Definito come "il nuovo gioco blockbuster action-driving" dai suoi sviluppatori, ricordiamo l'accoppiata EA Games e Ghost Studios, il nuovo Need For Speed: Payback di recente uscita rappresenta un'evoluzione della serie.
Questo titolo offrirà la possibilità di calarsi nei panni di tre differenti personaggi in base all'evoluzione della trama (Tyler, il Pilota; Mac, l’Attore; e Jess, la Guida), il cui scopo è quello di vendicarsi de La Loggia, una pericolosa organizzazione che controlla i casinò della città, i criminali e le forze di polizia.
Alla base di tutto vi è un'avventura che risulta un mix tra corse, sia su strada sia sterrato ("quarto di miglio"), e vere e proprie missioni, sfide tra auto e inseguimenti con la polizia, che avranno luogo a Fortune Valley. Questo scenario, suddiviso in 4 principali località (Ognuna delle quali caratterizzata dallo specifico "genere di piloti" che la frequenta), risulta fortemente ispirato alla famosa Las Vegas (Nevada, USA) sia per l'elevato numero di casinò sia per il suo contorno, un mix tra catene montuose e zone desertiche.
Ovviamente alla base del gioco vi sarà la necessità di costruire l’auto perfetta, "grazie alla personalizzazione più profonda della serie" (Cit. dal comunicato stampa ufficiale). A disposizione del giocatore vi sono sia le classiche auto da Tuning sia le più famose Supercar del momento, ed inoltre fanno la propria comparsa i rottami, auto classiche da trasformare in bestie indomabili.
Andiamo dunque ad analizzare questo titolo "di rottura" che sta dividendo in due appassionati della serie, e che a molti (Compreso il sottoscritto) ricorda un mix tra Grand Theft Auto e Forza Horizon in salsa Fast'n'Furious.
Need For Speed: Payback è disponibile su console next-gen e PC Windows dal 10 Novembre 2017, per quest'ultimo al prezzo di 59.99€ in versione standard e 79.99€ per la versione Deluxe dotata di contenuti aggiuntivi (Clicca sui link per maggiori informazioni).
Spunti di lettura:
EA Games svela Need For Speed Payback, con un trailer in stile F&F
[E3'2017] Nuovi trailer gameplay per Need For Speed Payback
Need For Speed Payback, nuovo trailer dedicato alla personalizzazione delle auto
NVIDIA svela i requisiti hardware per Need For Speed Payback
Need For Speed Payback, disponibili trailer e mappa di Fortune Valley
Need For Speed Payback, disponibile il trailer di lancio
Come già analizzato verso la fine di Settembre, gli sviluppatori hanno dichiarato che per far girare questo titolo su PC, anche solo in 720p, bisogna essere in possesso di una configurazione hardware sopra la media.
Dai test effettuati, che troverete nella prossima pagina, possiamo invece dirvi che una configurazione da gioco che eguaglia i componenti minimi suggeriti può, senza grossi problemi, far girare il titolo a risoluzione 1080p con dettagli medi e framerate medio vicino ai 60FPS. Al contrario, questa volta ci troviamo d'accordo con quanto è stato dichiarato per i requisiti raccomandati.
In possesso dei requisiti minimi e con impostazioni grafiche medie, l'esperienza di gioco risulterà di poco migliore a quella ottenuta sulle attuali console next-gen. Queste eseguono il titolo alla risoluzione di 1080p(PS4)/900p(XB1), con un framerate bloccato a 30FPS (Che non sempre riescono a mantenere).
Il vantaggio di avere una configurazione di alto livello sarà quello di poter giocare con impostazioni grafiche abbastanza alevate, con framerate sbloccato (da 60FPS ed oltre) e a risoluzioni superiori al classico 1080p (Il gioco supporta le risoluzioni 2K/4K oltre che i setup multi-monitor ed il formato 21:9).
