Il periodo che intercorre tra l'inizio dell'anno e le prime settimane dell'estate è, come consolidato ormai da tempo, un momento "di fuoco" per la rinomata software house italiana.
Anche quest'anno Milestone, in una finestra di mercato così ristretta, ha fatto sua la scena dei titoli racing con ben quattro pubblicazioni, tra cui il MotoGP18 in oggetto e MXGP PRO che debutterà tra circa una settimana, tutte nel segno del consolidato passaggio al versatile Unreal Engine 4.
Spunti di lettura:
Recensione Monster Energy Supercross - The Official Videogame, Unreal Engine 4 a tutta forza
[Recensione] GRAVEL, arcade vecchio stampo in salsa Unreal Engine 4
Attendevamo da tempo un nuovo engine grafico per i titoli della serie MotoGP e, finalmente, il fatidico momento è arrivato. Sappiamo bene che la simulazione della fisica viene prima di tutto in questo genere di titoli, ma è anche vero che, già nel 2017, non era più concepibile avere videogame con un comparto grafico così datato.
MotoGP18 rappresenta il primo capitolo della serie "next-gen" e, per quanto abbiamo potuto constatare, si pone come la nuova base su cui puntare d'ora in avanti. Percui, dato che lo abbiamo aspettato così tanto e ne siamo rimasti entusiasti, non perdiamo tempo e fiondiamoci subito ad analizzarlo!
MotoGP18 è disponibile negli store fisici ed anche su piattaforma Steam dal 07 Giugno (2018) per console e PC Windows. Su Steam viene venduto a 49,99€.
Al momento non è ancora stata fatta menzione in merito ad alcun DLC.
Gli sviluppatori hanno dichiarato che per far girare degnamente questo titolo su PC bisogna essere in possesso di una configurazione hardware di livello mainstream ma, come vi dimostreremo nella prossima pagina, quanto indicato nei requisiti minimi riesce ad ottenere un rendimento ben superiore a quanto ci si potrebbe aspettare.
In possesso di CPU con almeno 4 thread e GPU di fascia media si otterrà più o meno la medesima esperienza ottenuta dalle attuali console next-gen, ma con dettagli grafici settati quasi al massimo e framerate vicino ai 60FPS, le quali eseguono questo titolo con framerate bloccato a 30FPS e risoluzione 1080p.
Il vantaggio di avere una configurazione di buon livello sarà quello di poter giocare a risoluzioni superiori al classico 1080p (il gioco supporta le risoluzioni 2K/4K), senza dimenticare i monitor con ratio 21:9 e frequenza di aggiornamento superiore ai classici 60Hz.
REQUISITI MINIMI
- OS - Win 7/8/8.1/10 64bit
- CPU - Intel Core i5-2500 o AMD FX-8120
- RAM - 8GB
- HDD - 15GB
- GPU - NVIDIA Geforce GTX 760 2GB o AMD Radeon HD 7950 3GB
REQUISITI RACCOMANDATI
- CPU - Intel Core i7-2600 o AMD FX-8350
- RAM - 16GB
- GPU - NVIDIA Geforce GTX 960 o AMD Radeon R9 380 4GB
Il passaggio dall'engine grafico proprietario, il quale ha raggiunto la sua massima espressione ed ottimizzazione in MotoGP 17, al versatile Unreal Engine 4 è finalmente avvenuto, come già visto in MXGP3, Monster Energy Supercross: The Game e Gravel, con le API DirectX 11 alla base di tutto.
Tra le impostazioni grafiche segnaliamo la possibilità di scegliere i dettagli degli oggetti e la qualità di ombre/texture secondo vari step, oltre alla presenza di differenti metodi di antialiasing (Ad esempio FXAA e TSAA), l'occlusione ambientale, il bloom e il limite del framerate sino ad un massimo di 120FPS.
Il risultato ottenuto, dalla perfezione dei vari modelli alle tute e movimenti dei piloti, riproduzione dei circuiti e condizioni metereologiche, lascia facilmente dimenticare la "vecchia generazione" dei videogame della serie. Anche la qualità dell'audio è discreta, anche se ora, raggiunto questo livello del comparto grafico, sarebbe perfetto uno sforzo in più.
Vi lasciamo con uno dei tanti video gameplay registrati per l'occasione, in quanto le immagini valgono più di mille parole per questi casi:
Per l'occasione non poteva certo mancare un confronto tra i due engine grafici, vero? :P
Al fine di dimostrare l'effettivo salto di qualità ottenuto grazie al passaggio effettuato, e convincere chi ha - magari erroneamente e ci auguriamo in buona fede - affermato che è stato fatto un passo indietro, abbiamo registrato e confrontato un giro al Mugello, a bordo della Yamaha di Valentino Rossi, sia su MotoGP17 che nel nuovo MotoGP18.
Il risultato, soprattutto durante una corsa sotto la pioggia, è senz'altro "impietoso", per il vecchio engine ovviamente.
Il sistema di illuminazione, le ombre e l'impostazione della visuale in terza persona hanno fatto un salto equivalente a diversi anni luce, e chi più ne ha più ne metta.
