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Il CeBIT è stato per diversi anni un appuntamento immancabile sia per le aziende che operano nel mondo IT sia per i giornalisti che scrivono su questo, tanto da divenire, con le ultime edizioni, la fiera informatica più grande al mondo per numero di visitatori, più grande anche del Computex di Taipei.

Questo, però, non ha impedito a diverse importanti aziende, tra cui possiamo citare Gigabyte e Seasonic, di saltare l'importante evento, ormai considerato non essenziale per la presentazione dei propri prodotti. Come mi ha detto Simone Piazza, Direttore Commerciale di Original Check, e che speriamo di poter intervistare nelle prossime settimane, l'affluenza di professionisti e di dirigenti d'impresa, spesso alla ricerca di interessanti prodotti da commercializzare o da utilizzare presso le proprie aziende, è diminuita notevolmente nell'arco degli ultimi anni, in quanto ormai si privilegia il contatto tramite e-mail o in videoconferenza. Questo permette di non doversi sobbarcare i notevoli costi di trasferta e soggiorno. Se si trova un prodotto interessante non serve più muoversi fisicamente per averne un sample, basta richiederlo per e-mail.

Nonostante ciò, il CeBIT per noi giornalisti informatici è ancora una gallina dalle uova d'oro, in quanto ci permette di venire in contatto con quei personaggi che ci sarebbe impossibile conoscere tramite i servizi di marketing delle varie case hardware e software. Per esempio, se non fossi venuto al CeBIT, col piffero che il servizio stampa di SuperMicro mi avrebbe fatto parlare direttamente con Perry Hayes, Presidente della Divisione Europea di SuperMicro. Oppure, ancora, chi mi avrebbe potuto presentare Sunny Grau, Direttore Commerciale di PIDS (Gruppo Philips-LiteOn-Plextor)? Per non parlare, poi, degli ingegneri di AsRock, Fujitsu, Dell, IBM, Intel e di tante altre prestigiose case.

In conclusione, se è vero che il CeBIT sta perdendo il proprio fascino per i dirigenti d'impresa, ma questo vale anche per il CES di Las Vegas, ormai un gigantesco centro commerciale pieno di frigoriferi e televisioni, d'altra parte per i giornalisti e gli appassionati è ancora un appuntamento imperdibile. Non importa che alcuni siti importanti, come ad esempio Anandtech, abbiano deciso di cancellarlo dalla propria agenda. Per noi di Bits And Chips è ancora un appuntamento fondamentale, e quello che leggerete è qui per dimostrarvelo.


Come abbiamo avuto modo di osservare attraverso diversi studi, i mercati Smartphone e Tablet nei prossimi anni subiranno un costante rallentamento, in quanto si assisterà a due fenomeni: il primo è la diminuzione della domanda nei mercati dei paesi più industrializzati ormai saturi di terminali, mentre il secondo sarà la diminuzione del prezzo unitario dei terminali destinati ai mercati in via di sviluppo. Questi due movimenti di mercato faranno sì che il fatturato delle case attive nel settore Mobile aumenterà in maniera meno marcata nel prossimo futuro.

Il notevole successo dei terminali Mobile e, quindi, la creazione di una notevole base d'utenza, di tutti i tipi (dal semplice utente casalingo al professionista della grafica), hanno gettato le basi per la creazione di un nuovo mercato complementare: il Cloud Computing.

Potendo oggi contare su un notevole numero di terminali attraverso i quali è possibile lavorare in mobilità (Surface di Microsoft, Stylistic di Fujitsu, Ultrabook, ecc), quello che manca è un servizio attraverso cui poter accedere ai dati su cui lavorare in remoto. Ecco quindi l'importanza del Cloud Computing.

Non si tratta solamente di caricare le foto delle vacanze su DropBox per farle vedere agli amici, si tratta di poter condividere file di lavoro, documenti o interi database tra colleghi, sparsi in giro per globo, così che vi possano lavorare in contemporanea ovunque essi si trovino. Questo però non è sufficiente, in quanto bisogna far sì che tutti, indipendentemente dal SO utilizzato, possano fare tutto ciò che è necessario. Nasce così l'esigenza di poter utilizzare ambienti di lavoro virtualizzati, accessibili da SO Windows, Apple (OSX e iOS) ed Android. Per questo Intel sta spingendo i propri processori Xeon, anche a scapito delle CPU Itanium, e per questo le CPU Power e Sparc stanno incontrando tanti problemi di commercializzazione, essendo troppo legate a determinati ambienti (gli Sparc ai software Oracle, ad esempio).

