstation sino al primo Ottobre 2020.

... ma che CoD sarebbe senza multiplayer?

Call of Duty: Modern Warfare si presenta con un comparto multiplayer frenetico ed immediato, senza particolari fronzoli e/o boost che possano compromettere l'esperienza, basato sull'ossatura della campagna e forte di ben 21 mappe, pronte ad aumentare nel tempo.

Le modalità attualmente previste, che ricordiamo aumenteranno nei mesi a venire e di contorno alle classiche (Team deathmatch, Cerca e Distruggi, Attacco informatico e così via), sono le seguenti:

  • VISORE NOTTURNO – Quattro specifiche mappe notturne con regole Tattiche: visione notturna, interfaccia ridotta al minimo, salute standard e colpi alla testa più dannosi;
  • GUERRA TERRESTRE – Conflitto su vasta scala con veicoli. Cattura e difendi gli obiettivi per ottenere punti. Gli obiettivi catturati garantiscono punti d’ingresso avanzati per il tuo team;
  • SCONTRO - Partite su più round con team di piccole dimensioni. Vince il primo team che raggiunge il numero di round stabilito;
  • SHOOT HOUSE 24/7 - Un frenetico 6VS6 sulla nuova mappa Shoot House;
  • UCCISIONE CONFERMATA – Raccogliendo le piastrine degli avversari, ottieni dei punti per il tuo team e li togli al nemico;
  • TUTTI CONTRO TUTTI -  Elimina tutti. La partita termina non appena un giocatore raggiunge il tempo stabilito. Vincono i primi 3.

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Il tutto viene basato sul classico sistema di esperienza che caratterizzò l'originale titolo, ossia più se ne accumula e più si sale di livello, stessa cosa per le armi. Maggiore è la padronanza con "il proprio ferro" e maggiori saranno gli accessori utili a personalizzarla secondo il nostro stile di gioco.

Tutto ciò è molto importante ai fini della battaglia e, offrendo la possibilità di salvare diversi preset da richiamare prima del respawn, rende il tutto più duttile e di facile adattamento ad ogni situazione.

Non mancano poi i potenziamenti da campo, oggetti che possono dare un vantaggio tattico durante la battaglia (Come un drone da ricognizione personale), ed i classici bonus ottenibili dalle serie di uccisioni (Tipo il classico raid aereo), da sbloccare di volta in volta e sempre più letali.

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Le mappe sono piuttosto ampie, specie quelle utilizzabili nella riuscita modalità Guerra Terrestre da affrontare in massimo 64 giocatori (Dove si possono utilizzare mezzi come carri armati e così via), e ben realizzate tecnicamente nel caso di quelle più contenute dove si gioca in una decina di persone.

Il gameplay risulta davvero frenetico quanto ragionato, al punto giusto se si pensa che la guerra in atto si basa su soldati di oggigiorno e non su armamenti fantascientifici, ed è vitale prendere confidenza con gli ambienti - da sfruttare anche verticalmente - prima di poter di poter dettar legge sul campo.

I bonus ottenibili in battaglia non sono certo impossibili da evitare, basta avere fortuna mista ad un po di astuzia, così come i camperoni con i fucili da cecchino (Facili da scovare, anche se non semplici da evitare all'ultimo momento, dato che nel momento in cui prendono la mira è piuttosto evidente il riflesso dell'ottica).

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La campagna singleplayer è da sempre stato un fiore all'occhiello della serie Call of Duty, e su questo reboot non è affatto da meno, anzi. Proprio come potrebbe fare un film campione d'incassi, quanto affrontabile è tanto prondo quanto crudo.

Durante lo scorrere delle missioni non sarà affatto difficile comprendere le sensazioni di disagio dei paesi preda di invasione da stati esteri ed al contempo infestati da cellule terroristiche.

Giocando la trama di questo CoD è possibile scorgere il terrore nelle madri che stringono inermi i propri figli, di chi cerca inutilmente di scappare dalla guerra e di chi la combatte con i mezzi che ha, è possibile avvertire quel senso di impotenza nel momento in cui una nube tossica uccide tutto quello che incontra oppure un ordigno fa saltare in aria mezi e persone nel raggio di 50m, ed infine è possibile prender tristi decisioni per il bene di chi ci circonda.

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Tra scene d'intermezzo quasi cinematografiche e giocato, il tutto "fila liscio" e risulta fin troppo credibile agli occhi del giocatore. Forse non dura abbastanza per i più smaliziati, che concluderanno il tutto in circa 6-8h (E qualcuna in più se si aumenta il grado di difficoltà), ma si tratta comunque di una spettacolare quanto triste ed appagante esperienza.

Complice di tutto ciò è un ottimo comparto tecnico, che ha poco da invidiare alla concorrenza se non per alcuni dettagli (Non ci sorprenderebbe trovare qualcosa di simile nel sequel di questo titolo), che come dimostrato offre ottimi risultati anche su configurazioni hardware non proprio spinte, unito ad un ottimo comparto audio e doppiaggio italiano.

A tutto ciò si aggiunge la modalità cooperativa, apprezzabile anche se da migliorare sotto alcuni aspetti, che viene però messa all'ombra da un ottimo comparto multiplayer.

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Ad esser sincero non mi aspettavo nulla di buono, sia dati i capitoli precedenti che avevano fatto perdere alla serie il lustro di un tempo che per le impressioni ottenute dalla open-beta, ma mi sono dovuto ricredere senza se e senza ma. 

Un multiplayer immediato e ben bilanciato, basato sulla "progressione di un tempo" dove bisogna accumulare esperienza per ottenere armi migliori (Addio loot box che avvantaggiavano chi spendeva!), con tante modalità e mappe che aumenteranno con il tempo grazie a contenuti aggiuntivi gratuiti per tutti, e che punta sul il cross-gen tra tutte le piattaforme di gioco (Ricordiamo anche tra PC e console ma a parità di input).

Personalmente sono felice di aver provato un CoD così dopo tanto tempo, sta tornando in me la voglia di passare le nottate online come si faceva un tempo e sopratutto sono già curioso di scoprire cos'hanno in cantiere gli sviluppatori per il prossimo titolo ... che resti tra noi, questo è un succulento "prequel" che ci separa da "i soliti noti" dell'originale Modern Warfare ;)

Il voto di Bits and Chips

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Si ringrazia Activision Italia per la chiave digitale fornita.