Inutile discuterne ulteriormente, i video comparativi allegati in questa pagina parlano da soli!
La nostra prova è stata effettuata sull'ultima revisione della build ITX realizzata in collaborazione con Fractal Design, GigaByte Italia e Reeven, che può contare ora sulla CPU Ryzen 7 1700 di AMD oltre che sulla fidata GPU Nvidia GTX 1070 in variante G1 Gaming prodotta da GigaByte.
Il tutto senza dimenticare la precedente configurazione ITX di fascia entry-level realizzata in collaborazione con SilverStone, accreditata di CPU Intel Core i3-6100 e GPU AMD GigaByte HD7950 WindForce 3X.
Sistemi di prova | ||
ITX Entry Level |
ITX Enthusiast |
|
Processore Frequenza |
Intel Core i3 6100 stock |
AMD Ryzen 7 1700 stock |
Dissipatore |
Reeven Brontes (red fan) |
|
Memoria RAM | ||
Scheda Madre |
||
dGPU vendor frequencies heatspreader |
AMD HD7950 3GBD5 Gigabyte 900-5000MHz (core-memory) Windforce 3X |
|
Driver |
||
SSD |
||
HDD |
Seagate Momentus 1TB 2.5" - 5400rpm/8MB |
WD Blue 1TB via USB3.0 3.5" - 7200rpm/64MB |
Alimentatore | ||
Case | ||
OS |
Windows 10 PRO x64 | |
Periferiche | ||
Monitor |
LG 29UM57 29" - 21:9 - 2560*1080p & simulated resolution |
Data l'assenza di un benchmark integrato, per i nostri test abbiamo scelto di monitorare gli FPS, come di consueto durante una corsa sul circuito del Mugello infestato dalla pioggia ecorrendo nei panni di Valentino Rossi, tramite il popolare tool FRAPS.
Per prima cosa, dato il cambio di engine grafico, abbiamo deciso di mettere alla prova la configurazione entry-level, settando la risoluzione 1080p ed i dettagli grafici al massimo.
Sorprendentemente, la media degli FPS ottenuti si è attestata sui 48FPS circa (38 minimi, 58 massimi). Un valore eccellente considerando che le console, utilizzando un differente preset, hanno il framerate bloccato a 30FPS.
Per quanto riguarda le risorse di sistema, l'utilizzo della CPU si è attestato intorno al 30/35%, la VRAM occupata inferiore ai 3GB e la memoria di sistema, in toto, intorno ai 4GB (Alla faccia dei 8GB minimi suggeriti dai requisiti).
• screenshot provenienti dal sistema con GPU AMD HD7950 e CPU Intel Core i3-6100, durante l'esecuzione del benchmark con le massime impostazioni grafiche, VSync abilitato e risoluzione 1080p
Una volta ottenuto questo discreto risultato con la configurazione entry-level, abbiamo ripetuto i medesimi test per quella performance. Abbiamo con piacere notato che, nelle medesime condizioni sopra citate, a risoluzione 1080p si ottiene un framerate fisso di 120FPS (Limite massimo imposto dall'engine).
A quanto pare è possibile ottenere i 60FPS medi anche a risoluzioni più alte, meno che in 4K dove la nostra GTX 1070 ha alzato bandiera bianca. Date le elevate temperature di esercizio per l'eccessivo stress sul core (Vedi i ben 83° raggiunti!), la stessa non è riuscita a mantenere le frequenze di boost massimo intorno ai 2GHz, ma si è fermata a 1850MHz circa.
La media degli FPS ottenuti in tale situazione si è attestata sui 53FPS circa (44 minimi, 60 massimi), un risultato comunque accettabile data la risoluzione e la qualità grafica ottenuta.
Per quanto riguarda le risorse di sistema, l'utilizzo della CPU si è attestato intorno al 35%, la VRAM occupata inferiore ai 5GB e la memoria di sistema, in toto, intorno ai 5.5GB (Alla faccia dei 16GB minimi suggeriti dai requisiti raccomandati).
• screenshot provenienti dal sistema con GPU Nvidia GTX 1070 e CPU AMD Ryzen 7 1700, durante l'esecuzione del benchmark con le massime impostazioni grafiche, VSync abilitato e risoluzione 4K
La novità dell'anno, come già ampiamente documentato, è il cambio di engine grafico, insieme a tutto quel che ne deriva.
L'impegno rivolto per questa evoluzione ha, purtroppo, reso necessario la perdita di "qualche pezzo per strada", come la modalità Carriera Manageriale introdotta lo scorso anno; sfortunatamente - per chi l'aveva apprezzata - risulta assente in questo capitolo.
Resta naturalmente la classica modalità Carriera, come già visto nei precedenti titoli e con tanto di sviluppo della moto, la quale partirà questa volta non più da eventi di tipo "wild card" in Moto 3, bensì dalla Red Bull Rookies Cup.
Il nuovo engine grafico, oltre ovviamente ad un restiling visivo ed una migliore impostazione delle telecamere (Il settaggio utilizzato lascia intendere meglio gli spazi digitali con cui si ha a che fare), ha portato con sé diverse novità anche al livello di fisica di guida (Ci si riferisce ovviamente alla modalità Pro, con aiuti disattivati).
