Tutto è pronto per la consueta analisi. Sistema assemblato e configurato e...tappetino nero. Creiamo un angolo degno in cui la nostra macchina possa risiedere per i mesi a venire. Abbiamo fatto dello stile una ragione di vita, cerchiamo di essere coerenti e facciamo ogni cosa per bene. Guarda caso, abbiamo anche deciso di chiudere il coperchio: evitiamo di impolverare le componenti.
Per un terzo ignaro, un computer così piccolo potrebbe rappresentare una piccola ed inerme macchinetta da ufficio cui ogni aspirazione prestazionale viene stroncata sul nascere. Evidentemente l'abito non fa il monaco. Aprendo il centro di controllo di Windows leggiamo quanto segue:
Il "collo di bottiglia", se così lo si può definire, è rappresentato dal veloce SSD Kingston. Dobbiamo verificare quanto appena visto. La metodologia usata è la seguente:
- A sistema completamente spento, premiamo il tasto di accensione. Da quel momento, facciamo partire il cronometro sino all'arrivo in Windows;
- Dopo aver attivato la modalità Fastboot di Asrock (serve a risparmiare alcuni secondi saltando tutte le procedure di diagnosi iniziali) ed a sistema completamente spento, premiamo il tasto di accensione. Da quel momento, facciamo partire il cronometro sino all'arrivo in Windows;
- A sistema acceso premiamo il tasto di spegnimento, e facciamo partire il cronometro sino a che la spia dell'alimentazione si spegne.
La procedura di avvio veloce richiede soli 13,9 secondi, mentre quella standard appena 21 secondi. Il tempo di premere il tasto di accensione e neanche si fa in tempo a voltarsi un attimo che già abbiamo Windows sotto gli occhi. Lo spegnimento è altrettanto rapido: 14 secondi netti. A quanto pare, il collo di bottiglia non è così collo di bottiglia!
Nel frattempo, protremmo anche esserci allontanati dalla macchina, non essendo abituati a tempi di caricamento così ridotti e, magari, siamo andati in cucina od a fare altro. Torniamo nello studio e troviamo il silenzio...a questo punto ci chiediamo se il sistema si sia veramente acceso! La spia di accensione lo conferma, ma dal computer non arriva alcun rumore. Prendiamo il fonometro e misuriamo.
A partire da una rumorosità ambientale pari a 29,5 dba, valore sotto il quale non si può scendere, la macchina fa registrare un valore a riposo pari a 32,2 dba. Indi, a computer acceso, è davvero difficile percepire qualcosa. Se si forza la mano col processore (Intel Burn Test), otteniamo il risultato di 40,4 dba, dovuto al sistema di raffreddamento che deve operare in condizioni di maggior stress, mentre se ci mettiamo a giocare tale valore sale a 42,2 dba.
Analizziamo la qualità del rumore:
- I 40,4 dba dovuti al maggior carico di lavoro imposto al processore sono decisamente gradevoli: data la bontà del sistema di raffreddamento, quello che percepiamo è solo il fruscio derivante da un gran flusso d'aria che attraversa il Computer partendo dal frontale. Il rumore di ventole, in sostanza, è quasi inesistente: la tonalità è così bassa che è difficile da percepire. E' come se stessimo all'aperto in una giornata di leggera brezza, quello è il rumore che sentiremmo.
- I 42,2 dba derivanti dalla sessione ludica sono differenti: in questo caso lo stress sul microprocessore è leggero (infatti il sistema di raffreddamento gira quasi al minimo), mentre la scheda video si fa carico del peso. Ebbene, la ventola della nostra Radeon HD 7870 BE, pur essendo abbastanza silenziosa, deve girare piuttosto velocemente, offrendo una tonalità del suono media, udibile. Non da fastidio, e viene coperta dall'audio delle casse od un paio di cuffie.
Nel frattempo, ci siamo resi conto che il computer risulta essere freddo. Qualcuno potrebbe obiettare che è strano, dato la componentistica con cui lo abbiamo farcito! Eppure, è vero: avendo massimizzato l'efficienza del sistema tramite prodotti di elevata qualità, otteniamo il duplice risultato che il calore prodotto diminuisce. Ecco cosa rileviamo:
A fronte di una temperatura ambientale pari a 22°C, valore sotto cui non si può scendere, il sistema fa registrare una media di 25°C a riposo, che è la condizione in cui avviene un impiego di tipo casalingo: visione di un video su Youtube, di fotografie o documenti, navigazione web, posta elettronica, foglio di lavoro Excel e quant'altro. La temperatura sale ad appena 38°C se ci si mette a giocare, e può toccare un massimo di 67°C se si pone il microprocessore sotto stress.