Sebbene il suo debutto sia stato "ingiustamente" messo in ombra dal lancio posticipato di un titolo come DOOM Eternal, TT Isle of Man - Ride on the Edge 2 arriva a circa due anni di distanza dal titolo originale che, nel bene e nel male, ha fatto parlare molto di se.
Alle spalle di questo titolo ci sono nuovamente i ragazzi di Kylotonn attualmente al lavoro su WRC 9, sia per l'attuale generazione di console per la prossima in arrivo entro la fine dell'anno, rinvigoriti insieme a NACON dall'estensione dell'accordo di licenza con WRC Promoter fino al 2022 per lo sviluppo e la pubblicazione di WRC 10 e WRC 11.
Tornando al titolo in oggetto, TT Isle of Man - Ride on the Edge 2 vanta diverse novità, tra cui una migliorata realizzazione del modello digitale relativo al famoso Snaefell Mountain Course situato sull'isola di Man.
Tra queste troviamo ben 17 tracciati aggiuntivi, realizzati per svolgere un campionato che permetterà se tutto va bene di affrontare il TT, i piloti ufficiali e 18 moto tra cui alcuni modelli storici, una fisica di guida rinnovata e - per non farsi mancare nulla - anche un nuovo scenario aperto dove poter testare le regolazioni della moto e scorazzare in libertà per accumulare esperienza.
TT Isle of Man - Ride on the Edge 2 è disponibile negli store fisici - ed anche su piattaforma Steam - dal 19 Marzo 2020 per console next-gen (PS4 ed Xbox One) e per PC Windows, per quest'ultima al prezzo di 49,99€.
Attualmente non sembra previsto alcun Season Pass, bensì un boost di bonus da sfruttare nella modalità Carriera - senza dover sudare per ottenerli ma spendendo soli 2,99€ - e la Ducati 900SS TT di Mike Hailwood del 1978. Arriveranno tramite DLC anche i sidecar, come avvenuto per il titolo originale?!
Gli sviluppatori hanno dichiarato che per far girare questo titolo su PC bisogna essere in possesso di una configurazione hardware di livello oramai mainstream tra i videgiocatori, dotata di almeno 8GB di RAM, 3/4GB di memoria video e CPU che sia almeno dotata di quattro thread.
Come vedremo nella pagina successiva, in possesso di un semplice Core i3-6100 ed una RX 580 è possibile giocare a risoluzione 1080p con tutti i dettagli al massimo e framerate medio pari a 60FPS, al contrario delle console (Anche le Xbox One X e PS4 Pro) che non si spingono oltre i 30FPS medi, davvero inadeguati per un videogame del genere.
Il vantaggio di avere una configurazione di buon livello sarà come sempre quello di poter giocare con impostazioni grafiche abbastanza alte (nonchè realizzate appositamente per la versione PC, come vedremo più avanti) ed a risoluzioni superiori al classico 1080p (il gioco supporta le risoluzioni 2K/4K), senza dimenticare i monitor con ratio 21:9 e frequenza di aggiornamento ben superiore ai classici 60Hz.
REQUISITI MINIMI:
OS - Windows 7/8/8.1/10 a 64-bit
CPU - Intel Core i5-2300 oppure AMD Phenom II X6 1100T
RAM - 4 GB
HDD - 18GB
GPU - NVIDIA GeForce GTX 560 2GB oppure AMD HD5870 2GB
REQUISITI CONSIGLIATI:
CPU - Intel Core i7-3770 oppure AMD FX-8350
RAM - 8 GB
GPU - NVIDIA GeForce GTX 780 3GB oppure AMD R9 290X 4GB
TT Isle of Man - Ride on the Edge 2 si è stato realizzato tramite il proprietario KT Engine, ovviamente nella sua più recente ed evoluta versione, purtroppo tutt'ora ancorato alle librerie DirectX11, capace di riprodurre scenari dall'estensione massima di 200km quadrati.