Gli stand di IBM, Fujitsu, SuperMicro e di altre importanti case attive nel mondo Server, quindi, erano invasi da macchine pensate per la virtualizzazione. Il Cloud Computing superava, a prima vista, il General-Purpose Computing on Graphics Processing Units (GPGPU) di almeno 30 a 1 per numero di macchine esposte. Riguardo il GPGPU solo SeuperMicro e AsRock hanno mostrato qualcosa di concreto, ed in misura molto limitata.

Le stesse case che hanno quale core business professionale quello dei NAS, come Asustor, Seagate o Synology si sono lanciate con tutte le proprie forze in questo mercato, presentando sistemi Rack basati su piattaforma Intel Atom (Avoton e Cedarview). Anche case più legate al mercato consumer, come QNAP o Western Digital, non si sono lasciate sfuggire l'occasione di presentare NAS casalinghi avanzati, così da attirare quell'utenza che vuole avere disponibili i propri file, ovunque ci si trovi, non da DropBox ma dal proprio serverino di casa. WinZip, a tal proposito, si è mossa da tempo in tal senso, come potrete leggere dalla nostra intervista a Jaques Lamontagne, Director of Product Management di WinZip, ed infatti al CeBIT la casa sussidiaria di Corel era presente con WinZip 18.

 

Shuttle Omninas KS10, un NAS casalingo molto avanzato

 

Dal punto di vista dei produttori di Hard Disk la situazione è la medesima, tanto che OCZ, dopo essere stata acquisita da Toshiba, si sta preparando per sbarcare in grande stile nel mercato Enterprise, ed i primi risultati conseguiti sono molto incoraggianti.

Prepariamoci quindi a sentir parlare sempre più del Cloud Computing: dopo aver fatto indigestione di notizie riguardo il mercato Mobile; nei prossimi anni dovrete fare l'abitudine a continue notizie riguardo questo nuovo mercato. Se anche Qualcomm ha deciso che diventerà, nel prossimo futuro, il proprio settore di punta, da questa previsione non si scappa. La battaglia tra ARM ed Intel sale di livello, spostandosi dal mondo Consumer a quello Enterprise.


Era nell'aria, e sembra che il pronostico si stia rivelando veritiero. MIPS, acquistata da Imagination Technologies un paio di anni addietro, sembra si stia accapparando il mercato degli SmartWatch con una cerca facilità grazie ad un'architettura ancora più semplice e meno esosa, dal punto di vista energetico, di quella ARM. Non va poi dimenticato che le licenze MIPS costano una frazione delle già economiche ARM.

 

 

Lo SmartWatch SW501 di YIFANG

 

Parlando con alcuni addetti della cinese YIFANG, i SoC MIPS sono da preferire in quanto permettono prezzi di commercializzazione straordinariamente bassi ed un'autonomia ottima. Se poi consideriamo che sono completamente compatibili con Android, si può già definire praticamente conclusa la partita. Lo SmartWatch SW501 di YIFANG costa appena 99$, integra il BT 4.0 Low power ed altre funzioni più o meno utili (controllo remoto dello smartphone, contapassi, scrittura vocale delle email e degli sms, lettore MP3, ecc), supporta Android 4.1 ed offre uno schermo da 1.55” con risoluzione di 240x240.

Altre case hanno annunciato SmartWatch basati su MIPS, tra cui SpeedUp, ed anche Samsung, Google ed altre case potrebbero fare lo stesso, abbandonando ARM in questo mercato. Probabilmente nei prossimi mesi assisteremo ad eclatanti annunci.


Le ricerche di mercato dicono il giusto, il mercato dei PC da famiglia, quelli così detti SoHo, è morto. A parte qualche componente di fascia bassissima, votato più che altro al mercato Embedded o da Ufficio puro, è la componentistica da gaming a tirare il mercato dei produttori retail.

Dell, Lenovo, Acer, Fujitsu e le altre grandi case produttrici di Notebook e PC Desktop erano assenti. Ogni tanto si poteva notare qualche Notebook classico, ma sembrava essere stato dimenticato lì per errore, tanto era in disparte e snobbato dai visitatori.

 

Un case dedicato ai gamer di Lepa, sussidiaria per prodotti low-budget di Enermax

 

AsRock, Asus e MSI hanno mostrato una numerosa serie di schede madri dedicate al pubblico enthusiast, ed anche il mercato dei cabinet ha visto una vera e propria invasione di tamarrate assurde, che partono dal formato Mini-ITX e giungono fino ai case E-ATX. Enermax, la sussidiaria Lepa, le stesse MSI e AsRock, non si sono tirate indietro. Non vanno poi dimenticate le schede video. Club3D, XFX e Sapphire hanno messo in mostra tutto il proprio armamentario, e non solo. XFX come standiste ha assunto due ragazze maggiorate (ad occhio e croce con una quarta di seno), vestendole come delle peripatetiche. Anche Samsung, comunque, come da tradizione, non è stata da meno: l'immenso stand della casa coreana era letteralmente invaso da ragazze in minigonna, probabilmente non meno di sessanta (60!).

