Il perfetto bilanciamento fra prestazioni ed autonomia risulta essere uno dei punti cardine della strategia Ultrabook di Intel. Parliamoci chiaro: sinora per avere a disposizione un notebook facilmente trasportabile, dalle buone prestazioni e dall'autonomia elevata occorreva spendere un occhio della testa. I netbook hanno risposto solo alle esigenze di mobilità e prezzi contenuti, mentre i notebook hanno visto si una riduzione di prezzo ed un miglioramento di prestazioni, autonomia e dimensioni ma il tutto inserito in un percorso evolutivo tipico che difficilmente può fare la differenza.
Gli Ultrabook sono in grado di dare una risposta concreta a tutte queste esigenze e, nonostante i prezzi di mercato siano molto più elevati di quelli di un notebook tradizionale, restano comunque molto più bassi di soluzioni appositamente progettate e realizzate dagli OEM (Sony Vaio, HP Envy, ...).
Vediamo dunque come si comporta l'Acer Aspire S5 in quanto ad autonomia e tempi di avvio del sistema operativo.
Nonostante le ridotte dimensioni della batteria, sacrificata all'interno di spazi angusti sotto il poggiapolsi, l'autonomia dell'Ultrabook firmato Acer è decisamente buona: in IDLE si supera ampiamente il minutaggio dell'UX21E raggiungendo quasi le 8 ore (vi ricordiamo che il nostro test in IDLE prevede il lasciare attivo il solo desktop Windows con Wi-Fi acceso e display acceso ad un valore di luminosità pari al 50%). Quando mettiamo il notebook sotto stress con il PCMark Vantage in loop raggiungiamo ancora un'autonomia eccellente, stavolta la migliore di tutti i modelli sinora provati. Per completezza di informazione indichiamo che l'autonomia raggiunta durante la visione di un video Full HD con iTunes è stata pari a quasi 4 ore (231 minuti).
I tempi di avvio, spegnimento e ripresa dall'ibernazione sono semplicemente eccezionali. Non che Acer abbia integrato alcuna specifica tecnologia, come invece ha fatto ASUS con l'UX21E (confrontate i tempi di wakeup da ibernazione), ma il tutto è stato ottenuto grazie ai due SSD in RAID 0.
Infine nella valutazione del comfort d'uso vogliamo inserire sia la misurazione delle temperature che della rumorosità. Per il primo caso vi riportiamo alcune rilevazioni effettuate durante un benchmark con Cinebench 10: come si vede le temperature della CPU raggiungono punte di 77°C in un ambiente con temperatura attorno ai 25°C. Lo chassis si scalda di conseguenza ma resta comunque su temperature accettabili tanto che tenerlo sulle gambe durante il normale uso non crea alcuno stress.
Ben diverso è il discorso circa la rumorosità: basta poco, in effetti, per far si che la ventola dell'Aspire S5 si metta "a cantare": quando il sistema non è sotto stress la rumorosità resta su livelli quasi impercettibili. Nel momento in cui viene applicato un carico, anche minimo, la rumorosità della ventola aumenta di molto e, specie in ambienti silenziosi, può risultare fastidiosa alle orecchie dell'utilizzatore.