Tra le impostazione grafiche troviamo i settaggi relativi alla qualità di texture e filtro anisotropico, ombre e particelle, la distanza massima per il livello di dettaglio, la densità della vegetazione e la qualità del terreno da renderizzare, la qualità dell'animazione del pubblico e della superficie dell'acqua. Il framerate massimo supportato è pari a 200FPS, presente inoltre un counter in overlay per gli FPS da attivare direttamente dai settaggi grafici; niente supporto all'HDR.
Considerando che ci troviamo "al giro di boa" per questa generazione, purtroppo tutt'ora ancorata alle ormai vetuste DirectX 11 salvo casi specifici, bisogna ammettere che la qualità complessiva dell'immagine offerta da questo titolo è di buon livello, di certo non fa gridare al miracolo ma regala comunque ottimi scorci, e che i miglioramenti rispetto al capitolo precedente sono consistenti.
I modelli poligonali delle moto sono stati riprodotti piuttosto fedelmente, mentre quelli degli scenari un po meno. Migliorata la resa nei dettagli dello Snaefell Mountain Course situato sull'isola di Man, ricordiamo circa 60,70km di circuito interamente stradale che in questa riproduzione vanta diversi scollinamenti ed asperità dell'asfalto.
Sono presenti diverse "chicche", come le scintille provocate dalle pedaline durante una piega al limite, ed inoltre bisogna ammettere che l'effetto della velocità rende molto bene, a prescindere dall'inquadratura (Tra le tante presente anche quella dal casco, tanto ben realizzata quanto impegnativa da sfruttare, e due di diverso tipo in terza persona che permettono di avvertire la velocità in modi differenti).
Risultano un tantino al limite della credibilità i tifosi a bordo strada, che seppur dotati di modelli 3D non appaiono molto convincenti (Ovviamente riuscirete a scorgerli solo alla partenza oppure nel guidato cittadino a basse velocità).
Assenti ovviamente il meteo dinamico ed il ciclo giorno/notte, in quanto il Tourist Trophy non si corre in tali condizioni, ma sono resenti le diverse fasce orarie, capaci anche di limitare parzialmente la visibilità (Immaginate l'alba ed il tramonto piuttosto che correre a mezzogiorno).
Sebbene non siano poi così rilevanti, segnaliamo la presenza di alcuni bug/glitch dell'engine grafico (Erba o terreno che invade la strada, che di rado si materializza in tutto e per tutto sul mano stradale) ed alcuni "scatti" dalla durata di una frazione di secondo, nonostante il framerate medio sia ben oltre i 60FPS.
Molto buono il comparto audio, ben accoppiato con le vibrazioni prodotte dal controller, piuttosto convincente anche grazie all'effetto del vento che viene riprodotto quando si corre ad alte velocità nelle varie strettoie.
La nostra prova è stata effettuata sull'ultima revisione della nostra nuova build ATX basata sul case Byzon Advanced di iTek, illuminata a giorno dalle strisce LED ARGB ARYA, nella quale trova posto la motherboard AsRock B450 Steel Legend che fa da base alla fiammante accoppiata casalinga tra la CPU Ryzen 5 3600 e la GPU RX 5700XT Gaming OC (GigaByte) di AMD.
Anche per questa tornata di test si aggiunge il notebook Predator Helios 300 gentilmente concessoci da Acer Italia, con a bordo la discreta - seppur focosa - CPU Intel Core i7-7700HQ accoppiata a 16GB di memoria RAM DDR4, combo SSD da 128GB più HDD da 1TB, e, dulcis in fundo, la GPU Nvidia GTX 1060 nella variante da 6GB GDDR5.
Spunti di lettura: ACER Predator Helios 300, come si gioca nel 2019 con i7-7700HQ e GTX 1060 6GB?
Il tutto senza dimenticare ovviamente l'intramontabile configurazione ITX di fascia entry-level realizzata in collaborazione con SilverStone ora aggiornata, accreditata di CPU Intel Core i3-6100 ed ora accompagnata dalla GPU AMD RX 580 in variante Nitro+ di Sapphire.