 

Alcuni dei prodotti di Innex

 

Continuando, per quanto riguarda le case produttrici di dissipatori, anche Arctic, EKL e beQuiet! hanno mostrato tutto il proprio catalogo, senza però meravigliare l'osservatore. Tutto già visto. Così come non ho notato novità agli stand ThermalTake, Geil e degli altri produttori di periferiche di gioco. Da menzionare, comunque, Innex, la quale ha presentato diverse periferiche da gioco caratterizzate da un ottimo rapporto prezzo/qualità, almeno a prima vista. Attendiamo le prime recensioni per averne, o meno, conferma. Di certo non possono essere peggio degli ultimi prodotti Razer ...

Grande assente di questo CeBIT, infine, è stata AMD, mentre nVidia ha fatto sfoggio dei propri punti di forza: il G-Sync e Tegra. Fortunatamente sembra abbiano evitato di portare alla fiera lo Shield. Almeno, io non l'ho visto.

Si può affermare, alla conclusione di questo paragrafo, che il mercato gaming gode ancora di notevole salute, e che probabilmente, assieme al mercato Workstation, sarà l'unico a poter tenere in piedi decentemente il settore dei PC x86. Giusto per confermare ciò, si deve sapere che Plextor ha presentato un SSD su scheda PCI-E dedicato espressamente ai videogiocatori: la casa asiatica sa benissimo che questo tipo di clientela, pur di sembrare cool, comprerebbe qualsiasi cosa possa avere la parvenza di essere “figa”.


I mini PC, quelli che utilizzano schede madri in formati Mini-ITX o simili, erano quasi ovunque. Ogni casa produttrice di schede madri o di PC ne aveva almeno uno in vista. Allo stesso modo, i produttori di case hanno invaso i propri stand con una notevole quantità di chassis dalle dimensioni contenute.

 

 

La tedesca Chieftec ha presentato diversi interessanti prodotti, di fascia media, mentre le case MSI e Shuttle hanno portato ad Hannover diversi Mini PC e PC Slim adatti sia ad un pubblico Enthusiast sia alla clientela Business. Da quello che sono riuscito a carpire parlando con diversi addetti delle case menzionate, nel prossimo futuro la produzione di case e PC di grandi dimensioni (Tower e Middle Tower) per la clientela consumer classica subirà un netto ridimensionamento, a favore di soluzioni molto meno ingombranti, quali quelle Mini Tower e Mini-ITX. L'integrazione nelle CPU delle GPU, l'integrazione sulle schede madri di schede Wireless e del Bluetooth, la grande diffusione degli SSD da 2.5" e la prossima diffusione degli SSD mSata renderanno del tutto superflua la necessità di un grande spazio interno al case. Il boom del già citato Cloud Computing, infine, potrebbe trasformare i classici PC Desktop casalinghi in veri e propri ThinClient aziendali, nel medio periodo, con tutto quello che ne consegue: la potenza di elaborazione necessaria a fare il proprio lavoro non sarà più necessario averla in locale, ma basterà quella in remoto (stiamo comunque parlando, per il momento, di applicazioni non intensive, quali possono essere quelle Office).

 

 

Questa tendenza si può notare senza problemi se si osserva la totale mancanza di schede video discrete di fascia bassa di recente presentazione (ormai si parte dalle HD7730/GTX650). Inoltre, dopo essersi abituati a terminali leggeri e portabili come i Tablet, è difficile tornare indietro, accettando sulla scrivania cassoni di dimensioni mastodontiche e dal rumore snervante. Come mi è stato detto, c'è poco da fare: se vuoi un case di grandi dimensioni o sei un videogiocatore, o un professionista o, semplicemente, un pazzo!


Veniamo a descrivere alcune curiosità che ho trovato al ceBIT, ma che al contempo non vogliono assolutamente avere alcuna presunzione di essere costruttive. Le riporto solo perché le ho trovato simpatiche, quindi non prendentevela se possono somigliare a spazzatura giornalistica.

  • Allo stand Enermax, per mostrare l'incredibile potenza dell'alimentatore Platimax da 1000W sono state utilizzate quattro esemplari in SLI della scheda video GTX580, ad oggi, dopo l'aborto HD2900XT, la scheda video single GPU più esosa mai creata! 

 

 

  • La già citata YIFANG ha presentato un portachiavi BT. Particolarità? Permette di far ritrovare in fretta le chiavi perse per casa!