Requisiti minimi per gameplay 720p30 a settaggi minimi
OS - 64-bit Windows 7 or later
CPU - Intel i3 6300 @ 3.8GHz or AMD FX 8150 @ 3.6GHz
RAM - 6 GB
HDD - 30GB
GPU - NVIDIA GeForce GTX 750 Ti / 1050 o equivalente (AMD RX 560)
Requisiti minimi per gameplay 1080p60 a settaggi alti
CPU - Intel i5 4690K @ 3.5GHz oppure AMD FX 8350 @ 4.0GHz
RAM - 8GB
GPU - NVIDIA GeForce GTX 1060 o equivalente (AMD RX 480/580)
L'engine grafico che dà vita a Need For Speed: Payback è il Frostbite Engine 3, naturalmente in una delle sue più recenti revisioni ma basato sulle DirectX 11, e già visto in azione sul precedente reboot di Need For Speed del 2015/2016.
Il risultato è tutto sommato più o meno simile, sebbene questo titolo vanti un discreto ciclo giorno/notte, con tanto di ombre dinamiche piacevoli da vedere in azione, ed uno scenario che non include esclusivamente una metropoli, oltre ad un discreto comparto audio.
Sebbene la qualità grafica complessiva sia talmente elevata da regalare scorci davvero apprezzabili, sia durante le corse notturne tra i casinò sia nel bel mezzo di rocambolesche fughe nel grand canyon, è possibile notare che in alcuni frangenti gli sviluppatori "non hanno osato abbastanza". Pur utilizzando i massimi dettagli grafici è possibile notare alcune texture non proprio all'altezza della situazione, pop-in di oggetti ed ombre generate da alcuni grossi palazzi (Che compaiono solo quando ci si avvicina) e riflessi sulle carrozzerie non proprio eccezzionali.
Come di consueto abbiamo realizzato anche per Need For Speed: Payback un video che evidenzia, tramite diverse scene tratte dal gameplay, le differenze in termini resa visiva tra i preset "low" ed "ultra".
Più che per la definizione di texture ed oggetti poligonali vari, utlizzando il preset low ci troveremo dinanzi ombre realmente poco definite, effetti del sistema d'illuminazione ridotti all'osso, e scenari in lontananza decisamente spogli.
Di seguito il video confronto side-by-side:
La nostra prova è stata effettuata sulla ultima revisione della build ITX realizzata in collaborazione con Fractal Design, GigaByte Italia e Reeven, che può contare ora sulla CPU Ryzen 7 1700 di AMD oltre che sulla fidata GPU Nvidia GTX 1070 in variante G1 Gaming prodotta da GigaByte, senza dimenticare la precedente configurazione ITX di fascia entry-level realizzata in collaborazione con SilverStone, accreditata di CPU Intel Core i3-6100 e GPU AMD GigaByte HD7950 WindForce 3X.
Di seguito alcuni scatti che ritraggono i sopracitati sistemi di prova:
Sistemi di prova | ||
ITX Entry Level |
ITX Enthusiast |
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Processore Frequenza |
Intel Core i3 6100 stock |
AMD Ryzen 7 1700 stock |
Dissipatore |
Reeven Brontes (red fan) |
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Memoria RAM | ||
Scheda Madre |
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dGPU vendor frequencies heatspreader |
AMD HD7950 3GBD5 Gigabyte 900-5000MHz (core-memory) Windforce 3X |
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Driver |
AMD ReLive 17.10.3 BETA |
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SSD |
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HDD |
Seagate Momentus 1TB 2.5" - 5400rpm/8MB |
WD Blue 1TB via USB3.0 3.5" - 7200rpm/64MB |
Alimentatore | ||
Case | ||
OS |
Windows 10 PRO x64 | |
Periferiche | ||
Monitor |
LG 29UM57 29" - 21:9 - 2560*1080p |
Come accade (Purtroppo!) su molti titoli, recenti e non, anche Need For Speed: Payback non dispone di alcun benchmark per verificare le effettive prestazioni di ogni configurazione hardware. Nonostante ciò, tenteremo di darvi ugualmente un'idea del suo rendimento sulle nostre piattaforme di test, monitorando i parametri di sistema tramite MSI Afterburner, GPU-Z ed il Task Manager di Windows.
