La pratica di finanziare indirettamente gli OEM per utilizzare i SoC Atom nei Tablet è stata iniziata dalla casa di Santa Clara all'inizio del 2014, con l'obiettivo di commercializzare almeno 40 milioni di terminali “Power by Intel” entro la fine dell'anno.
Come scrive Agam Shah su PCWorld, tale obiettivo è stato raggiunto ed addirittura superato, nonostante verso la metà del 2014 i SoC distribuiti fossero appena 10 milioni, in quanto l'anno scorso di SoC ne sono stati consegnati ben 46 milioni. Ad oggi Intel è, dietro Apple, la casa con il più elevato numero di SoC distribuiti per il mercato Tablet. Grazie alla strategia dei Contra-Revenue si è quindi superata la grande rivale (almeno in questo settore) Qualcomm.
Se da un lato, quindi, la strategia del CEO Krzanich ha pagato, facendo diventare l'ISA x86 un tassello importante nel mercato dei Tablet, dall'altro lato bisogna considerare attentamente due fattori, uno indiscutibile ed uno incerto.
Quello indiscutibile riguarda i costi. I Contra-Revenue sono costati ad Intel, per tutto il 2014, almeno 4 mld di dollari, anche se alcuni analisti pensano che ulteriori fondi utilizzati siano stati nascosti nelle altre divisioni PC e Server, arrivando così ad un passivo totale di quasi 8 mld di dollari per mettere in pratica questa strategia. Brian Krzanich, come ha già avuto modo di affermare, vorrebbe mettere fine alla pratica dei Contra-Revenue, in quanto si tratta di un salasso difficilmente sopportabile nel medio-lungo periodo, e per questo ha cercato e trovato un accordo con due produttori fabless cinesi, RockChip e Spreadtrum, per realizzare SoC Atom a basso costo, ed ha aperto diversi centri di ricerca in Cina. Ma basterà tutto questo per mantenere elevato l'utilizzo dei SoC x86 nei terminali Mobile?
La variabile è appunto questa. Una volta che i SoC Intel non verranno più regalati, i produttori di Tablet continueranno ad utilizzarli, o torneranno all'ovile di ARM? Inoltre, Intel vorrebbe inserirsi di prepotenza del mercato degli Smartphone, partendo dalla fascia bassa, ma evitando fin dall'inizio l'utilizzo dei Contra-Revenue, e la cosa singolare è il fatto che il primo SoC Atom SoFIA di Intel sarà basato su architettura ARM Cortex-A5. Riuscirà a convincere gli OEM, nel corso del 2015, ad utilizzare i prossimi venturi SoC x86? Molti analisti sono ottimisti a riguardo, ma solo se Intel proporrà ai propri partner terminali già belli e finiti (Turnkey Strategy) grazie ai già citati centri, come quello aperto a Shenzhen: Intel non regalerà più i SoC agli OEM, ma pagherà loro lo studio della piattaforma. Possiamo considerarla una riedizione della strategia dei Contra-Revenue, ma più astuta?