Come accade (Purtroppo!) su molti titoli, recenti e non, anche TT Isle of Man - Ride on the Edge 2 non dispone di alcun benchmark per verificare le effettive prestazioni di ogni configurazione hardware
Nonostante ciò, abbiamo deciso di utilizzare il percorso tra la sezione 3 e la sezione 4 dello Snaefell Mountain Course per misurare gli FPS medi durante una corsa su di una BMW da oltre 300km/h, sfruttando lo storico tool FRAPS e monitorando i parametri di sistema tramite GPU-Z ed il Task Manager di Windows.
Sistemi di prova |
B&C ITX Entry Level |
B&C notebook platform |
B&C Enthusiast ATX |
Processore Frequenza |
Intel Core i3 6100 stock |
Intel Core i7 7700HQ stock |
AMD Ryzen 5 3600 stock |
Dissipatore |
proprietario Acer |
EK XLC Predator 240 Ryzen SE |
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Memoria RAM |
2*8GB DDR4 @2400MHz (CL17) |
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Scheda Madre |
proprietaria Acer |
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dGPU vendor frequencies heatspreader |
1411MHz-8GHz (core-memory) |
Nvidia GTX 1060 6GBD5 n.d. ≈1733MHz-8GHz (boost-memory) |
AMD RX ≈1905MHz - 14GHz (boost-memory) |
Driver |
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SSD |
Kingston M.2 128GB SATA |
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HDD |
Seagate Momentus 1TB 2.5" - 5400rpm/8MB |
Toshiba 1TB (MQ01ABD100) 2.5" - 5400rpm/8MB |
Toshiba L200 2TB 2.5" - 5400rpm/128MB |
Alimentatore |
EVGA Supernova 750W 80+ |
180W ADP-180MB_K (19.5V-9.23A) |
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Case | |||
OS |
Windows 10 - 1909 (x64) - Build 18363.720 | ||
Periferiche |
Razer Mamba Wireless & mousepad Sharkoon 1337 RGB XXL Razer Wolverine Tournament Edition & XBox One controller |
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Monitor |
LG 29WK600 29" - 21:9 - 2560*1080p & simulated resolution |
Partiamo con il notebook Predator Helios 300 di Acer, con il quale abbiamo da subito settato la risoluzione 1080p ed il massimo preset grafico. Il risultato ottenuto è pari a 67.5FPS medi (Min 53, Max 85), meglio di quanto potessimo aspettarci.
Passiamo ora alla "strana coppia" formata dalla CPU Intel Core i3-6100 e GPU AMD RX 580, mantenendo preset e risoluzione. Il risultato ottenuto è pari a 73.5FPS medi (Min 62, Max 94), davvero niente male.
Sfruttando infine l'accoppiata casalinga tra la CPU Ryzen 5 3600 e la GPU RX 5700XT 8GBD6, abbiamo deciso di alzare il tiro e sfruttare la risoluzione 2.560*1.080p ultra-widre, mantenendo il massimo preset grafico. Il risultato ottenuto è pari a ben 99.5FPS medi (Min 82, Max 124), segno che con questa configurazione ed il giusto preset si può benissimo giocare a risoluzione 4K.
In questo caso abbiamo potuto osservare un utilizzo della memoria video di poco inferiore ai 4GB dedicati, circa 5.6GB di memoria di sistema ed un utilizzo della CPU mediamente pari a circa il 30%:
Prima di parlare di qualsiasi altra cosa, ci tengo a ringraziare gli sviluppatori per aver introdotto uno scenario aperto, situato su di una fantomatica costiera Irlandese con tanto di sezioni urbane, una diga ed addirittura un piccolo aeroporto dove poter scorazzare liberamente con le varie moto!
Per quanto sia "limitato" rispetto a quel che noi amanti delle due ruote sogniamo da diverso tempo (É troppo chiedere un Need for Speed o similare con le moto, magari in stile Biker Boyz!?), un qualcosa del genere risulta davvero interessante per due motivi.
