Questo è quanto afferma Daniel Nenni su SemiWiki, in un editoriale esplosivo. Ed è quello che si sta delineando da circa 18 mesi, come noi di Bits And Chips stiamo raccontando attraverso numerosi e, speriamo, esaustivi articoli. 

 

 

Tornando all'editoriale di Nenni, veniamo catapultati in una situazione alquanto drammatica per la casa di Santa Clara. Se fino ad oggi si è sempre detto che Intel è almeno due step produttivi avanti ai concorrenti, con i 14nm il vantaggio si potrebbe definitivamente azzerare. I primi veri prodotti a 14nm, infatti, si dovrebbero vedere solo ad inizio 2015. I prodotti pubblicizzati per il 2014 potrebbero essere solamente dei paper launch, come abbiamo già avuto modo di riportare: “According to Intel sources, Morganfield, the first Intel 14nm smartphone SoC, will be delivered in the first half of 2015. According to the semiconductor equipment manufacturers Intel is having problems with variability at 14nm so this could easily slip”. 

Non solo. Poiché Samsung, Intel, TSMC, GloFo e tutte le principali fonderie si riforniscono presso i medesimi produttori di macchinari (ASML su tutti), è alquanto pacifico che queste fonderie si ritroveranno, per la primo volta nella loro storia con il medesimo nodo produttivo, parlando di nanometri. Chi vincerà questa lotta, allora? 

Nenni, considerando le economie di scala, il background economico (fonderia conto terzi e fonderia in proprio) e il grande ventaglio di prodotti realizzati, punta su Samsung quale regina: “As you read in Samsung 28nm Beats Intel 22nm, Samsung definitely has the process technology to challenge Intel. In regards to 14nm wafer cost I give that to Samsung hands down. Remember, Samsung is the number one memory maker and they know how to minimize wafer costs. Samsung also has displays, memory, and other products in the smartphone BOM. Additionally, Samsung is the number one smartphone/tablet systems company so they could easily give away 14nm wafers for free and not even notice it in their financial”. Il gigante sudcoreano, inoltre, non nasconde il fatto di voler divenire la fonderia di riferimento o di AMD o di nVidia (o magari di entrambe).

In ultimo, Nenni afferma che già oggi si stanno realizzando i primi chip a 14nm, ma che questi vedranno la produzione in massa solo al principio del 2015: “According to my trusted sources the top fabless companies are designing to 14nm right now. The 1.0 (production) version of the PDKs (process design kits) are now available and 14nm tape-outs will happen in Q4 2013, which means production silicon in the first half of 2015”. 

Intel in questo momento sta cercando disperatamente di crearsi un market share almeno discreto in ambito mobile, così da creare una base di utilizzo per mantenersi a galla nei prossimi difficili anni. Non dovesse riuscire, Intel potrebbe aprirsi definitivamente quale fonderia conto terzi, magari scindendosi in due distinte entità.