Settando tutti i dettagli grafici al massimo, a risoluzione 2560*1080p, siamo riusciti a mantenere un framerate pari a 75FPS medi tramite la configurazione di fascia alta (Tecnicamente anche qualcuno in più, ma abbiamo lasciato il VSync abilitato) e circa 30FPS medi tramite la configurazione di fascia mainstream, tutto sommato niente male.
Per quanto riguarda la prima, abbiamo constatato che in determinate zone (Da un paesaggio quasi desolato ad uno più complesso) il titolo soffre leggermente del classico fenomeno denominato "stuttering" (Un framerate che, nonostante sia costantemente alto, soffre di alcuni momentanei scatti), e sembra girare meglio a 60FPS invece che a 75FPS.
Per quanto riguarda la seconda configurazione hardware, invece, oltre ad osservare le statistiche di CPU e GPU che rasentavano vertiginosamente il 100%, abbiamo constatato che per avvicinarsi ai 60FPS bisogna sfruttare il preset "medio".
• screenshot del task manager e GPU-Z catturato sulla piattaforma dotata di CPU AMD Ryzen 1700 e GPU Nvidia GeForce GTX 1070, a seguito di una lunga sessione di gioco.
Infine un commento sulle statistiche di sistema rilevate durante una lunga sessione di gioco, a risoluzione 2560*1080p con tutti i dettagli grafici settati al massimo.
Il nostro PC di punta è riuscito a garantire, come già visto, i circa 60FPS medi, interrotti da diversi cali nelle circostanze più concitate, con un utilizzo del core grafico superiore al 90% circa e la VRAM occupata pari a circa 5GB, la CPU sfruttata al 50% circa ed un quantitativo di memoria di sistema occupata pari a circa 10GB.
Come già anticipato, la trama principale di questo nuovo Need For Speed: Payback vede ben tre protagonisti, praticamente un gruppo di amici fidati. Nonostante gli sforzi per rubare un'auto dall'enorme valore allo "scommettitore", ossia colui che gestisce le puntate sulle corse illegali che avvengono a Fortune Valley, finiranno per essere traditi dal "quarto incomodo", che si rivelerà associato alla "Loggia", l'organizzazione che sta prendendo il controllo di tutta la città.
A questo punto Tyler, il personaggio di spicco del trio, tenterà una vendetta personale, ma ben presto si accorgerà che gli servirà, per forza di cose, l'aiuto di qualcuno sino ad ora affatto considerato.
Tutto ciò viene riassunto in una sorta di prologo interattivo, che non solo ci porterà a conoscere i vari protagonisti e le relative categorie di auto preferite, ma che fungerà anche un vero e proprio tutorial. Ci cimenteremo in classiche corse illegali cittadine, vere e proprie fughe dalla polizia, scorazzate sullo sterrato, derapate nei sentieri di montagna e così via (All'appello mancano solo le corse di accelerazione, presentate successivamente).
Una volta affrontato il prologo potremo finalmente affrontare il gioco vero e proprio. Durante l'evoluzione della trama saremo chiamati ad affrontare gare di differente natura, come già visto, a bordo delle auto che acquisteremo.
Prima di poter puntare alla "Loggia" sarà necessario guadagnarsi il rispetto delle varie fazioni che dominano le differenti location di Fortune Valley, le quali utilizzano un determinato tipo di auto in base al genere di corse che sono soliti affrontare. Per farlo bisognerà affrontare una serie di corse, di varia natura, anche puntando una scommessa che varia da gara a gara prima della partenza (A discrezione dell'utente, ed in pieno stile Las Vegas), fino a raggiungere quella finale che ci metterà testa a testa con il capo della banda.
Naturalmente per proseguire nella trama bisognerà vincere queste corse, dove al termine lo sconfitto ci svelerà degli indizi in merito alla posizione dei "rottami" da recuperare.
Alla base di tutto vi è la personalizzazione delle auto. Oltre a quella estetica, il cui approccio ricorda molto quanto visto nel precedente titolo, che richiederà diversi progressi di gioco per essere totalmente a disposizione del giocatore, vi è ovviamente quella meccanica. Questo passo è strettamente necessario al fine di raggiungere il livello delle auto che andremo a sfidare: vincere una corsa alla massima difficoltà e con un'auto più scarsa è quasi impossibile!