In primis questo sottolinea ulteriormente la natura "cittadina" della competizione che il titolo rappresenta, ed in secondo luogo permette di potersi allenare a portare al limite le varie moto presenti in uno scenario che sicuramente non è il Snaefell Mountain Course, ma che a suo modo risulta parecchio impegnativo.
Oltre alla possibilità di scorazzare liberamente, questo scenario sono presenti anche delle "sfide" che si possono avviare a propria discrezione, tra cui gare di accelerazione ed altro.
Tutto ciò è molto utile per prendere confidenza con il modello di guida delle varie moto presenti, tendenzialmente arcade e più o meno riconducibile a quanto visto sui vari MotoGP e Ride di Milestone.
Questo è molto importante in quanto l'obiettivo del gioco è quello di prepararci per correre il Tourist Trophy, che ricordiamo si svolge per lo più in scenari cittadini e collinari da affrontare a grande velocità.. ed un minimo errore, come potrete notare dall'immagine allegata qui di seguito, può portare con semplicità ed immediatezza a dei bei cazzotti!
Controllare la moto ad alta velocità per lunghi periodi non è affatto semplice, sopratutto quando la carreggiata ha un'ampiezza limitata ed ai bordi ci sono dei temibili marciapiedi, percui c'è molta pratica da fare, sopratutto per imparare la differenza tra le categorie di moto disponibili (Storiche, Supersport 600cc e Superbike 1000cc).
Bisogna inoltre sottolineare che, aldilà degli aiuti di guida che sceglieremo di utilizzare o meno, è necessario tener d'occhio i parametri vitali del mezzo, ben suggeriti tramite l'interfaccia di gioco, per sapere quanto è più possibile portarlo al limite (Temperatura di freni, gomme e livello di carburante residuo).
N.B. è presente anche una modalità libera con la quale allenarsi sfruttando le varie moto, circuiti e sezioni del TT, anche per intero, con o senza avversari.
A farci strada lungo la via che porta al Snaefell Mountain Course non poteva certo mancare una modalità Carriera durante la quale, dopo aver creato il proprio pilota in via piuttosto semplificata, dovremo scegliere se correre sfruttando la partnership con una squadra affermata oppure in via privata, con lo scopo di arrivare prima o poi a correre il Tourist Trophy Senior.
Il calendario parte dal mese di Luglio, e ci permetterà di affrontare diverse corse di varia difficoltà che si terranno sia su circuiti estratti dallo scenario irlandese sopracitato, sia su circuiti fittizi ambientati in Gran Bretagna (Come potrete immaginare questi non sono "particolarmente curati" nell'aspetto, ma al contempo risultano parecchio tecnici ed impegnativi).
Può capitare inoltre che arrivino inviti ad eventi più complessi, come un paio di giri al Snaefell Mountain Course (E che saranno mai 121km in scioltezza, senza la necessaria preparazione!) che se accettati ci faranno inevitabilmente saltare le corse di campionato.
Al termine di ogni evento - ovviamente a seconda del nostro piazzamento - guadagneremo soldi, con i quali acquistare componenti meccaniche migliori oppure ulteriori livree, vantaggi o perk, alcuni bonus da sfruttare come una capacità di rientro più veloce oppure delle termocoperte per le gomme e così via, e popolarità.
Infine, segnaliamo la presenza di un comparto multiplayer (Sprovvisto di server dedicati, ci sarà sempre un giocatore che farà da host) che permette fino ad 8 giocatori di gareggiare contemporaneamente su tutte le piste presenti, compreso il TT ovviamente, meno che nello scenario aperto.
Devo ammettere che questo TT Isle of Man - Ride on the Edge 2 mi ha davvero sorpreso - in positivo ovviamente - per le emozioni che è riuscito ad offrirmi, sopratutto in questo periodo di quarantena forzata per via delle misure restrittive a causa della diffusione del COVID-19.
Non è un titolo da prendere assolutamente sottogamba, anche chi ha molta esperienza nel campo, nonostante il modello di guida sia tendenzialmente arcade.