 

  • Sempre YIFANG ha mostrato delle lampadine BT. La luminosità delle stesse è possibile controllarla attraverso un'applicazione da Tablet e Smartwatch (Max 10 per terminale)

 

  • Le procaci hostess dello stand XFX, citate nel paragrafo precedente. Qui, una delle due. Vi voglio descrivere una scena. Lo stand XFX è interno alla zona dedicata ai giornalisti ed addetti al settore, quindi ci si aspetterebbe un comportamento quantomeno compunto. Tedeschi, francesi, inglesi, cinesi, taiwanesi, giapponesi, tutti si sono dimostrati ineccepibili durante la mia quattro giorni in quel di Hannover. Cosa succede, dunque? Sto per andarmene dal CeBIT, in quanto mio ultimo giorno, mattina del 13, quando vedo un gruppo di arrapati fare una foto di gruppo con le due ragazze di XFX. Resto lì, curioso di sapere di che nazionalità siano, e con orrore scopro che sono italiani. Scrivo "orrore" non perché sia un delitto fare una foto in compagnia di due belle fanciulle, quanto perché il suddetto gruppo, mi sembra formato da quattro componenti (o forse farei meglio dire "membri") se ne è poi andato affermando a voce alta cose tipo: "Quelle sì che sono fighe!" o "Da noi fighe così non ci sono!". E poi ci domandiamo come mai all'estero siamo malvisti ... 

 

 

  • Un commerciale di SteelSeries presenta ad un possibile compratore i futuri prodotti della casa. Cosa c'è di simpatico in questo? Dal mio punto di vista, due cose. La prima, è il fatto che il commerciale abbia un Mac Book Pro come portatile: si è mai visto un gamer giocare su un Mac? La seconda, è il fatto che questo stesso commerciale non faceva altro che ripetere a memoria i dati che si potevano benissimo leggere sulle scatole dei prodotti. Se, quindi, volete diventare dei commerciali di successo, provate! Basta possedere un Mac Book Pro ed avere una buona memoria!


E' vero, il CeBIT sarebbe potuto essere migliore, inutile negarlo. Alcune case di spicco erano assenti, novità eclatanti non sono state presentate, e i ristoranti della zona fieristica non è che offrissero tutta questa bontà gastronomica (anche se mi sono fatto una cultura di würstel e salsicce da non sottovalutare!).

Nonostante questo abbiamo potuto constatare con mano, parlando direttamente con i protagonisti, dove il mercato informatico mondiale si sta dirigendo e, sebbene personalmente non mi piaccia, lo sta facendo a gran velocità!

Perché non mi piace? Perché la grande novità, il grande protagonista futuro, il Cloud Computing, renderà sempre meno personali i propri dati, le proprie informazioni. Non per colpa dello strumento in sé, ma dell'utilizzatore finale. Sarà possibile proteggere i propri dati con password, algoritmi di criptaggio, e chissà cos'altro, ma sarà sempre e comunque tutto lì, in rete, e, senza un'educazione digitale svolta come si deve, rischiamo di trasformare Internet in un ricettacolo di dati sensibili di facile lettura. La velocità con cui si sta compiendo questo passo è incredibile, e se già pensiamo a come oggi le persone non riescano ad usare con razionalità strumenti semplici quali sono Facebook e i social network minori, c'è da mettersi le mani nei capelli.
Questo è il punto più oscuro che è emerso dal CeBIT, ma altri meno terrorizzanti, ed anzi simpatici, non sono mancati. La guerra tra ISA per processori sembra non sarà un solo gioco a due tra x86 (Intel) ed ARM ma a tre, con l'arrivo di MIPS (Imagination Technologies). Questo potrebbe far aumentare ancora più velocemente il ritmo di innovazione tecnologica, sia dal punto di vista hardware, sia dal punto di vista software.

Mi ricordo come fosse ieri quando acquistai Dragon Naturally Speaking 10 per 200 euro: dovetti perdere due ore per settare il programma di dettatura in modo che riconoscesse perfettamente la mia voce. Era il 2009. Oggi, su smartphone, appena 5 anni dopo, è possibile scrivere un messaggio sotto dettatura vocale, d'emblée, senza nessun setup preventivo, e senza dover comprare nessun software di terze parti!

Cosa ci aspetta quindi il futuro? Probabilmente un mercato PC/x86 in ancora più pesante contrazione rispetto a quanto non sia oggi, e sempre più schiavo dei mercati gaming e workstation. Le innovazioni più importanti, infatti, sembra che le case le stiano studiando principalmente per il mercato Mobile, sia dal punto di vista software sia dal punto di vista hardware.

Riusciremo noi utenti ad evolvere tanto velocemente quanto i nostri terminali? Sembra una domanda stupida, ma se pensiamo che ancora oggi, 120 anni dopo l'introduzione dell'automobile e 200 anni dopo l'introduzione del treno, non siamo capaci di utilizzare al meglio questi strumenti, tra l'altro completamente meccanici, come possiamo sperare di avere le competenze morali ed etiche per sfruttare la tecnologia che ci aspetta al varco, anche solo tra 5 anni?