Sin dalle prime curve si avverte un miglioramento evidente un po' su tutta la guida.
Rispetto al precedente capitolo bisogna dare molta più attenzione al posteriore, il quale tende molto a sbacchettare nelle staccate al limite (Ergo si potrà, a seconda delle capacità, entrare in derapata alla Marquez), fare attenzione alle impennate spontanee delle moto (Come accade realmente nella classe regina, dove spesso l'anteriore tocca a stento terra), il freno posteriore adesso è capace di bloccare la gomma se mal utilizzato e così via.
Per quanto riguarda i controlli elettronici, oltre al già conosciuto TCS che è il controllo di trazione, viene introdotto - anche questo con regolazioni su più livelli - il sistema ETC, il quale gestisce il freno motore.
Anche in questo capitolo della serie ci verranno assegnati dei punti al termine di ogni corsa, a seconda delle nostre performance, che descriveranno il livello di abilità del nostro alter-ego digitale, per il quale è stato istituito il MotoGP ID, ossia la modalità di riconoscimento a livello mondiale delle nostre capacità.
Per quanto riguarda il resto del gioco, ossia struttura e modalità, le cose non cambiano rispetto agli anni passati, difatti avremo - oltre alla modalità carriera standard - le classiche competizioni come Gran Premio e Campionato, disponibili ovviamente anche in multiplayer.
Spunta infine anche la modalità MotoGP eSport Championship che, ovviamente, al momento risulta inutilizzabile, in quanto verrà abilitata a tempo debito.
Giunti a questo punto possiamo affermare che MotoGP18 rappresenta dunque l'evoluzione che tutti stavamo aspettando, da ormai diverso tempo.
La resa grafica è davvero buona (Oserei dire spaventosa se si utilizza il precedente capitolo come termine di paragone), l'ottimizzazione è discreta (Utilizzare le massime impostazioni grafiche a risoluzione 1080p non richiede componenti troppo prestanti) ed introduce nuovo brio al gameplay.
Oltretutto vi è una chicca, che abbiamo conservato appositamente sino ad ora. Ricordate le tanto richieste scene post-gara/premiazione?! Milestone ha finalmente deciso di regalare ai propri sostenitori quanto richiesto, migliorando anche le scene nei box, pre e post gara, con tanto di riproduzione accettabile dei visi degli attuali piloti.
A corredo di tutte queste note positive ve ne sono però altre, che non definirei negative ma comunque da non dimenticare affatto, oltre a possibili spunti per il futuro.
L'intelligenza artificiale dei piloti ha subito anch'essa un miglioramento, anche se su alcuni circuiti risulta fin troppo semplice prendere la testa della corsa, partendo da in fondo alla griglia, e vincere senza particolari problemi (Ci si riferisce ovviamente a chi possiede abilità di guida nel gioco sopra la media).
Oltretutto, sempre riferendoci agli avversari gestiti dalla IA, è noioso notare come siano restii a cadere a seguito di alcuni contatti, oppure alle volte anche se opportunamente bersagliati, al contrario nostro.
Per quanto riguarda gli scenari, abbiamo davvero apprezzato la relativa riproduzione tramite lo scan 3D e via dicendo ma, a questo punto, avremo preferito vedere una pit-lane più affollata.
Infine, dato che attualmente non sappiamo nemmeno se arriveranno sotto forma di DLC (Il che comunque, qualora fosse a pagamento, probabilmente farebbe un po storcere il naso), mancano tutti i contenuti aggiuntivi che hanno reso pù completi i precedenti capitoli (Oltre alla citata Carriera Manageriale, mancano i modelli storici e quant'altro).
Pensando invece al futuro, dato che come già detto questo titolo pone le basi per la serie, sarebbe davvero apprezzabile (In quanto, seppur raramente, nella realtà succede) vedere prima o poi del meteo dinamico (Pensate al cambio moto durante la gara in caso di pioggia, oppure la pista bagnata che pian piano si asciuga in traiettoria fornendo maggiore grip), senza dimenticare un ulteriore affinamento del comparto grafico e sonoro.
Detto ciò, mi sento di promuovere l'ultima fatica di Milestone con un voto di 8/10. Ora non ci resta che attendere per valutare il lavoro svolto per MXGP PRO, ricordiamo in uscita il 29 Giugno, e sperare di ricevere presto ulteriori informazioni su RIDE 3, in uscita a Novembre.
Si ringrazia come sempre Milestone per la KEY gentilmente offerta.
Pro
- Finalmente un nuovo engine grafico, "leggero" e dall'ottimo impatto visivo
- Miglioramento della fisica di guida
- Modelli poligonali delle moto molto dettagliati
- Difficoltà di gioco graduale e scalabile
- Audio e rombo dei motori discreto, ma da perfezionare
- Assente la musica in gara
Contro
- Mancano tutti i contenuti che completavano i precedenti capitoli, oltre alla Carriera Manageriale
- Qualche piccolo bug/glitch grafico, da migliorare il motion blur
- IA ancora da muigliorare
Il voto di Bits and Chips