Al primo avvio - ignaro del pericolo - ho subito scelto di fare un giro con la folle Suter MMX 500 2T direttamente sull'Isola di Man, disattivando tutti gli aiuti alla guida, compreso il sistema anti-impennata.
Volete sapere com'è andata a finire? Alle prime tre partenze ho visto la moto imbizzarirsi come un cavallo per poi accappottarsi.. e quando son riuscito a stendere le prime due marce, ho prima raggiunto un paio di abitazioni a fondo strada per via dei marciapiedi e successivamente battezzato il primo muretto in staccata!
Da quel momento ho subito capito qual è lo scopo del gioco. Non si tratta di correre e magari vincere contro gli avversari, gestiti dall'AI oppure reali tramite il multiplayer, bensì riuscire prima a domare la moto in questione e successivamente uscire vivi dai circa 60km che si corrono per il Tourist Trophy.
Scoprire che alcune moto tendono ad impennarsi autonomamente anche con gli aiuti di guida quasi del tutto attivati, veder grattare le pedaline con tanto di scintille nel caso di una piega troppo azzardata, dover reagire istintivamente alle asperità dell'asfalto che possono provocare voli degni di Buzz Lightyear e correre ad oltre 200KM/h tramite le strette viuzze che caratterizzano questa folle competizione, hanno generato nel sottoscritto forti emozioni.
La ciliegina sulla torta è rappresentata dall'assenza di un ormai classico "rewind", il che significa che ad ogni caduta bisognerà ripartire da fermi (Sì, sono assenti i "danni" sia meccanici che estetici della moto e pertanto potremo ripartire "beati".. ma d'altronde ci sta, è sempre un titolo arcade, inutile rimurginarci sopra).
Dopo aver corso a tali velocità per così tanto tempo vi sembrerà di aver lasciato la testa nella lavatrice con la centrifuga in azione per un quarto d'ora.. pensate di riuscire a non cadere per un intero giro - io ancora non ci sono riuscito senza osare un minimo - ed esser costretti a doverne effettuare sei!
TT Isle of Man - Ride on the Edge 2 come già evidenziato nelle pagine precedenti non è certo un titolo perfetto, ma riesce senz'altro ad offrire quel brivido a cui mira, complice uno scenario ben realizzato, scorci suggestivi ed un ottimo comparto audio, ben accoppiato alle vibrazioni del controller anche al semplice cambio marcia.
É un peccato che non vi siano tante moto a disposizione, così com'è un peccato che sia assente una modalità foto con la quale immortalare le acrobazie più folli.
Laddove ci sarà un prossimo capitolo ci auguriamo che questi vuoi vengano colmati, che verrà utilizzato un motore grafico aggiornato così come la fisica di guida e l'AI degli avversari, magari con uno scenario aperto più grande e caratteristico.
Detto ciò, sopratutto se siete in astinenza di sport a causa di questa quarantena mondiale, se volete provare qualcosa di diverso dal solito titolo motociclistico e non vi va di aspettare il prossimo MotoGP20 al debutto per la fine del mese, non posso che consigliarvi di armarvi di coraggio e provare ad affrontare - seppur digitalmente - questa folle competizione grazie a questo titolo di Kylotonn.
Pro
- Discreti miglioramenti rispetto al precedente capitolo
- Davvero apprezzabile l'introduzione dello scenario aperto!
- Difficoltà di guida graduale e scalabile ma fino ad un certo punto, serve molta pratica per affinare le capacità di guida ad alta velocità e senza controlli
- Apprezzabile per quanto alle volte snervante l'assenza del rewind
- Ottima resa su PC Windows e differenti configurazioni da gioco
- Discreto miglioramento della fisica di guida e dell'engine grafico...
Contro
- ... ma per il prossimo anno/titolo urge il salto di qualità!
- Non dispiacerebbe l'introduzione di più moto, anzi
- Bisogna migliorare ancora l'AI degli avversari
- Manca una modalità foto, che avrebbe reso giustizia agli scenari riprodotti
Il voto di Bits and Chips