Sfortunatamente, nel caso degli upgrade sulla meccanica dell'auto vediamo un diverso approccio rispetto al passato. Sarà ancora possibile agire sui componenti principali (dunque su monoblocco, testata, scarico, cambio, centralina etc.) ma per farlo bisognerà ricorrere ad un sistema "di carte".
Ognuna di queste migliorerà la specifica area in base al suo livello ed inoltre, in base a quella che sceglieremo, ci offrirà un determinato vantaggio, come una migliore frentata, durata del protossido d'azoto (presente di default su tutte le auto!) e così via.
Scorazzando per Fortune Valley ci potremo imbattere in diverse "quest secondarie" come un autovelox da affrontare alla massima velocità possibile, zone di velocità o derapata, raccogliere dei "collezzionabili" o distruggere determinati cartelloni e così via.
Infine, segnaliamo una "rimodulazione" del comparto multiplayer. Non troveremo più dei giocatori casuali che scorazzeranno per la mappa, bensì è presente un'apposita sezione del gioco ove si potrà gareggiare, in modalità causale o classificata, per una serie di n.5 gare contro un totale di n.7 avversari.
Come già anticipato nelle battute iniziali di questa recensione, questo nuovo Need For Speed: Payback sta praticamente dividendo in due gli appassionati della saga, e di conseguenza risulta scontato dire che possiede due differenti chiavi di lettura.
Da un lato troviamo gli appassionati dei titoli di corse in cui regna la guida arcade (Spesso e volentieri i giocatori su console), a cui piace sin da subito mettersi alla guida di diverse auto, da modificare seguendo il trend del momento (Il sistema delle card) ed immortalare tramite il discreto tool fotografico integrato, senza curarsi della fisica di guida e rendimento dell'auto, infatuati dalle derapate controllate, sempre bisognosi di una qualità grafica d'effetto e, da qualche anno a questa parte, alla ricerca di un qualcosa che emuli la famosa serie cinematografica Fast And Furious.
"Vent'anni fa, quando abbiamo fatto il primo Gran Turismo, la gente sapeva cosa succede quando si cambia un filtro dell'aria o aumenta il rapporto di compressione dell'auto. I nuovi utenti non hanno più questa conoscenza perché non sono interessati alle macchine, quindi abbiamo semplificato (alcune aree del gioco) in modo da poter fare la stessa cosa che facevi in passato, ma è più facile da usare per le persone che vogliono mettersi alla guida di un auto".
- Kazunori Yamauchi, creatore e produttore della serie Gran Turismo.
Dall'altra invece ci sono quegli appassionati che son cresciuti con la serie Need For Speed, che ben tollerano un modello di guida arcade - fin quando non si esagera - ed una trama ispirata ai film del momento.
Questi giocatori si sentono spaesati nel momento in cui gli viene proposto un confusionale sistema di card per modificare l'auto, soffrono di tachicardia quando si denota la derapata da cabinato anni '90 e l'innalzamento di pressione nel momento in cui alcune improbabili auto superano dei bolidi senza curarsi della fisica, della traiettoria e della logica in generale, dato il loro improbabile comportamento in gara (Il famoso "effetto elastico").
A tutto ciò bisogna aggiungere un comparto grafico di buon livello ma macchiato da alcune non indifferenti lacune, una mancanza di congruenza con la realtà (Una Audi S5 "non arranca" a 170kmh, come una classica auto della polizia non può fare i 300kmh) e l'impossibilità di personalizzare il setup dei tasti sul controller.
Per concludere, senza dilungarmi troppo, sono convinto che Need For Speed: Payback sia un ottimo titolo - da 8/10 - per la prima categoria di giocatori sopra descritta, i quali beneficeranno di un ampio e ricco scenario da dominare in tutte le sue sfaccettature, tramite diversi bolidi da personalizzare.
Allo stesso tempo però si potrebbe trattare di un titolo - da appena 6/10 - per tutti quei giocatori che, come il sottoscritto, sono legati ad alcuni storici titoli della serie, come Need For Speed: Underground 2. Giocatori che ormai da troppo tempo attendono un valido ritorno alle origini.